mercoledì 19 settembre 2018

Una tabella di Kipchoge


   Ha pianto all'arrivo e confesso che mi sono commosso... era nell'aria, lo sapevamo e lo sapeva anche lui ma, parafrasando il grande Vujadin Boskov, "record è quando cronometro segna"; cronometro ha segnato solo ora e così questo grande atleta dalla faccia gentile si è sciolto in felicità e lacrime quasi come un bimbo povero che, incredulo, riceve finalmente il tanto agognato regalo di natale.

   In attesa di soffiate più attuali, questa è la tabella delle ultime 6 settimane (da giovedì a mercoledì) prima di Berlino 2017, con conta dei chilometri settimanali a cura dell'amico forummaro Zedemel. La tabella era uscita su un sito americano, non la visualizzo più ma abbiamo la traduzione degli Atleti Disagiati:

https://www.atletidisagiati.it/2017/09/21/gli-allenamenti-di-eliud-kipchoge-per-la-maratona-di-berlino/

settimana 1 - 196km, 12 ore circa
settimana 2 - 185km, 12 ore circa
settimana 3 - 182km, 11 ore circa
settimana 4 - 188km, 11,5 ore circa
settimana 5 - 177km, 11 ore circa
settimana 6 - 153km, 9,5 ore circa

   Totale 1081 km, chilometraggio che definirei medio, nè monumentale nè risicato. Ma volete qualcosa di mio originale? Ho diviso il chilometraggio per zone:

zona1 - lento rigenerante/facile (3'46/km e più lento) 570km - 52.7%
zona2 - lento costruttivo/moderato (3'20 - 3'45) 259km - 24.0%
zona3 - ritmo medio-maratona (2'55 - 3'19) 145km - 13.4%
zona4 - ritmo "veloce" (sub 2'55) 107km - 9,9%

   Alcune considerazioni:

1) non si vergogna a correre a 4, 4'20 e anche più lento, oltre metà chilometraggio è in zona1, quindi non possiamo sottovalutare il rigenerante (come a volte fa anche Canova)
2) l'ampiezza della banda delle velocità usate è enorme, da questo punto di vista possiamo considerarlo un allenamento "polarizzato"
3) ma c'è anche un robusto chilometraggio a velocità "intermedia", zona2, da questo punto di vista è meno "polarizzato"
4) il chilometraggio "specifico-veloce", zona3-4, è già il 23.3% del totale, ma francamente definirei tali anche alcune sedute di zona2 a 3'20-3'25 (tra cui 2 dei 3 lunghi di 40km) perchè effettuate a 2400m di quota e su terreno sterrato, ondulato e a volte fangoso (quindi il passo vale almeno 10"/km più veloce)
5) se ne deduce che per un maratoneta la formula 20/80 non vale, la porzione "specifica" è maggiore; questo è ancor più vero per gli amatori, perchè fanno pochi chilometri ma certi lavori lunghi e tosti li devono fare ugualmente.



sabato 1 settembre 2018

Eppur si muove... (post ottimista, quasi)


   Gran bel disco quello nella foto, lo consiglio a tutti i rockettari.
   Sono rimasto sorpreso che dopo gli europei è venuto giù il castello, attacchi furibondi da ogni parte, pare che molta gente solo ora riesca a vedere chiaramente il boccone sulla punta della forchetta. Per me invece nessuna novità, la profonda crisi dura da una dozzina d'anni e anzi quest'europeo, sicuramente negativo, non è manco stata la manifestazione internazionale peggiore.

   Qualcosina si muove in alcuni settori, vediamo dove in base a una statistica fatta da un amico alla vigilia degli europei: numero delle prestazioni 2018 migliori della trentesima all time italiana, solo distanze di corsa olimpiche in pista. I commenti sono dell'amico.

Disciplina - Tempo di riferimento - N° prestazioni, Atleta (N°)

100 - 10.25 - 14, Tortu (8), Jacobs (6) - solo due atleti, ma è una piccola rivoluzione
200 - 20.44 - 1, Desalu (1) - poco, ma inatteso, aspettando Tortu
400 - 46.01 - 11, Galvan (3), Re (6), Corsa (1), Scotti (1) - c'è movimento, c'è anche uno junior
800 - 1:45.84 - 0 - zero assoluto da anni, l'ultimo ingresso nel 2013 (Benedetti)
1500 - 3:37.67 - 1, Abdikadar (1) - poco più di zero da anni
5000 - 13:23.58 - 2, Crippa (2) - un mezzofondista da podio europeo con prospettive di ulteriore crescita
10000 - 28:02.30 - 1, Crippa (1) - idem
110h - 13.68 - 13, Dal Molin (4), Perini (5), Fofana (4) - c'è movimento, peccato i frequenti infortuni
400h - 49.72 - 9, Lambrughi (1), Vergani (3), Bencsome (3), Contini (2) - idem
3000s - 8:22.62 - 0 - il paragone col passato è impietoso, nonostante Chiappinelli

   Nota sul 3000st femminile: essendo disciplina introdotta di recente (20 anni fa) gli ingressi in lista sono più 'facili'.

100 - 11.42 - 5, Siragusa (3), Bongiorni (2) - si potrebbe dire bene, se solo azzeccassero le gare importanti
200 - 23.29 - 8, Siragusa (3), Hooper (4), Grenot (1) - numero elevato, ma non ci sono personali
400 - 52.24 - 13, Grenot (7), Chigbolou (4) - dietro i molti ingressi c'è poco, anche qui niente personali
800 - 2:01.23 - 1, Santiusti (1) - buio quasi assoluto
1500 - 4:08.65 - 1, Magnani (1) - idem
5000 - 15:30.91 - 1, Magnani (1) - dietro santa Margherita il nulla
10000 - 32:38.17 - 0 - no comment
100h - 13.32 - 11, Bogliolo (7), Di Lazzaro (4) - benino, grazie soprattutto ad un'atleta non in gsm
400h - 56.84 - 12, Pedroso (6), Folorunso (6) - benino, peccato l'appannamento a Berlino
3000s - 10:13.33 - 13, Mattuzzi (4), Merlo (3), Bertoni (5), Dalla Montà (1) - molto bene, grazie soprattutto ad un'atleta non in gsm

   Io sono dell'idea che sono i risultati tecnici ad indicare lo stato di salute del settore. Inseguire e contare medaglie in manifestazioni minori, per giunta nelle discipline dove c'è meno concorrenza, è uno dei mattoni di una politica perdente.
   Siamo fermi da decenni ed il ritardo da colmare con le altre nazioni è enorme, ma nel settore maschile qualcosa si è mosso.
   Era intuibile, ma ora abbiamo la certezza che la Grenot non potrà più farci da foglia di fico.
   Imperdonabile la strage di giovani mezzofondiste e inquietante il sospetto di averle perse definitivamente.
   Viene da chiedersi cosa ci sia dietro la differenza così marcata con la statistica al maschile, dove qualcosa si è mosso. Mi rendo conto che appare opinabile dire che le donne, che hanno più o meno gli stessi ingressi, siano andate peggio. Il fatto è che Grenot, Santiusti e Pedroso sono di un altro pianeta, ogni volta che corrono entrano in classifica, ma non riesco a vedere la cosa come un buon segnale per il movimento.