domenica 1 ottobre 2017

800m: statistiche (introduzione)


   Le cose nell'atletica italiana vanno male e tutti siamo capaci di indicarne motivazioni e rimedi, ma spesso sento discorsi che non mi convincono. Allora iniziamo ad analizzare per bene piccole porzioni di fatti reali e vediamo di trarne utili indicazioni. 
   Nelle categorie giovanili non siamo messi affatto male, quindi uno dei maggiori problemi (forse il maggiore) è che non siamo più capaci di far crescere i "talenti giovanili". Qui prendo ad esempio gli 800 metri. 
   In questo primo articolo prendo i primi 20 all-time uomini e donne (che hanno PB che possiamo considerare di livello internazionale), vedo che tempi avevano da junior e quanto poi migliorarono da senior. Li raggruppo per PB da senior e accanto ad ogni nominativo scrivo il PB da junior.

UOMINI.

1'43
marcello fiasconaro
andrea longo 1'48
donato sabia 1'47
andrea benvenuti 1'49
giuseppe d'urso 1'47
1'44
giordano benedetti 1'47
andrea giocondi
1'45
marco chiavarini 1'49
davide cadoni 1'46
carlo grippo 1'48
alberto barsotti 1'47
giacomo mazzoni 1'52
tonino viali
andrea abelli 1'51
gennaro di napoli 1'48
lukas rifesser 1'47
maurizio bobbato
livio sciandra 1'49
1'46
riccardo materazzi 1'48
christian neunhauserer 1'58

   10 atleti stanno anche fra i primi 20 junior all-time. Dei 16 atleti di cui sappiamo il tempo da junior (media 1'49), il miglioramento medio è circa 5". Togliendo Fiasconaro, che da junior non correva, gli altri 3 certamente avevano tempi superiori a 1'49.6, altrimenti sarebbero compresi fra i primi 30 all-time junior consultabili sul web. Quindi il miglioramento medio è certamente superiore a 5".

DONNE.

1'57
gabriella dorio 2'01
1'58
elisa cusma piccione
yusneysi santiusti 2'00
1'59
fabia trabaldo 2'01
patrizia spuri 2'09
2'00
agnese possamai
federica del buono 2'06
judit varga
2'01
nicoletta tozzi 2'07
elisabetta artuso
daniela reina
claudia salvarani
nadia falvo
marta milani 2'09
daniela porcelli 2'01
marta zenoni 2'01
paola pigni
magda maiocchi
alexia oberstolz 2'05
silvana cruciata

   6 atlete stanno anche fra le prime 20 junior all-time. Delle 10 atlete di cui sappiamo il tempo da junior (media 2'04), il miglioramento medio è circa 4". Le altre certamente avevano tempi superiori a 2'08.2 altrimenti sarebbero comprese fra le prime 30 all-time junior consultabili sul web. Quindi il miglioramento medio è certamente superiore a 4".

   Cosa possiamo evincere da questi dati?

1) il raggiungimento del PB da senior avviene mediamente a 24-25 anni, esattamente la stessa età dei primi 20 all-time mondiali
2) arrivano a un livello internazionale atleti che negli anni successivi al 19° migliorano molto (e vedremo dal prossimo articolo che 5" è molto)
3) per arrivare a un livello internazionale non sempre è necessario essere fulmini di guerra da junior

   Teniamo in serbo questi dati per il prossimo (tragico) articolo...



12 commenti:

  1. quindi, in anteprima, si puo'dire che vengono spremuti troppo da cadetti/allievi...e non sono talenti veritieri quando siglano un PB, ad esser buoni, da junior?
    Potrebbe essere l'incapacita'del sistema di fermare chi li spreme da piccoli?

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    1. eh... la questione è complessa, un po' di talento ci vuole per arrivare a 1'49 da junior, ma... vedremo nelle prossime puntate

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    2. Vorrei chiedere al corsaro cosa pensa del seguente piano di allenamento settimanale, rivolto a bambini delle categorie esordienti e ragazzi (di età compresa fra 9 e 12 anni):
      - 5 sedute (per un totale di circa 45 km a settimana);
      - in aggiunta al chilometraggio di cui sopra, quantità industriali di andature;
      - 2 sedute tirate a settimana, quasi sempre di ripetute (ad esempio 10x200, oppure 7x400, oppure 3x (400+300+200);
      - le ripetute vengono fatte 11 mesi l'anno.
      Preciso che la maggior parte dei bambini in questione hanno strutture fisiche da mezzofondisti, quindi sono molto magri e pochissimo sviluppati (lamentano spesso disturbi e dolori articolari legati alla crescita).
      Vorrei sapere la sua opinione, soprattutto in un'ottica di lungo periodo, con riferimento ai seguenti aspetti:
      - mentale;
      - fisiologico/organico;
      - tendineo/muscolare/osteoarticolare

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    3. per giudicare bene dovrei vedere tabelle complete, ma a occhio e croce mi pare eccessivo sia il chilometraggio che i volumi di ripetute che quelli di andature. con i seguenti pericoli:
      - mentale: che dopo tot anni così si scoccino.
      - fisiologico/organico: che certe cose siano premature.
      - tendineo/muscolare/osteoarticolare: precoce usura causa unilateralità dell'impiego.
      mo' però mi dici chi è che lavora così...

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    4. Non posso credere che ci sia qualcuno che faccia fare allenamenti del genere a bambini di 12 anni. Non voglio crederci!
      Lasse Viren

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    5. Questi allenamenti vengono fatti fare anche a bambini di 9 anni.
      Il tecnico in questione è laureato in scienze motorie.
      Visto che il corsaro mi ha chiesto di essere più dettagliato, descrivo una settimana tipo del periodo invernale (in tale periodo la seconda seduta di ripetute è spesso sostituita dal fondo medio, che i bambini, stante la loro naturale esuberanza, trasformano quasi sempre in fondo veloce, perlomeno nella parte finale).
      LUNEDI'
      -preriscaldamento (slanci, circonduzioni ecc.)
      - 3 km
      - circuito di forza
      - 2,5 km
      - circuito di forza
      - 2,5 km
      - 5 allunghi di 100 metri (recupero 100 metri di corsa)
      MARTEDI'
      - preriscaldamento
      - 3 km
      - andature (2 serie x 6 tipologie ciascuna)
      - 5 allunghi di 100 metri (recupero 100 metri di corsa)
      - ripetute (5 x 500)
      - 1 km defaticamento
      MERCOLEDI'
      - preriscaldamento
      - 3 km
      - andature (2 serie x 6 tipologie ciascuna)
      - 3 km
      - vari esercizi con la corda (andature, saltelli ecc.)
      - 3 km
      - 5 allunghi da 100 metri (recupero 100 metri di corsa)
      GIOVEDI'
      - preriscaldamento
      - 3 km
      - andature (2 serie x 6 tipologie ciascuna)
      - 5 allunghi di 100 metri (recupero 100 metri di corsa)
      - 4 km fondo medio
      - 1 km defaticamento
      VENERDI'
      - preriscaldamento
      - 7 km
      - andature (2 serie x 6 tipologie ciascuna)
      - 5 allunghi di 100 metri (recupero 100 metri di corsa).

      In questa settimana tipo vengono pertanto percorsi 43,5 km.
      Nell'arco della stagione (che dura 11 mesi) il programma non si discosta molto da questo (come detto, nei periodi primaverili ed estivi e talvolta anche in quello invernale, il fondo medio è sostituito da una seconda seduta di ripetute.
      Chiedo al corsaro e agli altri lettori del blog di comunicarmi le loro opinioni.
      Grazie.

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    6. mamma mia ragazzi, che problemone...

      a lasse viren dico: a 12 anni è "normale" che ci sia gente che si allena così, altrimenti non ci sarebbero ragazzE 12-13enni che fanno sub 3' nei 1000 (zenoni, reina).

      all'anonimo dico: la laurea in SM o la qualifica di allenatore specialista non ci salva. vi giuro che mi spiace dirlo, non lo dico per snobismo e spesso quello che dico mi attira le ire dei lettori e mi danneggia economicamente... ma spesso un amatore appassionato ne sa di più della maggior parte dei laureati iusm o allenatori specialisti.
      l'ho detto, ora ODIATEMI!

      per tutti: prima di emettere sentenze definitive io vorrei sapere (non lo so!):
      - come si allenano all'estero a 9-12 anni?
      - come si allenano nel nuoto o calcio a 9-12 anni?

      il problema è che, per motivi economici, cominciamo a reclutare bambini di quell'età, vengono al campo e che gli facciamo fare?
      - la gente vuole vedere risultati da subito
      - la carriera degli allenatori dipende dai risultati da subito
      - bisogna evitare che crescendo, dopo che li abbiamo formati noi, ci sia emorragia verso altri sport
      - cominci ad allenarti a 10 anni e poi è normale che a 20 ti sei rotto i coglioni

      è per tutti questi problemi che io ironicamente parlo di "giovanetica leggera"... si comincia troppo presto! c'è TROPPO RECLUTAMENTO!

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    7. secondo lei, troppe andature possono alla lunga danneggiare i tendini?

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    8. eccome! tendini, metatarsi, fasce plantari. specie quelle "dure". specie se non fatte su erba.

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  2. Definire prego 'troppe andature'. E' ovvio che, per definizione, tutto quello che è 'troppo' non è bene. Quando si comincia a parlare in termini quantitativi, nell'atletica si scopre che quelle che si credevano opinioni simili diventano fratture insanabili. Riguardo questi argomenti, la scuola sovietica definiva dei 'protocolli standard' con il numero delle andature, delle sessioni di allenamento, dei chilometri per fasce d'età; questi studi si possono trovare in quaderni anni '80 di AtleticaStudi. E' chiaro che poi spetta all'allenatore 'proiettare' queste indicazioni sugli atleti che ha a disposizione, ma comunque sono dei riferimenti. A questo, va aggiunto come si faceva notare l'importanza di praticare andature, corsa ed altro su superfici morbide, come il prato, a mio avviso non solo per i giovani ma per tutte le categorie. Osservo inoltre un utilizzo delle scarpe chiodate, spesso con tacco bassissimo o nullo, esagerato. Sottolineo inoltre che anche nei programmi più 'rigorosi' dell'universo dello sport dell'Est, erano sempre presenti aspetti ludici e di apprendimento di schemi motori nuovi, che stimolano e riducono lo stress da allenamento e l'alienazione della ripetitività.

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    1. Per troppe andature intendo andature ogni volta che ci si allena (ad esempio 5 volte la settimana)

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    2. la scuola russa esagerava con andature, balzi e plio in generale. e infatti hanno sempre avuto ottimi saltatori (e in una certa misura anche noi).
      ma il runner deve correre, non saltare. e non mi pare che i russi abbiano avuto molti grandi mezzofondisti-fondisti.
      nella scuola anglosassone invece di sta roba ne fanno pochissima, e s'infortunano molto meno.

      in italia poi domina la cultura donati-leporati secondo la quale gli zompetti possono sostituire i km, o quella vittoriana fissata con la "stiffness".
      questi sono fra i maggiori problemi dell'endurance italiana.

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