giovedì 18 ottobre 2018

Caro Julien ti scrivo...


   "Sei molto lontano... sei partito... una grossa novità... qualcosa ancora qui non va", ma Lucio Dalla parlava di Julien Wanders???

Seguiamo con interesse e simpatia le peripezie di questo ragazzo che da 3 anni ha fatto la scelta seria di allenarsi in Kenia. Dopo l'exploit nella mezza di febbraio (60'09) tutti si aspettavano l'exploit in pista; io avevo molti dubbi (osservando come si allenava) e ho avuto ragione: in stagione non è andato al di là di 13'24 e 28'07 e due pessimi piazzamenti agli Europei (8° e 7°).
   Ora arriva la grossa novità: 27'32 su strada a Durban, miglior prestazione europea, gran botto anche se con tutte le indefinizioni delle gare su strada.

   Dopo la fine della stagione in pista s'è fatto 2 settimane di riposo (2-3 jogging a settimana di 30'). Quindi è tornato a Iten un mese fa, prime due settimane senza un programma definito, solo volume (210 e 195km) e quasi nulla intensità. Poi una settimana con 3 lavori culminata con un 12x1000 a 10 giorni dalla gara di Durban. Qui s'è accorto dello stato di grazia... insomma la massima forma è arrivata dopo 6 settimane a impegno ridotto.

https://www.athle.ch/2018/10/14/wanders-le-record-suisse-cest-une-etape-le-record-deurope-une-autre/

   Ora ok caro Julien, hai ragione a dire che non sono state le 6 settimane riposanti a COSTRUIRE questo risultato bensì l'enorme mole di lavoro svolta prima, però una costruzione ha bisogno anche di RIFINITURE che permettano il pieno manifestarsi del potenziale grezzo in tutta la sua maestosità e perfezione!
   Insomma, se volevi finalizzare bene gli Europei, avresti dovuto fare un taper più lungo, più drastico e che iniziava a fine giugno. Ovvero avete sbagliato la programmazione.
   Fermo restando che secondo me certe sedute che fate (chilometraggi mostruosi di ripetute medio-brevi a recuperi brevissimi) non sono l'ideale per il pieno sviluppo del potenziale nel mezzofondo prolungato.   Quando aggiusterete sti dettagli e ti inserirai tra i seguenti performers (in pista) non-afro, allora potremo dire di avere un campione. Hai 22 anni, c'è tempo.

   P.s. cazz, Antibo è ancora l'8° all-time diversamente afro...

Rupp 26'44
Solinsky 26'59
Levins 27'07
Barrios 27'08
Pinto 27'12
Mamede 27'13
Roncero 27'14
Antibo 27'16



martedì 2 ottobre 2018

Il fondo medio... quantum


   Sul nostro forum si scherza, si analizza, si critica anche... colgo l'occasione di una piccola critica ricevuta per fare un discorso più ampio sul fondo medio a proposito del mezzofondo prolungato (per distanze maggiori o minori le cose cambiano). 

   A un atleta che vuole preparare i 10k ho fatto fare un medio di 10km... "è troppo corto!". Lo so! Ma (sapete bene che) l'atleta in questione nell'ultima stagione ha preparato 400-800-1500, anzi da maggio in poi solo 400-800, anzi ad agosto perfino 100-200; era da aprile che non faceva un medio (variato tra l'altro, che è diverso da un medio classico a passo costante) o un lungo maggiore di 14km, ad agosto non ha superato i 50' di corsa. Ora da 3 settimane è tornato ad allenare i 10k, a fatica ha fatto 3 lunghi di 14-16-18km, vogliamo aspettare un po' prima di allungare i medi o no???

   Quanto devono essere lunghi i medi e che funzione hanno? A me piace concentrarmi sulle funzioni in relazione alla gara e non sulle funzioni fisiologiche, che sono conseguenze (poi spiego sotto gli equivoci in cui si può incorrere basandosi solo sulla fisiologia***).

   Per me il medio (nel mezzofondo prolungato) è una seduta SPECIALE che ha la stessa funzione della "special endurance 2" (o "overdistance") dello sprinter: fare qualcosa più lungo della gara a una velocità un po' più bassa. Corollario: serve a "linkare" e sostenere le qualità sviluppate nelle sedute SPECIFICHE, nelle ripetute a ritmo-gara; è come se comunicassimo al corpo: "vagliò, in gara non ci sono recuperi, devi correre di continuo".
   A tal proposito è interessante notare un fatto. Prendiamo l'esempio di Cova, faceva medi di 50-60' nel periodo di massima forma a un passo di 3'10 su sterrato collinare, diciamo che valevano 3'00-3'05. Ora osserviamo le seguenti sedute SPECIFICHE:

5x2000 in 5'30 (2'45)r.800 in 3'12 --- 13.2km in 40'18 (3'03)
8x800 in 2'07 (2'39)r.400 in 1'36 --- 9.2km in 28'08 (3'03)
25x400 in 62.5 (2'36)r.200 in 48 --- 15km in 46' (3'03)

   Distanza e durata erano inferiori a quelle del medio (questo non è obbligatorio, ad esempio i salazariani fanno medi più brevi di quelli Cova) ma la cosa curiosa è che il passo medio risultante, recuperi inclusi, era esattamente quello del medio!

***: Equivoci fisiologici. Mettiamo una seduta tipicamente utile alla soglia anaerobica, 4x2000. Mettiamo di allenare un 800ista. La soglia anaerobica è importante per un 800ista? Sì. Se ne deduce che un 800ista debba fare 4x2000? E' una seduta che per essere sostenuta bene necessita di medi di 14km e lunghi di 20km. Se ne deduce che un 800ista debba fare anche questo, ovvero che si debba allenare come un 5000-10000ista? Sono strategie (e modi di ragionare) nel migliore dei casi superflue, nel peggiore dei casi deleterie, derivanti dalla focalizzazione sulla funzione fisiologica a prescindere dai bisogni peculiari della gara da preparare.