domenica 29 ottobre 2017

Ripetute per la potenza aerobica?


   Io ritengo fondamentali le questioni terminologiche, bisogna intendersi sui termini altrimenti si generano equivoci che possono produrre problemi anche sul piano pratico. Questo specialmente se definiamo le sedute d'allenamento in base alle qualità fisiologiche che pretendiamo di stimolare. 
   La questione nasce da una discussione su una seduta di ripetute (8x1000 rec 1'30 jogging) presuntamente "per la potenza aerobica".

   Dobbiamo fare due differenziazioni.

PRIMA DIFFERENZIAZIONE.

   Che significa "potenza aerobica" e quindi "allenamento per la potenza aerobica" e quindi "ripetute per la potenza aerobica"?
   Parliamo di "Soglia ANaerobica" o di "Velocità Aerobica Massima (vo2max)"? Due cose molto diverse. In termini fisici "potenza" è una quantità (di lavoro) fratto tempo, quindi se vogliamo stimolare la potenza di un processo, in contrapposizione alla sua resistenza o capacità, ci dobbiamo posizionare nella zona più intensa di quel processo; quindi dobbiamo definire la potenza aerobica nel senso di VAM, ovvero la velocità alla quale il metabolismo aerobico raggiunge la massima potenza. E' un livello di sforzo che può essere mantenuto mediamente per 6-7', molto meno del tempo in cui possiamo mantenere la SAN. Ma c'è anche qualcuno che per potenza aerobica intende la SAN.
   Tutto influenza tutto ed entrambi i parametri migliorano sia che (ad esempio) aggiungi al solito allenamento un lento di 20km o un Tabata di 4'. Poi un 7-8x1000 in genere coincide col ritmo 5000 che è a metà strada tra la SAN e VAM. Insomma come cavolo ci dobbiamo allenare? 
   Ecco che io preferisco ragionare più sui bisogni di gara che sulle caratteristiche fisiologiche.

SECONDA DIFFERENZIAZIONE.

   A seconda del livello dell'atleta, la SAN si situa a un ritmo tra le gare di 10 e 21km, la VAM tra i 1500 e i 3000. Allora sta potenza aerobica si allena a ritmo mezza o a ritmo 1500??? Aiutooooo!

   Mischiando le due differenziazioni possiamo ottenere sedute estremamente diverse, perfino usando la stessa distanza dei 1000m. Prendiamo i due estremi:

1) atleta elite E intendiamo con "potenza aerobica" la SAN (che regge per 21km).
Otteniamo ad esempio sta seduta: 8x1000 a ritmo mezza e rec. 1000m a ritmo di medio.

2) tapascione E intendiamo con "potenza aerobica" la VAM (che regge per un 1500).
Otteniamo sta seduta: 1x1000 a ritmo 1500 (due non riuscirebbe a farne).

   In mezzo ai due estremi abbiamo un'infinità di sfumature...

Ecco gli equivoci ai quali andiamo incontro basandoci troppo sulle caratteristiche fisiologiche, che spesso non sono nemmeno chiaramente definite all'unanimità.



12 commenti:

  1. Hai ragione a ragionare sui bisogni di gara piuttosto che sulle caratteristiche fisiologiche. Ma se si volesse fare il campionato di potenza aerobica un allenamento cardine è un interval training ad esempio 1forte e 1lento o 2forti 2lenti. O no?

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    1. e le differenziazioni di cui sopra?

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    2. Io non vedo grosse differenze nell'allenamento che deve fare per migliorare la potenza aerobica un elite o un tapascione. Un interval training di 1 minuto è un'opzione valida per entrambi. Non capisco perchè dici che in un elite intendiamo con potenza aerobica la san. Un 8x1000 rec 1000 al medio tende già ad allenare più la san.

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    3. non è che lo dico io... la questione è nata su un forum proprio da un atleta che parlava di un 8x1000 definendolo "potenza aerobica", appoggiato poi da altri commentatori, da cui si evinceva che parlavano di san. anche rondelli e altri spesso intendono la san. anche io un tempo, seguendo loro, intendevo la san (oggi non più).
      facevano anche l'esempio dei ciclisti dicendo che per fare le salitone serviva "potenza aerobica"... ma le salitone durano da mezz'ora in su da cui si evince che intendevano la san e non la vam.

      comunque sì, se intendiamo la vam sono validi dei frazionati brevi-medi, ma a mio avviso si può arrivare anche a 3-4' se le prove sono poche. tipo un 800ista che fa 4x1000 rec 3' da fermo è una seduta di vam.
      poi, come accennato nell'articolo, tutto influenza tutto; allora una seduta del genere è soprattutto vam ma tocca un pochino anche la san. un fondo veloce è san ma tocca un pochino anche la vam.

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  2. Ora ho capito, sono d'accordo con te. Nel ciclismo le salite alpine sono da san, le salite da classiche del nord, il ciclocross e la mtb sono più da potenza aerobica. come dici, sono caratteristiche fisiologiche che in parte si sovrappongono e si influenzano reciprocamente. Come pure il modo di allenarle.

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  3. onorato d'essere finito sul tuo blog hahahahahahah

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  4. FORSE è MEGLIO LAVORARE SULLA SAN NEL PERIODO PREPARATORIO PER POI PASSARE ALLA VAM...TIPICO DEI MEZZOFONDISTI VELOCI MA ANCHE RESISTENTI.
    SEBASTIAN

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    1. nell'ottica di procedere nella stagione verso una sempre maggiore specificità, dipende dagli obiettivi e dalla situazione di partenza.
      la progressione di cui parli è più classica (la applicava antibo), però ci può essere qualcuno per il quale la san è più specifica e quindi potrebbe partire dalla vam per poi allungare.
      ad esempio un 5000ista che vuole provare una mezza.

      oppure si può portare avanti in parallelo entrambe le qualità per quasi tutto l'anno, come facevano i rondelliani e come fanno i salazariani.

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    2. Concordo, dipende dagli obiettivi e dalla situazione di partenza.
      Sicuramente VAM e SAN sono parametri che si influenzano a vicenda, quindi mi piace di più l'idea di allenarli entrambi per un atleta che corra intorno a distanze sui 10km (min 5 e max 21). Parlando di amatori anche evoluti, certo è che un 8x1000 con recupero attivo 1'30" lo considero più orientato alla SAN che alla VAM. Classica seduta "di qualità" per un tapascione.

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  5. Nel caso non si voglia/riesca a variare gli allenamenti conviene allenare la VAM che tanto migliora anche la SAN?
    ZEdemel

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    1. dipende da un sacco di fattori... e si potrebbero anche fare sedute miste

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