Ripartiamo dal PDF di Gigliotti segnalato da Eric nell'ultimo post.
Il secondo grafico di pag.5 (1/8/2004) indica una velocità di deflessione a 21.82 km/h, ovvero a 2'45/km... questo la dice lunga sulla validità di questo parametro (o quello delle 4mmol) ai fini della rilevazione della "soglia anaerobica". Uno che ha la soglia a 2'45, quanto vale sui 10000m e in mezzamaratona? Ragazzi, qui siamo a valori di soglia da record mondiale su queste distanze!
Il primo grafico di pag.5 è di fondamentale importanza:
- anzitutto vediamo delle curve velocità/lattato assolutamente "pazze", forme completamente differenti e deflessioni oscure.
- in secondo luogo, dice che la maratona si fa a 2mmol, vogliamo verificare?
Il grafico riporta 6 test effettuati in prossimità di 6 maratone, riporto per ognuna il passo tenuto in gara e quello corrispondente alle 2mmol:
- Londra 1997: 2h07'57 (3'01.9) - test sempre sopra 2mmol (al ritmo maratona ha 2.3mmol)
- Londra 2002: 2h07'29 (3'01.3) - 3'00.9
- Londra 2003: 2h07'56 (3'01.9) - test sempre sopra 2mmol (al ritmomaratona ha 2.7mmol)
- Parigi 2003: 2h09'13 (3'03.7) - 3'04.1
- Londra 2004: 2h08'37 (3'02.9) - 3'01.7
- Atene 2004: 2h10'55 (3'06.1) - 2'55
Quindi abbiamo:
- nel 2004 maratona a Londra deludente, poi maratona olimpica in condizioni da record mondiale su tutte le distanze dai 10000 in su
- due occasioni in cui test e maratona sono circa congrui, 2002 e mondiali di Parigi 2003
- quattro occasioni in cui non sono congrui
- due occasioni in cui addirittura nei test sta sempre parecchio sopra 2mmol eppure fa ottime maratone.
Insomma... DOVE STA LA PERFETTA CORRELAZIONE TRA TEST E MARATONE???
Avevo già detto che Canova cita solo le maratone che servono ad avvalorare le sue tesi omettendo le altre.
I critici mi diranno... "MA SE in quella gara il clima fosse stato ics... MA SE in quell'occasione non ci fosse stata l'invasione delle cavallette ipsilon... MA SE la regina d'Inghilterra non fosse una menagrama..."... cari ragazzi, MA SE il mondo è pieno di cause di variabilità allora A CHE MINCHIA SERVONO STI TEST???
Questi valori 2 e 4mmol sono convenzioni, medie (forse...) ma se applicati al caso singolo nel momento singolo portano spesso a scostamenti anche importanti e sappiamo anche che le "soglie" misurate con altri metodi portano a risultati differenti.
Dice "ah ma il test PIU' O MENO indica un passo tra 3'00 e 3'05"... a parte che una previsione così "accurata" la può fare pure un tapascione, magari anche meglio... è la demagogia del "più o meno", come dire che vado a un'agenzia di viaggi per una vacanza al mare e mi manda a L'Aquila perchè "più o meno" sta tra Tirreno e Adriatico, ahahah!
Poi Canova, nella stessa discussione su Letsrun, parla di un lunghissimo fatto da Baldini in preparazione ad Atene in cui, su un passo base di 3'20, innesta ripetute da 2000 ben più veloci:
"in 2004 he started to change something in Stefano's training. In St.Moritz, for example, Stefano went for a long run of 2h30 at basic pace of 3'20 per km, including 4 times 2 km in 5'40 for immediately after running again at 3'20".
45km a media 3'15?
Ebbene questo lunghissimo non lo vedo. Forse si confonde con un 38km svolto il 24 luglio in cui fa prima 19km in 1h14' (3'54) e poi 19km con ripetute (5+4+3+2+1) a media 3'12. Ma la media totale è 3'33, non 3'15 come dice lui.
Ma ben altra cosa sono i lunghissimi dei keniani (quelli che VERAMENTE valgono 2h04) di 40km a 3'05-3'10 su sterrato collinare a 2300m di quota, non credete? Cioè, se uno che fa lunghi a 3'33 vale 2'57, quelli che fanno lunghi a 3'05 quanto valgono???
E se Baldini valeva tutti i record mondiali dai 10 ai 42km e aveva soglie fantascientifiche, perchè in allenamento andava così piano?
http://www.letsrun.com/forum/flat_read.php?thread=5974736&page=1