Io sono un ingenuo "naturista"... no, non pensiate che vada in giro con la ciolla di fuori!!! Ma nel senso, nello specifico, che non mi interessa nessun mezzo che possa farmi (forse) migliorare che non sia il lavoro, l'alimentazione tradizionale e il riposo. Non credo manco agli integratori e aborro perfino le eccessive ossessioni alimentari, per non parlare degli improbabili mezzucci "mentali" alla Mago Merlino. Già rimango stupito quando leggo "mi faccio il magnesio, lo zinco, il bicarbonato"... quindi pensate quanto io possa essere lontano dalla farmacologia proibita.
Tempo fa un mio maratoneta, prima di un lunghissimo, assunse del guaranà (quando lo seppi lo cazziai di brutto, ahah!), sostanza che contiene caffeina, la quale non è più considerata doping (ma rientra nel programma di "monitoramento" della WADA) ma ha importanti controindicazioni. L'allenamento andò maluccio, dopo un inizio scoppiettante il corpo presentò il conto con gli interessi... ecco, io credo all'esistenza di equilibri omeostatici "a termine", e questo termine può presentarsi dopo minuti o anni, ma prima o poi i debiti si pagano. E io ragiono a lungo periodo, gli effetti immediati li lascio alla magia.
Questo del doping è un argomento delicato, che ha a che fare con la giustizia anche penale, quindi bisogna fare attenzione a ciò che si scrive.
Non mi piace parlare di quest'argomento, alleno soprattutto master e non mi riguarda. Mi stimola invece molto la curiosità l'osservare l'atteggiamento della gente nei riguardi di questo fenomeno. Quando leggo un giornale salto sempre la pagina della cronaca nera... al contrario è la pagina più seguita dalla massa, i TG pullulano di notiziacce "noir", e anche nei blog e siti di sport si battono i record di visite quando si posta su quest'argomento (tira più un pelo di fi... aletta... ahah!). QUESTO è un fenomeno molto interessante, da analizzare: se noi siamo tanto pervasi dal BENE, perchè ci interessa tanto il MALE? Perchè ci provoca piacere immergere la nostra mente nel male? Certo, per evitare il male bisogna conoscerlo... però cacchio non al punto da dedicargli la maggioranza del nostro tempo o delle nostre preferenze. Francamente in questo ci vedo qualcosa di strano, morboso direi.
Forse lo facciamo coscientemente per mostrare che siamo dalla parte dei buoni e ricevere applausi dalla platea... beh, questo sarebbe un obiettivo egoista più che da buoni. Oppure sotto sotto qualcuno prova un'inconscia invidia dei cattivi?
Ogni società ha un sistema giuridico, stabilisce regole e sanzioni per chi non le rispetta, questo è necessario... ma non è sufficiente per sconfiggere il male. Io ho un atteggiamento materialista, scientifico, credo che nulla si crei e nulla si distrugga, credo nel principio di causa-effetto e quindi credo che per tentare di limitare il male bisogna indagarne le cause. E personalmente ritengo poco efficaci, e a volte anche immorali, le "soluzioni finali" o l'eccessiva durezza nella repressione, si corre anche il rischio che i buoni si trasformino in cattivi. Penso che tutti siamo in grado di fare qualche genere di male, dipende dalle circostanze; ma una società "buonista" deve rimuovere da sè questa realtà e allora si creano appositi "capri espiatori" sui quali convogliare tutto il male (l'"agnello di dio che toglie i peccati dal mondo"), come se questo fosse caduto dal cielo o creato dal nulla.
Ma noi siamo buoni? Sicuro che nessuno di noi abbia mai infranto una legge, che so, un'ingiuria, una calunnia, una truffetta, un'evasioncina fiscale? O qualcuno che conosciamo? Siamo andati a denunciarlo, noi buoni che vogliamo salvare il mondo? Noooo? E perchè no? Fare gli "etici" a parole è facile, sono capaci tutti...
Noi buoni non ci vestiamo bene per acchiappare il cliente, non vogliamo la bella macchina per acchiappare donne, non ci siliconiamo le tette per acchiappare mariti, non usiamo pillolette per turbinare coiti altrimenti asfittici? Non sono forse questi (e molti altri) tutti mezzi per "truffare" il prossimo, per bypassare il "merito" e vincere nella vita tramite la furbizia, il potere e la forza invece che tramite la ragione e l'obiettività?
Insomma rega', il doping esiste perchè l'uomo è così, da sempre, e non vedo come lo sport possa essere esente da questi processi. La vita umana è costantemente immersa in un brodo di truffe e menzogne. Chi non si rende conto di queste semplici verità o non ha mai riflettuto sull'uomo o ha secondi fini, coscienti o inconsci.
Quindi repressione sì, ma asetticamente, senza perdere la testa e senza sognare PROGROM nazistoidi. Le leggi esistono, che si applichino, i controlli esistono, che si facciano. Punto.
Seguiranno altri due post in cui parlerò di aspetti etici e tecnici.