giovedì 21 settembre 2017

Noi i ragazzi della maratona di Berlino


   A quale dei nostri eroi la Dea della Vittoria concederà il suo alloro domenica prossima a Berlino? Kipchoge, Kipsang, Bekele: ora è sfida vera e vedremo se e quanto le promesse del "Breaking 2" verranno mantenute.
   Intanto deliziamoci con la tabella d'allenamento dell'ultimo mese e mezzo di Kipchoge. Per i lettori pigroni (ahah!) conteggio i chilometri (circa), il numero di sedute e riporto i "lavori" (calcolando il passo al km) per microcicli di 7 giorni (che iniziano di giovedì e terminano mercoledì 20/9).
   I lavori seguono questo schema: giovedì lavoro lungo impegnato di 30/40km, sabato fartlek non tirato, martedì pista tirata. Le restanti sedute, che comunque coprono la maggioranza del chilometraggio, sono facili/moderate a 3'45/4'05 tranne qualcuna a 3'20. Tutto svolto in altura e su sterrato, forse solo per la pista scende qualcosa di quota.

1) 194km in 12 sedute
- 30.8km (3'18)
- 4x10' (3'00)
- 1200 (2'51) + 5x1000 (2'55) + 3x300 (41) + 2x200 (27)

2) 189km in 10 sedute
- 40km (3'39) fangoso
- 30x1'/1' (2'45 / jog)
- 12x800 (2'43) + 10x400 (2'35)

3) 179km in 9 sedute
- 30km (3'16)
- 18x3'/1' (3'00 / jog)
- 5x2km/1km (2'53 / 2'50)

4) 187km in 10 sedute
- 40km (3'19)
- 25x1'/1' (2'45 / jog)
- 13x1000 (2'53 > 2'45)

5) 166km in 10 sedute
- 30km (3'24)
- 13x3'/1' (2'57 / jog)
- 14x800 (2'43)

6) 151km in 8 sedute
- 40km (3'22)
- 20x2'/1' (2'52 / jog)
- 12x400 (2'39)

   Commento? Sono presenti sedute di "velocità", anche con strutturazione delle singole ripetute come la terza del microciclo 4 (abituarsi allo sprint finale); c'è una seduta "variata" di 15km, la terza del microciclo 3 (abituarsi ai cambi di ritmo); la cosa più strana è il lungo di 40km a 10 giorni dalla maratona. Domenica vedremo...

   Qui la tabella completa:

http://www.sweatelite.co/eliud-kipchoge-full-training-log-leading-marathon-world-record-attempt/



giovedì 7 settembre 2017

800 metri: eran giovani e forti...


   Bene, settembre è arrivato, le vacanze sono finite, si torna al lavoro e a litigare con mogli e mariti, la gente è perciò incazzatissima ed è quindi il momento perfetto per girare il coltello nella piaga e fare più male possibile, ahahah!

   Nella fattispecie presenterò alcuni articoli sul mezzofondo veloce, con focus particolare sugli 800m, con delle succulente - e tragiche - statistiche circa l'evoluzione nell'ultimo decennio dei nostri giovani talenti.
   Mezzofondo veloce in cui in passato abbiamo detto la nostra e pure pesantemente.

   Già nel 1969 Paola Pigni siglava il WR sui 1500, seguito da quello sul miglio del 1973; atleta di razza con dei PB ancora oggi sontuosi (2'01, 4'02) e capace di un bronzo olimpico (Monaco 1972) e tre ori ai mondiali di cross.

   Nel 1971 Franco Arese vinceva i 1500 agli europei. Poi fu la volta di Fiasconaro col suo leggendario WR sugli 800 del 1973. Forse pochi ricordano Carlo Grippo, finalista olimpico nel 1976 e l'anno dopo detentore del WR indoor sugli 800.

   Gli anni '80 videro brillare la stella di Gabriella Dorio, ancora oggi detentrice dei RI su 800 e 1500 e vincitrice dell'oro olimpico a Los Angeles in quest'ultima distanza. Donato Sabia correva gli 800 in 1'43, vinse un euroindoor e fu due volte finalista olimpico. Nei 1500 avevamo Mei, Lambruschini, Materazzi e Fontanella con tempi da 3'34 - 3'35, a 4-5" dal WR.

   Gli anni '90 furono generosissimi per i nostri colori, con gente come Di Napoli (1500), Benvenuti, D'Urso, Longo (800) produttori di tempi di livello mondiale e di diverse medaglie in manifestazioni internazionali.

   Poi le cose andarono progressivamente deteriorandosi... nell'ultimo decennio ricordiamo solo qualche tempino e una finale mondiale nel 2009 della Cusma e la finale olimpica di Obrist nel 2008. Dopodichè buio pesto.
   Perchè?

   Giusto per aiutare un po' l'industria farmaceutica produttrice di antidepressivi, diamo un'occhiata alle liste 2017 inglesi. Sorvoliamo sulla semplicità di accesso alle statistiche... a prescindere dai livelli assoluti degli atleti, quello che sconvolge è la quantità di atleti che quest'anno ha fatto PB: fra i primi 30 sono 22 negli 800 e 26 nei 1500 (in Italia rispettivamente 13 e 15). Pazzesco.








sabato 2 settembre 2017

2017: fuga dal "raduno"


   Ok, è colpa del decentramento, dei gruppi sportivi militari, del reclutamento, delle scuole, della playstation, della grinta...
   Un amico atleta mi manda il programma d'allenamento svolto a un raduno di fine agosto da una cinquantina di cadetti e allievi mezzofondisti, i più forti di una certa regione (a proposito, una cosa organizzata da un comitato regionale è accentramento o decentramento? Boh). Non importa quale sia la regione, ne ho visionati diversi di diverse regioni e la musica è la stessa.

Premessa 1: i ragazzi di quste categorie normalmente sono abituati a svolgere 3-5 sedute settimanali.
Premessa 2: i ragazzi di queste categorie in genere tra fine luglio e ferragosto fanno pausa completa e vacanze.
Premessa 3: il raduno si svolge in altura e i ragazzi non sono abituati all'altura.

   Programma svolto:

venerdì: corsa continua + tecnica la sera
sabato: corsa continua la mattina / GARA in montagna la sera.
domenica: 12x400 la mattina / corsa continua la sera.
lunedi: corsa continua la mattina
martedì: ripetute lunghe la mattina / corsa continua + tecnica la sera
mercoledì: corsa continua la mattina

   Nove sedute in 5 giorni e con una gara. Edificante l'accoppiata gara + 400 tra sabato sera e domenica mattina.
Mi devo incazzare?
   Dice "ma a fine settembre ci sono le finali dei CIDDIESSEEEEEEE!"... e allora:

- o gli vieti le vacanze e li fai allenare normalmente a luglio-agosto, non che gli fai fare in una settimana quello che hanno saltato in tre settimane
- o anticipi ste finali dei ciddiesse, dimodochè la stagione si chiude a luglio e ricomincia a settembre e buonanotte
- o elimini dalla faccia della terra i ciddiesse (ma che all'estero fanno i ciddiesse?).
- o FUCILIAMO IN MASSA l'80% del settore tecnico, se più del "centro" o della "periferia" decidete voi.

   Ragazzi, il problema principale dell'atletica italiana è l'incapacità di sviluppare i talenti giovanili, ed è un'incapacità soprattutto TECNICA, di fare tabelle, di programmare in modo razionale.

   Macchè, è colpa del decentramento, dei gruppi sportivi militari, del reclutamento, delle scuole, della playstation, della grinta...