sabato 2 gennaio 2016

Scarti 5000-10000m


   Prendo occasione dai recenti commenti dell'amico Giorgio per tornare sulla questione degli "scarti", ovvero dei differenziali di passo fra le varie distanze.
   Per quanto riguarda lo scarto fra gare di 10 e 21km, già ne parlai qui:

http://ilcorsarotraining.blogspot.it/2015/02/10000m-e-mezzamaratona-lo-scarto-del.html?showComment=1450716817919#c8499937000776454067

   Ribadisco che a mio avviso è scorretto ricavare gli scarti in base a calcoli percentuali perchè così si generano scarti troppo alti per atleti di basso livello, con tempi alti.
   Ma parliamo ora dello scarto fra le distanze dei 5 e 10km; per gli elite specialisti in entrambe le distanze, si aggira fra 6 e 8 secondi circa.
Vediamo gli scarti riportati da Giorgio secondo alcune fonti "autorevoli":

Calcolatrice di Riegel:

un atleta da 27' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 7
un atleta da 30' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 7
un atleta da 40' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 10
un atleta da 50' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 12

Pizzolato:

un atleta da 30'16'' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 6
un atleta da 34'39'' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 9
un atleta da 40'31'' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 10
un atleta da 45'48'' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 12
un atleta da 52'40'' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 13
un atleta da 59'51'' sui 10k ha uno scarto 5/10 di 15

   Mah... mentre Riegel almeno segue una formula precisa, Pizzolato mi pare invece tirare fuori numeri a casaccio: da 30 a 34' lo scarto aumenta di 3", nello scaglione successivo solo di 1", poi torna a 2", poi scende di nuovo a 1"... boh!
   Vediamo invece tempi, passi e scarti per alcuni miei atleti che hanno dei tempi "sicuri" sui 5 e 10km:

I: 16'13 (3'15) 33'46 (3'23) +8
S: 17'17 (3'27) 35'48 (3'35) +8
J: 17'26 (3'29) 36'21 (3'38) +9
P: 17'48 (3'34) 36'59 (3'42) +8
F: 17'37 (3'31) 37'02 (3'42) +11
D: 18'20 (3'40) 37'30 (3'45) +5
M: 18'43 (3'45) 38'26 (3'51) +6
L: 18'59 (3'48) 39'46 (3'59) +11
T: 20’25 (4'05) 41’31 (4'09) +4
M: 20'47 (4'09) 43'04 (4'18) +9

media + 7.9
   Se escludiamo F e L (specialisti solo sugli 800 e 1500) la media è + 7.1, praticamente uguale a quella degli elite mondiali.
   Se dividiamo il campione in 2 gruppi di 5 atleti, più forti e meno forti, i primi hanno media + 8.8 e i secondi + 7.
   Certo non è un campione numeroso, ma anche sulla base delle osservazioni fatte nei decenni credo proprio che non ci sia l'aumento dello scarto al peggiorare del livello dell'atleta come sostenuto dalle "eminenze".
   Aumento di scarto invece rilevabile quando si va sui 21km e ancor più sui 42km... ma perchè l'amatore in genere fa un chilometraggio insufficiente per ottimizzare queste distanze e NON perchè a priori lo scarto debba aumentare in valore assoluto in relazione inversa al livello di prestazione, come risulta se si calcola in percentuale. Infatti se prendiamo un mezzofondista fortissimo e che fa un chilometraggio esiguo, con tutta probabilità avrà scarti alti pure lui.
   Quindi, per valutare le prestazioni di un atleta sulle varie distanze (e anche per valutare i ritmi d'allenamento) IO mi baso sull'analisi degli scarti assoluti, a prescindere dal livello delle prestazioni. VOI fate come vi pare. E la questione non è di poco conto... perchè se per Pizzolato uno da 45' sui 10km con uno scarto di 12" è normale e perfettamente ottimizzato, per me invece è uno che si allena male per i 10km, oppure uno di tipologia "veloce" inadatto ai 10km. E quindi IO prendo nei suoi confronti delle decisioni strategiche che Pizzolato non prende.



55 commenti:

  1. Beh riguardo a Riegel e Pizzolato tieni presente che ci sono dei necessari arrotondamenti nei calcoli, che, a seconda del tipo di arrotondamento (non ricordo come fosse, per eccesso, per difetto o all'intero più vicino) potrebbero rendere 1,45 e 2,55 rispettivamente 1 e 3.
    Poi c'è un'altro fattore, secondo me, che allarga la forbice di noi lenti sulle lunghe distanze (intendo lo scarto tra i 10 e i 21, per non parlare poi dei 42): che un leggero sovrappeso atletico esiste spesso. Anche se in termini assoluti parliamo di pochissimi chili, una cosa è portarsi dietro la zavorra per 10km, un'altra per 2/4 ore...

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  2. Per me, per fare certi paragoni, bisognerebbe rendere i fattori uguali per tutti. Cioè, uno da 60' dovrebbe essere allenato come uno da 40' e 50'. Altrimenti la forbice si allarga perché i campioni usati per calcolare la differenza su tempi più lenti, probabilmente non sono allenati abbastanza per essere in grado di fare alcun paragone.
    Ovvio che se si prende uno che non ha mai corso, è possibile che scarti 5/10 km moltissimo proprio perché non ha mai corso. Idem tra 10 km e 21 km.

    Quindi per me il paragone sarebbe corretto solo se i campioni usati abbiamo raggiunto un certo livello di allenamento (indipendentemente dai risultati). E poi, come dici, distinguere in base alle "tipologie" (veloce o resistente).

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  3. Ma il problema è che ti puoi inventare tutti gli algoritmi e arrotondamenti del mondo....luc fa dei semplicissimi conti aperti a tutti, ora per fare risonanza ognuno si inventa una propria calcolatrice. Io se devo affrontare, come è successo, una nuova gara "anomala", tipo 600mt, vado su fidal.it e faccio la media di quanto scartano tutti...poi rastremo alla categoria, poi definisco in base al l'atleta. Poi che uno avrà cenato male, l'altro non ha fatto il giusto taper, un altro ha fatto la gara della vita...qnd fai la media tutto poi svanisce nel momento in cui tagli i valori anomali della gaussiana e ti prendi tutta la parte centrale.

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  4. Io, a prescindere da secondo più o meno, trovo estremamente interessante che ci sia lo stesso scarto tra Kipchoge che corre 160 sec/km e Ciccio Pasticcio che corre a 240 sec/km :-))) e mi fa fare alcuni serie riflessioni su quanto corriamo :-)
    grazie Luc
    Zedemel

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  5. 1 cosa
    Tra 2'40 e 2'48 ci passa 1km/h e poco
    Tra 4'00 e 4'08 passa mezzo km/h
    E stiamo sempre a criticare le eminenze :)
    I secondi a km è un unità di misura poco affidabile perchè tende a dilatarsi e di molto

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    1. Poi pizzolato è molto più attendibile di riegel
      1) come fa un atleta da 2'45 a scartare come uno da 3'00??
      2) secondo riegel mo farah che corre i 1500 in 3'28 potrebbe correre la mara in 1h59
      3)riegel si basa su calcoli fissi che degenerano in tempi improponibili per quasi tutti i non maratoneti

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    2. Beh sì effettivamente è più immediato al passaggio al primo km di una gara regolarsi leggendo 14,3061516 km/h anziché 4'01" e basta....

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    3. "Tra 2'40 e 2'48 ci passa 1km/h e poco
      Tra 4'00 e 4'08 passa mezzo km/h"

      e allora?
      i km/h, come i calcoli %, generano scarti eccessivi per chi ha tempi alti.
      fai una cosa, prendi 50 atleti da 40-45' e fai una statistica.

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    4. E cmqe i km/h confermano ancora di più la mia idea. Passare da un 5000 a un 10000 che è più aerobico, in fondo rallentano di più i professionisti degli amatori, nonostante si allenino molto di più dal punto di vista aerobico. Sarebbe interessante vedere una scala dai tempi di un elite e di un amatore su tutte le distanze, a partire dai 100m :-)
      Ma forse ci vorrebbe un altro post :-)
      Zedemel

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    5. Nrzioleo nessuno ha parlato di sostituirlo come unità di misura soltanto che tra 8" al km a 2 velocità nettamente diferse cè una differenza assolutamente non trascurabile e quindi i calcoli e le proporzioni risultano sballate
      Corsaro: come è allora? Allora vuoi dirmi che i tapascioni da 40' hanno uno scarto sempre più basso dei top ?Che me frega della statistica io t'ho solo detto che 8" al km non significano niente se passi da 22 a 14km all'ora

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    6. @...
      Guarda che se vuoi contestare l articolo, sembri invece confermarlo. :-)
      perché anche prendendo l ipotesi piu prudente di pizzolato, cioè 6 secondi per un elite e 10 per uno da 4' a km, Bekele peggiora del 3,75%, mentre Ciccio Pasticcio del 4,1%, praticamente un'inezia, a meno che dopo certe velocità incida la resistenza dell'aria.
      Oppure se gli scarti devono essere più ampi, un amatore allora non riesce a ottimizzare i 5k(forse perché si deve stare più in acido).
      Zedemel

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    7. anonimo,
      me ne frego dei km/h, i tapascioni hanno mediamente lo STESSO SCARTO IN SEC/KM dei top, fra 5 e 10km (se sono specialisti IN QUESTE DISTANZE), così come hanno lo stesso scarto fra il medio e il veloce o fra la cl e i 10km.
      ripeto: mediamente.
      quindi calcoli percentuali, riegel, pizzolato, km/h: tutto sballato senza attinenza alla realtà.
      non te ne puoi fregare delle statistiche, devi PARTIRE dalle statistiche e POI costruire teorie.

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    8. Non ti seguo al 100% ma adesso mi stai dicendo che i tapascioni scartano meno degli elite il che è del tutto paradossale
      Cmq i tuoi atleti hanno prelarato al massimo sia 5000 che 10000 ? Trimenti stiamo parlando di aria fritta

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    9. Negli esempi fatti, a parte giustamente i due mezzofondisti veloci, calcolando i tempi (non gli scarti) con riegel, dovrebbero fare quasi tutti tempi più bassi nei 5000...... e ci può stare, non conosco i casi specifici, ma nel mondo dei tapascioni si fanno molte più gare attorno ai 10.000, quindi è più difficile tirare veramente il limite sui 5.000.

      rimane comunque valido il discorso generale, anche il pro e l amatore avessero lo stesso scadimento è da riflettere, vista la differenza enorme di preparazione.
      Zedemel

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    10. Anonimo, scusa, la questione si risolve molto semplicemente. Parli senza cognizione di causa il che fa capire che stai scrivendo senza sapere di cosa si sta parlando e stai criticando qualcosa senza nemmeno aver testato il contrario. Molto semplicemente sia amatori, tapascioni, master e elite scartano mediamente (secondo statistica su base di tempi reali) gli stessi " /km. Uno sceglie, scientificamente, l'unità di misura più appropriata per le misurazioni di fino o di massima, il che significa che un ingegnere userà approssimazioni sul metro o al massimo sul cm ma un fisico userà approssimazioni vicine al nano, al micro ecc. Quindi ecco che minuti/km e più attinente e diretto ad un km/h o peggio miglio/h, ecco per cui se lavoro su distanze entro 400/800/1500 eventuali lavori li baso sul passo di secondi/100mt. Ora, prova a dimostrare il contrario di questa affermazione è poi discutiamo del perché tutte queste calcolatrici con fantomatici fattori di correzione funzionano poco.

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    11. anonimo,
      certo, parlo di gare seriamente preparate.
      io non dico che gli amatori scartano meno, dico che scartano uguale, misurando in sec/km.

      zedemel,
      il discorso è che 5000 e 10000 sono molto simili fisiologicamente parlando (e infatti a tutti i livelli hanno mediamente lo scarto inferiore rispetto ad altre coppie di gare).
      quindi non è scandaloso che sia i campioni che gli amatori scartino 7"/km anche se questi ultimi fanno 1/3 del chilometraggio dei primi.
      ovvero, gli amatori, facendo pochi km rispetto ai campioni, sono poco ottimizzati in ENTRAMBE le specialità.

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  6. Riegel è da prendere un po' con le molle come tutti i calcoli di questo tipo, ma si deve intendere 1) a parità di allenamento e 2) a parità di predisposizione. E utilizzare per distanze che siano in qualche modo correlate, non troppo dissimili.
    Uno può essere velocissimo sui 400m, ma:
    Se non si allena per le lunghe distanze adeguatamente
    non ha predisposizione fisica per le lunghe distanze
    è inutile che cerchi di calcolarsi il tempo sui 30km

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    1. Mai messo in mezzo i 400 che poi sono velocità e nn c'entrano con riegel
      Mo farah è un atleta da 3'28 sui 1500 e secondo riegel in una buona maratona potrebbe correre in 1h59 :)

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    2. Secondo me sono semplicemente grandezze troppo diverse. Soprattutto questo...

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    1. hai appeso le scarpe al chiodo???
      auguri anche a te!

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    2. beh no quello mai, ma corro 5-6 volte al mese da almeno un anno, così per sentire ancora il fiato corto; dopodomani vado al Campaccio comunque :-)

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  8. bisogna genere conto che un campione è mediamente più resistente perché oltre che per doti ha anni di allenamento continui sulle spalle (nelle gambe) oltre che volumi enormi di lavoro.
    Ma la domanda da chiedersi è: ma se un campione corre la maratona a 3'/km mentre un amatore a 4'/km chi può pensare che stiano affrontando lo stesso sforzo?
    Al massimo, uno prende dei campioni significativi di atleti di vari livelli e poi vede cosa succede.
    Ma supponendo (non ho molti dubbi) che abbia ragione il Corsaro.
    Il secondo passo sarebbe quello di chiedersi di "normalizzare" i risultati (per tempo di sforzo).
    Troverei la cosa più interessante.

    Domanda al corsaro che poi alla fine è un corollario a questa discussione e che trovo interessante.. in letteratura si dice che un campione di classe olimpica riesce a tenere la propria velocità di soglia anaerobica per circa 60' (il tempo per chiudere una mezza maratona) mentre un amatore per soli 40'.
    Il corollario a questa discussione riguardano la funzione dei medi e delle CL..

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    1. poni questioni importanti (anche troppo :)) che esulano da questo mio post in cui volevo focalizzare solo una piccolissima questione.
      quanto all'ultima questione, i volumi (quindi soprattutto cl e parzialmente medi) servono certamente a estendere nel tempo l'endurance, quindi anche la durata della corsa in soglia.
      poi però questo (a parità di condizioni e se non si esagera) ha anche un effetto sulle velocità di percorrenza in cui l'aerobia è preponderante.

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  9. Corsaro allora mi stai confermando che a parità di sec /km un amatore scarta quanto un pro
    Quindj paradossalmente il pro rallenta circa 1 km /h tra 5 e 10 mentre l'amatore 0.5km/h
    Assodato ciò vorrei sapere come è possibile? Nei forum e tra compagni di corse sempre a parlare degli scarti impensabili dei wr della soglia di fatica inarrivabike dell'elite degli allenamenti che allenano meglio la resistenza e poi andiamk a vedere e un'amatore (non uno solo ma una nutrita media secondo la tua statistica) rallenta addirittura meno di un top...
    Sinceramente non me ne capacito ma allora spiegami il perchè
    Certo qualche amatore resistente e poci veloce ci sara pure ma lungi da me pensare che abbia la stessa resistenza di un top runner
    Nrzioleo francamente non ti capisco
    Mi sembri tu quello a parlare senza cognizione
    I km/h sonk un indice affidabile e non soggetto a grosse dilatazioni come i sec/km
    Tra 2'30 e 2'35 cè la stessa differenza che tra 4'45 e 5'00!!!

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    1. Beh certo è affidabilissimo, ma devi usare anche i decimali...4'01/km quanto è in veste di km/h? Poi scusa le statistiche sono aperte a tutti, fai tu i tuoi calcoli e dimostra eventualmente il contrario no?

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    2. il discorso è che se si parte dalla REALTA' (e lo vedremo nei prossimi post) ci si rende conto che il discorso km/h non è valido.
      tu dici "l'amatore rallenta meno di un top" perchè ti basi sui km/h, io dico "l'amatore rallenta COME un top" perchè mi baso sui sec/km.
      la stessa cosa avviene su altri scarti, ad esempio su quello fra il passo tra la cl e la gara di 10km, che mediamente è 60"/km, sia per farah che per ciccio pasticcio che in gara va a 5.
      allora sei tu che mi devi spiegare perchè credi ancora ai km/h...
      oh, c'ho un atleta (don pino) che ha PB di 60'... fa la cl a 6'50 - 7'/km...
      secondo la tua teoria, chi in gara va a 5 dovrebbe fare la cl a 7 - 7'30, ma io casi dele genere non ne ho mai visti (a parte ultimamente qualche "universitario", che però lo fa perchè glielo impone la loro assurda formula, non perchè gli viene naturale).

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    3. Si ma capisci che a velocità così diverse è assurdo parlare di secondi al km come rallentamento?
      Come fai a dire che è sbagliato i km/h sono gli stessi a 8 a 30 e a 45
      Cioè é semplice i sec/km sono un unita comoda per noi stessi ma farlocca se ci rapportiamo a gente che corre a 2'50

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    4. cioè '/km per uno che corre a 4' è comoda e magari precisa, mentre per chi corre a 2'50 è farlocca? Mah! Vabbè resta anonimo che è meglio... :-P

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    5. Infatti non hai capito na mazza di quello che ho scritto

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    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. @ ...
    ho scritto che correre a 4'00"/km è differente dal farlo a 3'00".
    Potrebbe rispondere a questo in quanto ritengo che assodate certe considerazioni sugli scarti (giuste o sbagliate che siano) se ne intrecciano altre che sono più interessanti

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  11. @ ...
    poi le fa la considerazioni sul passare da 2'30" a 2'35"/km.. mi sa allora che disconosce la curva del lattato

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  12. @...
    Si perde meno km/h perché si parte da un velocità inferiore. Al paradosso se si camminasse si perderebbe 0,01 km/h :-)))
    Zedemel

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  13. @ ...
    per piacere!
    appunto perché ho scritto che andare 3'/km è differente che andare a 4'/km dovrebbe far fare la successiva deduzione..
    Ripeto, ammesso sia corretta l'evidenza del Corsaro (e non la metto in dubbio) questo cosa implicherebbe?
    Suvvia..

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    1. dai, falla tu sta deduzione, non ci tenere sulle spine

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. @valsandra...you make an excellent point.

    In fact, preparing a 10k for an elite means preparing a 27-29 minutes EFFORT. This effort will have a small but significant (smaller than 5k...but higher than 10 miles, let's say) anaerobic component.
    And the said Elite should be able to sustain it for 27-29'

    Similarly, preparing a an elite for a HM means preparing him for an EFFORT which is RIGHT AT THE AnT (and he should be able to sustain the effort for 60-63 mins)

    Now, you take a 45'-10k recreational runner. He is ALSO probably going to run a 10k RIGHT AT THE AnT (and he should be able to sustain the effort for 44-47 mins....WHICH IS AN EXTREMELY CHALLENGING TASK FOR HIM since he is NOT trained as an elite)

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  16. la deduzione è quella di Ronnie ovvero che la componente aerobica in un amatore sarà sempre maggiore rispetto a quella di un campione di classe olimpica (una mezza per un campione dura 59-61' mentre per un amatore sugli 80-90')
    Quindi, la minore "resistenza" (ovvero minore tank e minore potenza lipidica) viene compensata dalla maggiore componente aerobica (ovvero durate degli sforzi differenti).

    Un campione di classe olimpica corre (tanto per proseguire gli esempi) a livelli della sua soglia aerobica mentre un amatore che corre in 2h40'-3h10' sarà ben al di sotto di tale soglia.. e tutti noi sappiamo che certi valori fisiologici si elevano oltre la soglia aerobica (quindi nella sua corrispondenza) per impennarsi oltre quella anaerobica.
    ma se uno corre a 4'/km certamente non correrà a livello di soglia aerobica!
    E quindi fisiologicamente parlando sarà sul campo prettamente aerobico (e non al confine tra SA e SAn).

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  17. @Nrzioleo
    Mi scusi.. se lei prende Arcelli (RIP) e guarda ad esempio i contributi dei tre sistemi energetici alla prestazione degli 800 e dei 1500 vedrà che (ad esempio!) per uno che corre gli 800m in 1'43" avremo lo stesso mix rispetto ad uno che lo fa in 2'10" (e parliamo cmq di forti amatori seppure non fortissimi)?

    Domanda da profano: sa perché hanno definito (seppure sfuggenti) le due soglie SA e SAn?
    il solo grafico spiega l'arcano

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  18. Ronnie and valsandra are right. Probably we must normalize times to each AnT for these so different categories, but maybe it's not so useful for a coach, because training elites is very different from training a recreational runner.
    For a coach like Luciano is more useful a statistical point of view based on the data of congruous number of athletes.
    Zedemel

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  19. @valsandra
    non so se ti riferisci al grafico del lattato legato ai minuti. In genere l'errore di questi grafici è di essere "corti", quindi uno si aspetta una curva in salita poi piatta, invece è una sinusoide, per cui soglia aerobica e soglia anaerobica, oltre che livelli diversi hanno anche durate diverse in base al livello dell'atleta.
    Zedemel

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  20. @Anonimo
    non è questione di curve.
    Molto banalmente se lei è sotto la soglia aerobica se varia la velocità, i livelli respiratori (e di lattato) variano solo di poco.
    Tra soglia aerobica e soglia anaerobica il salto è maggiore e oltre la soglia anaerobica i livelli si impennano a dismisura.
    Quindi non è questione di essere "corti" o "lunghi" bensì proprio di fisiologia spicciola.

    Un campione di classe olimpica corre alla soglia aerobica per 2h06'm (ok, il wr è di 2h02'57") mentre un amatore potrebbe farlo (supponiamo) per 90-100' (vero? falso?).
    Ma secondo voi se doveste chiudere una maratona in 2h50' (4'/km) andreste alla vs velocità di soglia aerobica?
    CHIARAMENTE NO!
    Andreste più lenti.
    Ma più uno sforzo è aerobico, minore è lo scarto di velocità tra distanze (aerobiche) differenti.

    Insomma, 1 amatore e 1 campione corrono la stessa distanza ma non la stessa gara.


    PS: se vi interessa lo stesso problema c'è per un velocista da 10" e uno da 11"..

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    1. @valsandra che c'entra quel l'appunto su di me? Chi ti ha detto nulla o dubita i valori percentuali di incidenza dei sistemi energetici? Mai toccato l'argomento...io sto parlando di unità di misure e calcolatrici

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  21. per "corti" o "lunghi" intendevo, che l'elite oltre a viaggiare più forte lo fa per più tempo. La san la tiene per un'ora, il tapascione per 40 minuti, e probabilmente la soglia aerobica è l'elite che la tiene più di due ore (perchè spesso fanno dei 5 o 10km finali molto forti) mentre l'amatore non ci arriva o siamo lì vicino.
    Zedemel

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  22. quindi un amatore è più aerobico e i suoi scarti sono minori (compensando la minore resistenza).
    Al massimo sarebbe interessante comprendere (ma dubito si metta fare gare equivalenti) i differenziali per gare sui 7 (meno di 30') e 15 km (sull'ora).
    Avete dati?

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    1. lo scarto 10-21km degli amatori inizia ad aumentare rispetto agli elite (sui 15" contro 8-10", mediamente) perchè i volumi ridotti iniziano a pesare inesorabilmente.
      per gare inferiori ai 5km non ho fatto statistiche precise. difficili da fare perchè parliamo di pista, e gli amatori frequentano poco la pista oppure quelli che la frequentano sono specialisti 800-3000 (poco efficienti dai 5000 in su).

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    2. Nel mio piccolo l'anno scorso nello stesso periodo avevo 5 sec tra 10km e 15km. Quindi rispetto ai 9 sec di un pro tra 10k e 21k, tra 7 e 15 per un amatore è più alto.
      Zedemel

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  23. @Nrzioleo
    nessuno qui discuteva su metro e sharp

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  24. La situazione sec/km vs km/h può essere vista in due modi differenti, ovvero partendo dai 5km e passando ai 10 km, oppure partendo dai 10 km e passando ai 5km. Prendo come riferimento le coppie di passi (4'00'' /km e 3'55''/km) e (2'40''/km e 2'35''). Se consideriamo il passaggio dai 5 km ai 10 km nel primo caso si peggiora solo di 0,3 km/h mentre nel secondo caso si peggiora di 0,72 km/h. Se però ribaltiamo il punto di vista, ovvero prendiamo la gara dei 10 km e poi passiamo ai 5 km le cose diventano proprio diverse:-) L'amatore migliora solo di 0,3 km dimezzando la distanza di gara, il campione ben 0,72 km/h su (oltre tutto su una base di velocità già mostruosa):-)
    Si, i campioni sono proprio più forti di noi amatori :-)

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    Risposte
    1. infatti.
      e (come mostrerò dettagliatamente) cambia anche lo scarto in sec/km a seconda se prendiamo come base le liste dei 5000isti o dei 10000isti.

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  25. Oltre al fatto che andando più veloce si consuma di più..

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