domenica 14 dicembre 2014

Mezzamaratona di straordinaria follia.

   Premessa: questo è un post altamente diseducativo, fate tutto il contrario delle barbarità che troverete scritte.
   A volte chi svolge una professione che esige precisione, regolarità e grande impegno mentale, usa lo sport come contraltare per lasciare spazio all'istinto, all'"animale" che è in noi; ne risultano atleti "creativi", un po' cazzari in allenamento (vero Paole'?) ma che, se sopravvivono alle "creatività", in gara sono delle tigri affamate. Alex è uno di questi.
   I puristi, quelli da 1h10 nella mezzamaratona, forse si scandalizzeranno... "ma un po' di modestia, ma vi esaltate per gente che va a 4'30???"... Beh, per me gli atleti sono tutti uguali e se mi gira parlo pure di quelli che vanno a 5'30 se reputo interessante la prestazione o di rilevanza letteraria la vicenda.

   Alex è un ciclista amatore che nei pochi mesi l'anno che molla un po' con la bici, corricchia. A febbraio in un test solitario, ma comunque tiratissimo, fece il suo "personal best" di 43'59 sui 10km. Poi solo bici. A luglio ricominciò ad alternare bici e corsa. A fine ottobre la situazione era: un paio di test sui 10km a 4'30 e massima distanza corsa 18km. Mi contattò, avevamo sole 7 settimane per preparare l'esordio nella mezzamaratona, che anzi sarebbe proprio la sua prima gara di corsa della vita. Uno che parte da quella situazione quanto può sperare di fare in così poco tempo? Certo la bici è scuola di fatica, resistenza organica ce n'è, però il tipo di sforzo è diverso, per non parlare poi della meccanica.

   Durante la preparazione Alex ne combina tre:
 - a un medioveloce variato di 13km ne aggiunge altri 4 di medio... contratturina al soleo... vabbè, una volta passi
 - a un lungo strutturato di 24km ne aggiunge altri 4 di cl... contratturina al soleo 2.0... ho capito, è uno di "quelli", alla terza si spacca
 - alla rifinitura pregara del mercoledì aggiunge 4km di cl... livido al soleo (?) e periostite tibiale.
   Gara saltata, peccato perchè un medioveloce variato di 15km (che mi dà sempre indicazioni abbastanza precise sul ritmo gara) era venuto a 4'25, proiezione 1h33. Sabato ancora dolori e difficoltà a camminare.
   Oggi va lo stesso a prendere il pettorale, per ricordo... ma accade un piccolo evento che gli fa "brillare" qualcosa nella testa... dolori dimenticati, si mette le scarpette e BUM, partiti.
   Parte forte e di passaggio ai 10km fa il personale, 43'14... al 18°km l'organizzazione chissà perchè pone fine alla gara e convoglia gli atleti al traguardo all'interno dello stadio, ma Alex non si ferma, continua a inanellare giri di pista fino a completare i 21.1km: 1h31'44, media 4'20.8. E dice pure che s'è trattenuto aspettando che gli si sfasciasse la gamba!
   Ma che è un film???

   L'evento che l'ha fatto "brillare"? Il numero di pettorale, 264... il 26/4 se n'è andato suo papà...
   Grazie Alex, mi hai fatto commuovere.


43 commenti:

  1. se no i xe fora, no li volemo!
    come si dice dalle mie parti: se non sono "fuori" , non li vogliamo!
    ben fatto Alex

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  2. La forza del cuore in tutta la sua prepotenza.
    Ci sono ferite o dolori che possono dove il resto fallisce...
    In fondo per molti la corsa rimarrà sempre e solo un mezzo, un magnifico mezzo per vivere qualche istante ad un'altra velocità, dove ci si spoglia delle paure e si affronta a viso aperto tutto quello che teniamo sepolto dentro di noi.

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    1. beh, io quando nottetempo al buio pesto corro su quella sterrata sotto la foresta che si inoltra in territorio narcos, affronto a viso aperto quelli che mi potrebbero seppellire... magari è proprio la follia che mi salva (pensano "questo è talmente scemo che manco ce spreco na cartuccia de AK47" :))

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  3. :'-)

    E tu sai che rientro nel club (dei matti).

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    1. Dopo la tempesta
      ho vagato a lungo tra i coralli.
      Sulla mia pelle sentivo il peso del mare
      ed ho temuto di non saltare più al sole
      ma il desiderio d'immenso
      scuoteva le mie reni
      io dall'abisso sono risalito.
      Non fuggire l'onda
      anche se ha l'odore dell'arpione
      se colpirà, non fermerà il tuo salto
      ti scaverà e scoprirai d'aver forza
      e il desiderio d'immenso
      di nuovo ti scuoterà
      lascia che il sale ti lavi il cuore.

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    2. Eh... ricordo che a maggio parlammo di Di Giacomo...

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  4. Bravo Alex, talvolta bisogna seguire il cuore...
    Comunque i ciclisti so' tosti... ne conosco tanti che con qualche seduta di corsa hanno poi asfaltato podisti navigati (e spesso un po' presuntuosi).

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    1. tra bici e corsa ci sono similitudini ma anche specificità. alex se avesse fatto la mezza 2 mesi fa (comunque stava correndo da luglio) l'avrebbe fatta a 4'40. ci sono voluti 2 mesi di quasi eliminazione della bici, sedute specifiche di corsa e un grande coach (ihih!) per scendere di 20".
      ne ho anche un altro che passa gran parte dell'anno a fare bici e trail e anche in quel caso sono poi necessari 2-3 mesi di riconversione industriale per fare bene nella corsa.

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    2. è un tema interessante quello degli effetti della preparazione interdisciplinare... comunque da triatleta mi piace poter dire che se mi dedicassi solo alla corsa potrei andare più forte ihihihi ;-)

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    3. Da ex ciclista confermo che anche tra loro ci sono tipi tosti. Per non parlare degli sci di fondisti... settimana scorsa ho parlato con un fondista ultraquarantenne norvegese alto più di 190 per almeno 85kg che in allenamento corre 10km di medio in 33...

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  5. Some days, you just run for fun
    Some other days...it's just one of "those" days when everything is all right

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  6. Grande! Quando si dice: gettare il cuore oltre l'ostacolo!

    ps: ma nella califfo's band si entra solo se sulla carta d'identità il segno particolare è: "una rotella di meno"? :-D

    Nino

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  7. Sono Alex, il soggetto di questo bellissimo post, nonchè il destinatario di questi immeritati complimenti, di cui Vi ringrazio.

    In realtà non mi definirei un "ciclista": ho inforcato la bici solo nel 2012 e nel 2014 ho fatto le cose un po’ più seriamente, ad iniziare dalla preparazione invernale, seguita da un allenatore, iniziata a novembre del 2013.

    Nè tanto meno mi posso definire un "runner": come ben detto dal Corsaro, corricchio. Ho iniziato a farlo saltuariamente nel 2011/2012, ma solo per poter eccedere di più a tavola e smaltire gli effetti degli stravizi.

    E allora? Lasciando perdere le categorie sportive, posso definirmi solo come uno che c'ha la capoccia dura e che non si convince delle cose fino a quanto non si brucia (o infiamma un tendine) da solo.

    In realtà dietro il velo di follia che avvolge questa prima mezzamaratona, c'è anche tanta razionalità.

    E’ stata razionale la scelta di riprendere con la corsa: avevo bisogno di staccare dalla bici sia fisicamente che mentalmente. 13.000km di bici in un anno sono tanti, soprattutto in confronto ai 5000 fatti nel 2013. E poi una decina di granfondo (tra cui Maratona delle Dolomiti e Nove Colli), le classifiche, l'alimentazione ecc. ecc. Nu stress, come diciamo in Puglia. La corsa mi libera invece mentalmente: metti le scarpe e via senza alcuna ansia da prestazione.

    E’ stata razionale la scelta di fare una gara: mi piace vivere per obiettivi, cercando di alzare sempre di più l'asticella. Non importava quale gara fare, l'importante era farla entro il 14 dicembre. A partire da questa data inizia la fase di potenziamento in bici.

    Bene, vedo il calendario: Mezzaromarun 2014. Perfetta: è a Roma, città dove vive la mia ragazza e dove ho vissuto continuativamente negli ultimi 8 anni fino a maggio 2014, e cioè fino al trasferimento lavorativo a Siena.

    E’ stata razionale la scelta del preparatore: ho deciso di rivolgermi al Corsaro (presentatomi da Marco, che ringrazio ancora) per due ragioni:

    a) ottimizzare il poco tempo a disposizione: devo essere a lavoro alle 8.30 (fino alle 19/20) e dunque posso allenarmi solo due ore al mattino tra le 5:30 e le 7:30;

    b) evitare di spaccarmi (anche se sapete com'è andata a finire): la corsa è più traumatica della bici (su questo potrei sbagliarmi), soprattutto se fatta senza criterio...(su questo penso di non sbagliarmi).

    E' inutile che vi dica che com'è stato efficace il lavoro del Corsaro: l’ho realizzato definitivamente una decina fa di giorni in allenamento quando, con una facilità impressionante, ho iniziato ad inanellare qualche KM di CM (in teoria) al passo di 4'10/4'15. Ovviamente lì per lì ho pensato ad un errore del Garmin.

    A mente fredda invece ho pensato: che diavolo ha combinato questo (il Corsaro) alle mie gambe?!?! Mi è venuta alla mente la sensazione che provai quando da ragazzino andai a ritirare il mio motorino dal meccanico a cui avevo chiesto di montare la marmitta truccata...Il motorino volava!

    Vabbè. Ho finito di annoiarVi. Voglio chiudere con una piccola nota di colore.

    Dopo l'infortunio il Corsaro mi ha (giustamente) preso a male parole (si fa per dire), perchè mi aveva preannunciato che le mie cazzate mi avrebbero portato, prima o poi, ad un infortunio.

    Sabato gli ho scritto che non avrei fatto la gara per via del dolore. Dunque, ci siamo lasciati così: lui incazzato, io deluso. Un mesto finale dopo 7 belle settimane (anche sotto l'aspetto umano).

    Domenica, ho sperato di arrivare al traguardo non solo per dimostrargli che “’so de coccio”’, ma anche per non rendere vano il Suo lavoro. Allora ho percorso gli ultimi 3 km che mi separavano dai fatidici 21,097 metri prefissati, pensando solo ad una cosa: scattare una foto al quadrante del Garmin per mandarla al Corsano, scrivendodi in oggetto "PRRRR" (una pernacchia!!).

    Siccome sono, in fin dei conti, un bravo ragazzo, ho modificato l’oggetto del messaggio e ho scritto la cosa più naturale che mi è venuta da dirgli: Grazie!

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    1. oddio... la pernacchia sarebbe stata divertente! comunque non ero incazzato, io sono realista-razionalista. bella quella del motorino, ihih!
      comunque (li mortacc...) mi chiedete tutti sempre MISCIONS IMPOSSIBBOL :)

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  8. confermo che la bici può essere una solida base di endurance oltre che darti una buona forza sulle gambe ma ci vuole il gesto specifico ovvero la corsa per poi rendere al meglio.io ho fatto triathlon in passato e molta bici sia su strada che in mtb ed ero convinto che vedendo gente che in due mesi passa dalla bici a una 10 km in 40' o che corre una maratona di un ironman in 3h 15' fosse facile anche per me ma.....quella è gente che se corre seriamente può fare un 10 km in 37' o una maratona in 3h. Il Califfo mi ha cazziato non poco per farmi mollare la bici (solamente 1 volta alla settimana come scarico l'ho tenuta) negli ultimi due mesi prima di Berlino e NY e infatti abbiamo fatto due pb...Berlino fatto solamente 3 mesi dopo una gf da 140 km e 4200 mt di dislivello e nonostante il grande fondo che avevo nei primi lunghi è stata dura. discorso diverso per il trail ma....trail e strada son due parrocchie diverse...come sempre il kaiser califfo mi cazzia ma poi lo seguo come un segugio

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  9. kaiser, califfi, corsari... non ci capisco più na mazza, crisi d'identità!!! ahahah!

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  10. E vabè ma dicci qualcosa di più tecnico ogni tanto..che ormai abbiamo la pulce nell'orecchio :D

    Saluti e complimenti

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    1. who are you?
      questo era un post "sentimentale" :)
      tecnico in che senso?

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  11. hai ragione , ti seguivo "di la' " prima del misfatto..ma non ci conosciamo :D

    intendevo qualcosa in piu' sulla "filosofia" con cui alleni i tuoi seguaci o sul mix di allenamenti vari(no tabelline)

    resto sintonizzato

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    1. posso sapere il tuo nick di là?
      filosofia? non ho UN metodo, personalizzazione portata all'estremo, grande attenzione al recupero, no eroismi, "economia" (max risultato, min mezzo), attenzione a postura, forza, meccanica, niente talebanismi, uso di logica e osservazione della realtà (banale? non credo).

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    2. leggevo un tuo post precedente in cui dicevi " se rivelo i miei segreti agli atleti poi divento povero " ...da questo intuivo che probabilmente il segreto principale è lo studio del soggetto..i like it ;)

      ps. morellozzo

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    3. la personalizzazione estrema ha un motivo tecnico razionalissimo: non siamo tutti uguali. quindi scrivere cose troppo dettagliate non avrebbe senso e potrebbe farvi del male (oltre che rovinare le mie finanze e far inviperire chi mi paga).
      capisco che siete tutti furbacchioni (eheheh!) in costante allerta per carpire segreti per poi allenarvi da soli (aggratise)... ma vedi il mio panettiere ha avuto l'inconcepibile pazza idea che quando gli prendo il pane vuole soldi in cambio :))
      e pure l'idraulico, l'azienda dei telefoni... pittoreschi mattacchioni :))

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    4. Lavorare gratis equivale ad ammettere che il proprio lavoro non vale niente... :-D

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    5. ma infatti è giusto cosi', sottolineavo il fatto che (secondo il mio modesto parere) lo studio del soggetto è la cosa "professionale"
      magari qualche chicca in questo senso in futuro..

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    6. qualche chicca in questo senso non mancherà, anzi ce ne saranno a bizzeffe (a livello di concetti generali) in quanto io sono contrario agli assolutismi.

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  12. Pett.3159 e che il corsaro sia con me; all'arrembaggio!

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  13. :D Thanks Ronnie!!! Time attack !!!!!

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    1. bravo ragazzo!
      1h20'53... mio pronostico rispettato e ti sei risparmiato le botte :)

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  14. Conferma la tua professionalità e la mia fuga dalla violenza :D:D

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  15. As a MAXIMALIST coach I have the right to say this.
    IRoma, you are definitely a MAXIMALIST runner
    Congratulations. Keep up the Topatalk!

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    1. inno al massimalismo :)


      https://www.youtube.com/watch?v=LP7OYW8rA20

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  16. Ahaahah Ronnie thanks, i'm glad to hear... i'll be done :D

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