Dopo il periodo "speciale" (o di "ritmi-quantità") primaverile e una prima fase di gare, si passava a un periodo di "rifinitura" (con "ritmi-qualità") estivo, in vista dell'appuntamento internazionale piu' importante della stagione. Si gareggiava meno o nulla, spesso si facevano degli stages all'estero dedicati solo all'allenamento.
Tecnicamente parlando ci si muoveva in tre direzioni:
- ripresa dei volumi di certe sedute, che erano stati ridotti in primavera (il fondo medio del martedì)
- massimo sviluppo della velocità nelle sedute di qualità
- massima cura, con sedute appositamente dedicate, ai finali di gara (alcune sedute del sabato) tramite prove molto veloci, internamente strutturate e con recuperi molto lunghi.
Vengono mantenuti due "special blocks" nelle due giornate di ripetute, con dei parziali di fondo medio o veloce la mattina.
Vediamo il dettaglio relativo al lavoro di Cova nell'82-83.
1)
matt: 1h
pom: 40' + gym + allunghi
2)
1h fondo medio a 3'10
3)
matt: 1h
pom: 40' + 10-15x100 veloci
4)
matt: 10-12km fondo medio a 3'15-3'20
pom: parziali di gara, a settimane alterne
- 5x2000 (5'30) rec.800m
- 6x1500 (4'03) rec.900m
- 8x800 (2'06) rec.400m
- 6x1000 (2'33) rec.1000m
5)
matt: 1h
pom: 40'
6)
matt: 5-6km fondo veloce a 3
pom: a settimane alterne
- 20-25x400 (62) rec.200m
- 4x500 (1'17) + 5x400 (61) + 5x300 (45) + 10x200 (28) rec.200m/6' tra le serie
- 600 (1'26) rec.6' + 10x300 (43) rec.1'30/6' + 600 (1'25)
- 3000 (8'10, ultimi 800 in 2') rec.10' + 1000 (2'33, ultimi 300 in 41)
E' stata per i nostri una delle migliori edizioni di sempre, come medagliere ma anche come classifica a punti e classificati fra i primi 8. Non ci lamentiamo, ma lo stesso Baldini ha detto che poteva andare anche meglio; in effetti il mio "tasso di profitto" (la percentuale di atleti che riescono ad esprimere un personale in corrispondenza della manifestazione più importante dell'anno) è basso... ad esempio la Folorunso era in vetta, e con ampio distacco, nelle liste europee stagionali con 57.1 mentre qui in finale ha fatto 58.4, è un oro perso.
Oro guadagnato invece quello di Riva (era 6° nelle liste) e con una bellissima gara con ultimo chilometro in 2'41. Oro confermato quello di Chiappinelli che era primo nelle liste con grande luce sul secondo.
Qui la situazione è specularmente opposta agli Europei Juniores: poche medaglie ma buon tasso di profitto. Oh, intendiamoci, magari beccare un oro e un bronzo ai mondiali senior...
Un mesetto fa avevamo una decina di atleti fra i primi 10 delle liste mondiali, ma poi la situazione s'è fatta obiettivamente più difficile, specie nel mezzofondo maschile dove nelle ultime settimane è arrivata la valanga keniana. Però potremmo chiederci:
- perchè i keniani vanno in forma a luglio e i nostri a maggio (fra i nostri pb/sb non c'è nessun mezzofondista)?
- perchè 800isti da 1'50 o 2'03 a maggio non valgono 1'48 o 2'01 a luglio?
L'oro di Sottile era aspettato ed è stato confermato, grande Stefano che quest'anno è capolista mondiale.
M'è dispiaciuto molto per la Zenoni (anche lei capolista)... a mio avviso c'è stato un errore tattico: s'è spompata troppo in semifinale e forse non hanno studiato le avversarie. L'etiope Ejara, poi argento, era quasi sconosciuta e passi... ma l'americana Watson, poi oro, era conosciutissima, una velocissima da 52.6 sui 400. Ora, un "passista" come si comporta contro un "velocista"? Lo spompa sul passo con un primo giro veloce, diciamo 60; invece Marta ha lasciato la seconda etiope rallentare l'andatura e sono passate in 63.1.
Ma secondo me la Zenoni non ha potuto impostare una gara veloce perchè ha esagerato in semifinale! Ecco l'errore fondamentale.
In semifinale la Watson è passata ai 400 in 1'09 per chiudere in 2'11... s'è risparmiata. Invece la nostra è passata in 63 per chiudere in 2'05 quando non ce n'era alcun bisogno, visto che passavano le prime 3 classificate (più 2 tempi) e la terza ha fatto 2'08.70.
Qui il video della finale degli 800 femminili (Ejara e Watson si sono pure fatte 2 curve tutte in seconda corsia...):
La scorsa settimana si sono svolti i Campionati Europei U23 (PROMESSE), vediamo com'è andata.
Come numero di medaglie e piazzati fra i primi 8 ci siamo espressi al meglio rispetto a tutte le passate edizioni. Nel medagliere siamo settimi, in linea ai valori dell'atletica italiana in Europa negli ultimi anni. In dettaglio:
Quindi secondo il MIO "indice di efficienza", su 67 convocati 13 hanno ottenuto un personal o stagional best in corrispondenza dell'obiettivo grosso dell'anno. Percentuale del 19%... in passato abbiamo fatto di peggio ma la percentuale media degli altri è sul 30%. Ci sono state gare con percentuali fantastiche, ad esempio i 5000F in cui 11 su 17 hanno fatto un qualche primato.
In finale darei la sufficienza alla nostra nazionale, ma ricordiamoci che le PROMESSE poi vanno mantenute...
Nell'ultimo e terzultimo post ho scritto di certi dati statistici riguardanti i nostri allievi:
- di come siamo ben rappresentati nei primi posti delle liste stagionali mondiali
- di come abbiamo ottenuto numerosi minimi per i Campionati Mondiali
- di come però questa "produttività" da allievi (non nuova) non abbia poi riscontro da senior.
Ma c'è un altro dato interessante: se analizziamo i primi 20 o 30 delle liste italiane all-time allievi, nei 3000 e 5000 la stragrande maggioranza delle prestazioni risale agli anni 70-80, mentre negli 800 e 1500 (ma anche nei 400) sono mediamente molto più recenti. Siccome non credo possibile una mutazione della "razza" nel giro di vent'anni, questo fa pensare a un cambio deciso nei metodi d'allenamento, ovvero a un abbandono negli ultimi lustri, nel mezzofondo, dei metodi "volumetrici" per far posto a metodi "velocistici"... tuttavia non mi pare proprio che poi l'atletica a livello senior abbia giovato del cambio.
Cosa intendo per "metodo velocistico"?
- riduzione drastica del chilometraggio
- riduzione del numero di sedute
- aumento dell'intensità media
- aumento della percentuale relativa di sedute intense
- quantità industriali di "andature"
Questo è l'andazzo maggioritario nell'atletica giovanile italiana e nei corsi allenatori e, ironia della sorte, si è instaurato proprio nel momento in cui all'estero (Africa, America, Australia) fanno l'esatto contrario e hanno instaurato metodi da noi usati negli anni 70-80 e a volte addirittura sotto l'influenza di allenatori italiani espatriati! E così vediamo sedicenni americani allenarsi tutti i giorni con 80-100km a settimana mentre i nostri ne fanno 20 in 3 sedute!
Dice "ma correre a lungo è pesante per i ragazzi"... ma pensate che 15km continui siano più duri di un 4x400?
Dice "ma per fare i chilometri c'è tempo"... ma pensate che salire da 20 a 150km settimanali in 6 anni sia meno traumatico che salire partendo da 80?
Dice "bisogna evitare la troppa specificità dell'allenamento"... e poi gli fate fare tre sedute di ripetute su quattro e 40 gare l'anno?
In finale io penso che quest'andazzo sia una causa importante della discrepanza tra produttività dell'atletica giovanile e senior. E' come se si allenasse i giovani in un eterno periodo di "scarico/velocizzazione" che ha due effetti:
- grosse prestazioni subito, ma poi blocco a lungo termine
- vengono trasformati in mezzofondisti veloci (o addirittura in 400isti) ragazzi che per natura sarebbero più adatti a distanze maggiori.
Proposte? Vorrei sostituire al "partito velocita" il "partito volumetrico"? NO!!! Vorrei EQUILIBRIO. Nel mezzofondo ANCHE i chilometri sono necessari e se ne dovrebbe promuovere il congruo e armonico sviluppo fin dalle categorie più giovani. Il problema non è tanto il far lavorare duro i giovani o il "maturare presto", ma il farlo senza il concomitante sviluppo della BASE AEROBICA... e la base aerobica non si crea con un 4x1000 rec.3'.
P.s.: poi mi dovreste spiegare perchè nel nuoto fate fare volumi spaventosi già a 10 anni di età...
Alla vigilia ormai dei Campionati Mondiali Allievi che si svolgeranno a Cali (Colombia) dal 15 al 19 luglio, ragioniamo su alcuni dati statistici.
Gli allievi italiani hanno ottenuto la bellezza di 135 minimi di partecipazione (il numero di atleti è leggermente inferiore in quanto alcuni atleti hanno il minimo in più di una specialità); per comparazione, gli atleti a tutt'oggi in possesso del minimo per i Mondiali assoluti di Pechino sono solo 20. Saremo certamente fra le nazioni più rappresentate a Cali.
Ma la cosa veramente abnorme è la quantità di minimi ottenuti in sole 3 specialità, quelle della velocità femminile:
100m F: 17
200m F: 16
400m F: 12
Siamo mediamente rappresentati nella velocità maschile e, ambosessi, negli ostacoli, nella marcia e negli 800... invece siamo quasi assenti dai concorsi e dal mezzofondo dai 1500m in su.
Lasciamo stare la marcia che è sempre stata nostra tradizione... ma per il resto che informazioni possono darci questi dati?
- Che le nostre ragazze maturano molto alla svelta?
Ma allora perchè ciò non avviene in tutte le specialità?
- Che siamo una "razza" particolarmente portata per lo sprint, specie al femminile?
Ma allora perchè tutte ste sprinters poi si perdono crescendo? E poi Vittori dice che i mediterranei sono più portati per le specialità di endurance...
- O non sarà invece che alleniamo i giovani, tutti, "alla velocista", tralasciando erroneamente intere tipologie di allenamento (i chilometri, nel mezzofondo, e la forza, nei concorsi) perchè crediamo che facciano male ai giovani?
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