Estate, tempo di pista. Prima manifestazione internazionale che ci riguarda, la Coppa Europa dello scorso fine settimana.
Alcuni mi accusano di essere esterofilo, di essere troppo crudele con i colori nazionali... nego decisamente! Spesso sono duro, ma è per "amore", sono il primo dei tifosi. E così stavolta faccio i complimenti ai nostri.
La stagione non era iniziata affatto bene, tanta, troppa gente rotta, interi settori quasi totalmente falcidiati dagli infortuni (mezzofondo femminile, sprint maschile, ostacoli alti ambosessi). Sulla base dei risultati stagionali dei partecipanti avremmo dovuto classificarci al 6° posto e così è stato, il miglior piazzamento dal 2009. Per onestà bisogna dire che alcune nazioni, che hanno in scuderia pezzi da novanta che puntano a medaglie ai mondiali, hanno schierato una sorta di selezione B, ma dice che chi è assente ha sempre torto, quindi...
Sono uscite due vittorie, Donato e Benedetti, diversi buoni piazzamenti e anche qualche controprestazione, normale.
Spesso ho rilevato uno scarso rendimento dei nostri nelle varie manifestazioni internazionali. Faccio una valutazione del rendimento calcolando la percentuale di quanti atleti fanno uno stagional o personal best sul totale di partecipanti, proprio in occasione della manifestazione. Ad esempio, ai Mondiali di Mosca 2013, la percentuale degli italiani fu del 7% a fronte di una percentuale per gli atleti del resto del mondo del 25%. Vediamo com'è andata stavolta:
SB: La Mantia (14.22), Pedroso (55.18), Stecchi (5.45), Rosa (17.88), Trost (1.94), Demonte (20.67)
PB: Baldessari (2'04.23), Capotosti (49.93), Riva (23.30)
Quindi su 40 gare una percentuale del 22.5%, nella media mondiale. Ci sarebbe anche il 17.11 di Donato ma è ventoso.
Un complimento particolare a Giordano Benedetti, che riesce a vincere in un appuntamento importante con un tempo vicino al suo personale e oltretutto battendo gente molto più quotata, tra cui il povero Bosse che, a dispetto dei temponi nei meetings, nei campionati non ne azzecca una.
Insomma, per ora non possiamo lamentarci... certo ai Mondiali di Pechino vedremo la verità.