mercoledì 23 agosto 2017

Aforismi esilaranti... part 2


   In attesa che finiscano le ferie e di fare dei post corposi, veniamo a qualcosa di leggero e divertente... beh dovrei dire tragicomico.

   Tamberi ha parlato... è colpa della "mancanza di grinta", dovremmo "allenare la grinta". Che dire, aprirò un centro Fidal qui in Brasile a tale scopo, in certe favelas a due chilometri da casa mia dominate da ragazzotti col Kalashnikov a tracolla che si potrebbero ingaggiare per fare da psyco-trainers ai nostri atleti, ahahah!
   Ma che grinta vuoi quando poi sul piano che mi compete, quello tecnico, si sentono sparare a mitraglia un sacco di esilaranti idiozie, e da personaggi che non le dovrebbero sparare, tecnici, responsabili di settore, laureati in Scienze Motorie???
   Già feci una prima infornata di tali "aforismi":

http://ilcorsarotraining.blogspot.com.br/2015/03/aforismi-esilaranti-part-1.html

   Ora eccone una seconda e... votate la più bella!

1) la frequenza cardiaca nella corsa lenta è 25-30 battiti inferiore a quella massima
(allenatore)

2) meno corri sopra, più corri sotto
(ex atleta di livello internazionale)

3) Professore: "in un tipico allenamento, l'intensità del lavoro è crescente o decrescente?". Io: "considerato che abbiamo prima il riscaldamento, poi la fase centrale col lavoro vero e proprio, poi il defaticamento, direi che piuttosto è parabolica". Professore: "sì, ma questa parabola è una retta?"
(professore al corso allenatori)

4) i keniani hanno un solo gastrocnemio
(laureato iusm, allenatore, atleta nazionale)

5) "Un quattrocentista con 32 sui 300, passa in gara a 34. Ma l'ultimo 100mt si cuoce e finisce malissimo. Cosa è successo?" Risposta del tecnico: "Ha sbagliato rapporto"
(allenatore)

6) il lavoro di flessione delle spalle è una semplice azione riflessa del lavoro delle gambe
(responsabile settore velocità)

7) Ovviamente anche con il sistema Van Aaken si deve cambiare ritmo ma senza mai andare in affanno, infatti nelle sue tabelle di allenamento sono presenti alcune variazioni in base alla frequenza cardiaca ma mai portate a frequenze pulsatorie superiori alla frequenza cardiaca massima.
(allenatore)

8) il medio su percorsi ondulati provoca un maggior lavoro muscolare, alternando muscoli agonisti a muscoli antagonisti
(allenatore)

9) io ho risposto 50 e 50 ed il fiduciario tecnico regionale mi ha dato l'errore affermando che nella gare degli 800m la percentuale era 90 anaerobico e 10 aerobico
(fiduciario tecnico regionale al corso allenatori)

10) due giorni prima della gara sugli 800: qualche richiamo di rapidità con 40 toccate skipp/calciata, 4-5 prove sui 30m per poi chiudere con un bel test sui 500-600m; in questo modo inserisci uno stimolo leggermente più veloce della gara.
(allenatore)



martedì 15 agosto 2017

Mondiali di Londra: sempre più in bassoooo!!!!


   Devo dire la verità: questi mondiali mi hanno annoiato. Non abbiamo visto prestazioni eclatanti, probabilmente a causa del clima freddino. 
   Le prestazioni migliori si sono viste nei 10000m sia maschili che femminili e, personalmente, sono state le gare che ho trovato più interessanti. 
   Nei maschili l'impero di Farah è ancora in piedi ma i barbari lo insidiano sempre più da vicino, ne è risultata una gara velocissima in cui l'inglese ha dovuto raschiare il barile per non soccombere, e poi ha pagato nei 5000.    Nella gara femminile immane dimostrazione di potenza della Ayana che se ne va al 3° km a 2'50 e fa il vuotone producendo parziali incredibili, all'arrivo avrà doppiato quasi tutte e dato alla seconda un distacco di 300 metri. Poi anche lei pagherà nei 5000 perchè non ha lo sprint finale.

Per il resto poca roba, molte delusioni e debacle dei big.

Medagliere: Usa (10), Kenia (5), Sudafrica, Francia (3)

   A livello di globale abbiamo il prepotente ritorno in auge degli USA che con 30 medaglie fanno il maggior bottino della storia. Ottima anche la Francia. In generale abbiamo un arresto dell'avanzata dei paesi emergenti, solo il Sudafrica fa faville, tutti gli altri in regresso, soprattutto la Jamaica in preda a un crollo verticale. Certo il medagliere è un po' distorto dalla "tempesta infinita giudiziaria" abbattutasi sulla Russia.

   E l'Italia? Un bronzo (Palmisano) e 38° posto nel medagliere. Appena due finalisti (Palmisano e Meucci), nessun finalista nelle gare "stadia", peggior risultato di sempre in termini di punteggio (9 punti, 38° posto). Sia a Pechino che a Rio piazzammo 4 finalisti individuali. Se teniamo conto che in presenza delle tre russe che avevano prestazioni migliori della Palmisano, ma che sono state escluse a tavolino, anche il bronzo della nostra sarebbe stato una chimera, il quadro generale è che stiamo cadendo in un pozzo di cui ancora non si intravede il fondo. Teniamo anche conto che abbiamo atleti ormai master (Donato, Grenot) prossimi alla pensione ai quali non possiamo più chiedere nulla ma dei quali neanche si intravedono i rimpiazzi.

   A livello del mio "indice di efficienza" (percentuale di PB/SB sul totale di atleti) l'Italia col 27.7% ha fatto addirittura meglio del resto del mondo (19.4% se escludiamo i primati nelle singole specialità delle prove multiple) ma a ben vedere 6 su 10 sono stati ottenuti nelle prove di marcia dove abbiamo mandato atleti che nell'anno avevano gareggiato solo un paio di volte.

   Ormai siamo stanchi... siamo stanchi di criticare, di condannare, di incazzarci, di andare in depressione, di indicare le cause della negatività o le possibili vie d'uscita. Da molti anni ormai è la solita litania: "però abbiamo molti giovani promettenti". Li abbiamo sempre avuti i giovani che promettono, il fatto è che però crescendo non mantengono! 
   Dove sono andati a finire i Licciardello, Howe, Scapini, Greco, El Mazoury, Lalli, Abate, Borsi, Tumi, Trost, Reina? Alcuni (Del Buono, Zenoni, Tamberi) ancora recuperabili però già segnati da gravi ed eterni infortuni. Perchè non sappiamo gestire i talenti giovanili?

Siccome sento in giro un sacco di frescacce, andiamo per esclusione e cominciamo col dire quali NON sono le cause:

- la genetica (è uguale a quella dei francesi)
- i giovani di oggi pigri e drogati di tecnologia (lo sono pure gli inglesi, i polacchi, i papuasiani)
- la scuola e il reclutamento (i giovani ci sono e pure forti)

   Poi leggo che i gruppi militari stipendiano la bellezza di 182 atleti e 42 allenatori, sti allenatori allenano in media 4-5 atleti e ce l'hanno il tempo per studiare e aggiornarsi. Dice "una volta entrati nei gruppi militari si addormentano sugli allori", ma quali allori? Lo stipendio di 1500 al mese ti fa passare la voglia di passare da 46.5 a 45 sui 400 metri? NO COMPRIENDO!

   A voi la parola...