sabato 7 febbraio 2015

Tecnica di corsa 1: Stalingrado.


   La battaglia più terribile, quella che decise le sorti della seconda guerra mondiale si giocò a Stalingrado, fu lì che finalmente la Russia disse "ora basta". Ed è ora di finirla anche con le troppe stupidaggini che si leggono in giro sulla tecnica di corsa. Ma prima di lanciare i missili, facciamo un'amichevole chiacchierata generale...
   E' mia opinione che della "tecnica di corsa" si parli troppo E focalizzando punti non essenziali E con contenuti spesso pure errati o quanto meno indebitamente generalizzati. Sui forum, intorno a questo argomento si scatena incredibilmente una violenza inaudita, fenomeno che andrebbe estrapolato dal contesto sportivo e trattato veramente in sede psichiatrica. Spesso sono i cosiddetti "tapascioni", amatori di livello medio-basso, a infervorarsi sulla questione (vi assicuro che gli elite ci si scervellano molto meno), quasi che fossero alla ricerca della pietra filosofale che tramuti in oro il piombo delle loro prestazioni... oppure ci sono altre motivazioni più profonde, inconsce.
   Farò molti post sull'argomento, ma per una volta voglio esordire con la fine della storia. Questo perchè la fine della storia (la mia opinione finale) non è molto divertente... molto più succulento sarà invece distruggere uno per uno tutti i dettagli errati di certe teorie biomeccaniche che vanno di moda. E le pietanze succulente vanno assaporate a poco a poco, giusto?

Sulla tecnica di corsa io sono un "relativista critico". Relativista perchè? Perchè la tecnica di corsa VARIA:

 - da atleta ad atleta
 - a seconda della velocità di corsa
 - a seconda della specialità preparata
 - a seconda della morfologia del corpo dell'atleta
 - a seconda del sesso dell'atleta
 - a seconda della "storia" dell'atleta, sportiva e non

   Si deve sempre partire dall'osservazione della realtà e non da teorie preconcette (o che si vogliono far apparire "concette" dando una comunicazione distorta o del tutto falsa della realtà) e allora, alla luce di tutte le possibili cause di variabilità che ho elencato, chi vi dice che TUTTI DEVONO SEMPRE correre così e cosà è un DEMENTE. Oppure un furbacchione che vuole vendervi magari un certo tipo di scarpe... o convogliare decine di migliaia di persone sul suo sito per fatturare con la pubblicità. Ma si sà... la realtà annoia... la falsità invece ha un incredibile potere d'attrazione, del resto siamo una specie di "creativi", l'intera "arte" si basa su questo, rappresentare il mondo come NON è. Lo stesso Tertulliano stigmatizzò questo processo mentale nel II secolo d.c. con il suo "Credo quia absurdum".
   Per carità, siamo in democrazia e ognuno è libero di essere demente... io stesso ho molti amici che in alcuni campi sono totalmente dementi, eppure ci sono in ottimi rapporti e li trovo ottime compagnie. Non voglio assolutamente discriminare i dementi, c'è chi ha il naso storto, chi ha la mascella squadrata, chi è demente...

   Però sono un relativista "critico", nel senso che non tutte le tecniche di corsa vanno bene per tutti, ovvero che si può tentare di agire per modificare la tecnica se COMPROVATAMENTE le prestazioni di un atleta sono inficiate da una tecnica per lui non adeguata o che sia per lui causa di infortuni. Tuttavia sono convinto che questi eventuali interventi migliorativi non possano essere impiantati semplicemente imponendoli coscientemente, ma debbano essere il risultato di azioni di lungo termine sulle cause di certe posture o meccaniche di movimento. Insomma se occorre intervenire occorre agire sui rapporti di forza/flessibilità di tutti i gruppi muscolari di tutto il corpo.
   Vediamo anche atleti da record del mondo che corrono con meccanica "brutta-errata", ad esempio Zersenay Tadese... ma insomma, se fa il record del mondo io non me la sentirei di andargli a rompere le scatole. Io francamente ho più rispetto per (o prendo ispirazione da) un grande atleta o un grande allenatore che non per un amatore da 51' sui 10km che crede di essere un semidio che ha trovato la pietra filosofale (e quindi tutti quelli prima di lui sono scemi) o uno pseudo-scienziato che produce PDF pieni di menzogne e in conflitto d'interessi perchè finanziato da una fabbricuccia di scarpe.


104 commenti:

  1. Stai attento Corsaro perchè arrivano e ti bannano anche dal tuo blog!!! ;-))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in effetti dietro ai problemi che ho avuto in entrambi i forum c'è sempre qualche seguace della "religione del serpente" :)
      ma conan il cimmero alla fine avrà la meglio.

      Elimina
  2. Proprio oggi leggevo un articolo in cui veniva raccontata la storia di una runner "tapasciona" (non è un offesa!) sulla cinquantina che aveva appena ripreso a correre e che si è fatta "aiutare" da qualche grande allenatrice italiana. Questa runner aveva iniziato, come tutti, correndo "a caso" circa 30 minuti per uscita.
    Poi è arrivata questa allenatrice e gli ha dato una bella tabella.

    Su quattro uscite, ora due prevedono allenamenti di qualità tra cui allenamenti interamente dedicati... alle andature! Roba come 5x(1' andatura 1 + 1' andatura 2, 1' andatura 3, ecc'). E per andature si parla delle "classiche" andature.
    Sullo stesso articolo c'è persino scritto che la runner ha problemi ogni volta che fa queste andature (ad una certa età non è che puoi metterti a fare i balzi o qualche andatura da "high-impact"), ma l'allenatrice ha commentato che è tutto ok: niente di preoccupante...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e senza contare che le SPAGHETTI-ANDATURE poco hanno a che fare con la tecnica... molto con la pliometria.
      manco sanno dare i nomi giusti (quello che chiamano "skip" non è uno skip)

      Elimina
  3. Sui vari forum questo argomento tira più di una mandria di buoi :-) (però mi auguro che tiri meno di un pelo di f...)

    Nino

    RispondiElimina
    Risposte
    1. la F.I.C.A. è importante (Federazione Italiana Coach Atletica... io presidente ovviamente :))

      Elimina
  4. Personalmente corro come un tapascione ma sul tema mi scervello ancora meno degli elite.
    Secondo me qualche correzione puo` essere importante da molto giovani, sempre lasciando spazio alle carattestiche personali, che per un gesto come la corsa sono naturali. Il discorso e` molto diverso per gesti tecnici come lanci, salti o utilizzo di attrezzi (nel tennis, ad esempio, Nadal ebbe l'umilta` di modificare il movimento del servizio quando era gia` numero 1 del mondo per migliorare ancora)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. purtroppo in itaGlia oggi delle correzioni sarebbero necessarie... ma in senso opposto alle cose errate da decenni insegnate o da pochi anni di moda, errori che hanno causato ecatombi di infortuni e di regressi prestativi. dammi tempo e andremo nel dettaglio.

      Elimina
  5. Mai preoccupato dell'appoggio del piede; invece, quando mi ricordo, cerco di tenere i gomiti quasi paralleli al torace, ma puntualmente dopo qualche centinaio di metri me ne scordo ahahah

    Nino

    RispondiElimina
  6. Mah...tecnica...
    Insomma anche io sono un tapascione, nel senso positivo del termine, credo che la "tecnica" venga anche in modo naturale eh...
    Quando ero allievo l'allenatore non ci stressava particolarmente su questo, a meno di grossolani errori.
    Si limitava a pochi consigli base ma poi lasciava fare.
    Rispetto ad oggi in quegli anni in TV c'era molta più atletica di alto livello e quello si, ci invitava a guardare correre gli altri, quelli che oggi chiamamo elite...
    In particolare gli piacevano assai Coe e Cram per il mezzofondo veloce e Mei tra gli italiani...
    Ci diceva di guardarli, di comprendere l'armonia del gesto ed andare oltre il riscontro cronometrico.
    Alla fine crescendo e studiando penso anche di aver capito il perchè.
    Da un punto di vista fisico l'uomo che corre è una macchina.
    Ed è una macchina che si auto adatta per massimizzare le prestazioni e minimizzare il dispendio energetico.
    Per fare questo deve trovare il migliore assetto, ma il migliore assetto per me non è necessariamente uguale al tuo o a quell'altro ecc...
    Almeno questa è l'idea che mi sono fatta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e come non quotarti?
      p.s. mei era "bello", ma ciò non lo salvò dal farsi 2 stagioni su 3 infortunato e dal regredire già a partire dai 23 anni.

      Elimina
    2. Ma probabilmente Stefano è stato anche sfortunato e comunque credo che gli infortuni possano essere legati più all'utilizzo di andature "pesanti" e/o potenziamento fatto male piuttosto che ad una forse innata eleganza del gesto. O dico cazzate?

      Elimina
    3. concordo! ma il punto è che il "partito politico" del suo allenatore prevedeva (e prevede ancora oggi) milioni di "andature" proprio per migliorare la "tecnica", quindi le 2 cose sono causalmente collegate.

      Elimina
    4. Coe, Cram... anche Mei... qui si parla di poesia

      Elimina
    5. Eh, un connubio "mortifero", però vedendo le gare giovanili di Stefano, anche da allievo e Junior era già "bello" di suo. Insomma la sua classe cristallina non si discute, io parlo di "grazia" naturale, di movimento bello da vedere e terribilmente efficace... Chissà cosa avrebbe potuto farci vedere se appunto non avesse fatto miliardi di zompi...

      Elimina
    6. Nella marcia la tecnica e tutto...risparmio energetico, meno penalità ecc. Allora perché nn pensare che la tecnica intesa come miglior assetto non sia stata necessariamente alla base dei suoi non risultati ma piuttosto il pensiero del suo allenatore sui volumi totali?

      Elimina
    7. 1) nella marcia c'è una tecnica obbligatoria
      2) in quel "pensiero" la minimizzazione dei volumi è legata alla massimizzazione di certi esercizi "tecnici".

      Elimina
  7. Secondo me si confonde "esteticamente bello" con "efficiente". Christian Leuprecht era inguardabile, ma comunque faceva 27e48 sui 10,000. Certo, poi crepato. Vai a sapere su una tecnica di corsa migliore lo avrebbe salvato.

    RispondiElimina
  8. per non parlare dei venditori di sole..tte per il corretto appoggio ...

    RispondiElimina
  9. E di quelli che spendono più di 80 eurini per comprarsi dei sandali infradito da corsa... ( mi pare che si chiamano Luna).
    Penso che uno possa usare anche scarpe minimal se dispone di una tecnica di corsa compatibile. Le ho provate anche io alternandole alle classiche e mi è piaciuto solo l'effetto sulla muscolatura intrinseca del piede. Ma le crociate a favore della cosiddetta "corsa naturale", mi fanno ridere. E ancor più chi è convinto di sfuggire alle logiche commerciali dei grandi produttori di scarpe. Così finiscono vittime dei piccoli produttori di scarpe ;-)) ( ripeto, c'è chi si compra dei sandali infradito da corsa a più di 80 euro!!!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi domando perchè non amino anche l'"abbigliamento naturale"... tipo andare a lavorare in banca con la ciolla di fuori... uhuh!
      ottima anche la "medicina naturale"... tipo ti becchi la meningite e ti curi col rosmarino :)
      sul sesso naturale meglio che taccio...

      Elimina
    2. Sull'argomento non proferisco parola, troppo tecnico per me, ma queste uscite Corsaro valgono tutte il biglietto, che poi è aggrattis!!:)

      Elimina
  10. As a MAXIMALIST coach I always have a saying
    Run with your whole body. It's easier
    Swing your arms. Push with them
    Legs will follow. It's basic science

    RispondiElimina
  11. eccomi.. io mi sono infortunato al tda.. mi sono interessato a posture e varie, poi ho cambiato allenatore, basta scatti e velocita' estreme ma allenamento da maratoneta: finiti dolori e problemi: piu' km e niente piu' problemi....alla faccia delle varie teorie sull'appoggio..!

    RispondiElimina
  12. aggiungo che ho provato delle suolette anti-urto. Se le uso in verità spariscono alcuni dolorini dovuti alla stanchezza, ma ho dovuto riscontrare che se nell'allenamento successivo le levo incomincio ad avere dolori vari a piedi/cavilgie/gambe per cui ho deciso di adoperarle raramente, solo quando sento piedi/caviglie etc... provati.

    Insomma meno cambi e' ,meglio e' secondo me... :)

    RispondiElimina
  13. Luc: vorrei un tuo commento su Yassine (per me è un grande).
    Questa la gara di ieri ad Ancona. Finale 1500 promesse uomini. Spettacolare.
    https://www.facebook.com/video.php?v=796644563762156

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non male, mi piace come usa le braccia.

      Elimina
    2. p.s. il 3° classificato (appena entrato in cat.promesse) mi sta a cuore, ho collaborato in passato coi suoi allenatori... ma vedo che certi problemi tecnici che ha (braccia basse nel finale) non sono stati risolti. mah, speriamo bene per i futuro...

      Elimina
    3. beh, 3° nei 1500 e 2° (di 3 centesimi) negli 800, pur essendo il più giovincello... non male.

      Elimina
  14. il punto è che il 90% della tecnica dipende principalmente dalle caratteristiche biomeccaniche e neuromuscolari dell'atleta..
    Il resto è lavoro di affinamento..
    Ma poi c'è un secondo problema: la tecnica varia pure dal periodo dell'anno e dallo stato di forma.
    e come se ne va spesso ritorna (intendo, in positivo).

    PS: tutto questo discorso ovviamente tenendo conto della specialità! pensare che Kipsang debba correre come Bolt o viceversa.

    PPS: a proposito di Bolt.. lessi un articolo sulla tecnica in un noto sito di sprint (sito importante, ovvero speedendurance) in cui l'autore diceva che forse per andare più veloci ad ogni passo bisogna far pendere (se non ricordo male) la testa sul lato di appoggio (del piede a terra).
    E mostrava la foto di Bolt.
    cazzo, se mostra lui che fa così allora deve funzionare!
    Però c'è un "peccato".. il ragazzo ha la scoliosi e pende da un lato

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "la tecnica varia pure dal periodo dell'anno e dallo stato di forma"
      infatti!
      circa l'articolo di SE, è vero il fatto della testa... sfido però a controllare sto dettaglio...

      Elimina
  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  16. To all
    I'd like your opinion on a couple of runners

    Lelisa Desisa (180 strides per minute? Not really...)!
    Lucy Kabuu.....(push hard with your arms....EXACTLY that's what I mean)

    https://www.youtube.com/watch?v=DjKo0Vrw220

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ask to yourself why mainly women are using that arms running tecnique...

      Elimina
    2. It helps boobs growth, I guess

      Elimina
    3. uhmmm... boobs too big is a minimalist affaire, it cause a forward trunk lean, ihih!

      Elimina
  17. Modalita' avvocato del diavolo ON: "Io francamente ho più rispetto per (o prendo ispirazione da) un grande atleta o un grande allenatore che non per un amatore da 51' sui 10km". In campo scientifico l'"autorita'" non dovrebbe contare, ma solo la capacita' di giustificare le affermazioni che si fanno. Si potrebbe anche pensare che molti atleti di altissimo livello ottengano risultati stratosferirci "nonostante" la loro tecnica di corsa.
    Modalita' avvocato del diavolo OFF: purtroppo in molti casi i "tapascioni da 51' " ragionano per preconcetti, che poi tentano di giustificare a posteriori. Quindi sostanzialmente concordo con te su tutta la linea.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io amo gli avvocati del diavolo (o di dio... a seconda della prospettiva :)).
      il punto è che LORO si sentono autorità e sparano "scoperte rivoluzionarie" dal valore assoluto... al che mi viene da rispondere "e allora perchè ancora corri in 51' e non migliori da 2 anni e ti infortuni pure?".
      dai, che non li leggi sui forum? salazar è 100 volte più umile di certi soggetti...
      correre forte non è "autorità". presuppone tanta scienza dietro.
      se tu devi operare un'ernia al disco e ci sono 2 chirurghi, il primo rimette a posto il 90% dei casi, il secondo il 90% dei casi li mette sulla carrozzella per il resto della vita, da chi vai?
      comunque il tuo avvocato del diavolo ha fatto una bella opera di demagogia, omettendo la 2a parte della mia frase ("... che crede di essere un semidio che ha trovato la pietra filosofale...") che stava a significare che io sfiducio solo una parte dei tapash, quelli che si sentono semidei.
      chi è ancora di basso livello, o chi è molto giovane, se è razionale-furbo, deve usare il suo tempo per ascoltare, rubare informazioni, apprendere... e passare meno tempo a pontificare.

      Elimina
    2. Si, il mio avvocato del diavolo ha fatto un abile taglia e cuci, ma perche' egli riteneva ovvia quell'aggiunta: chiaro che la pietra filosofale non esiste, ed i semidei (ma pure quelli interi) li lasciamo tranquillamente bollire nel loro brodo. Se ti fermi al "taglio", pero', secondo me la frase non e' ovvia: ne sono prova i molti ex atleti di livello inclusi tra quelli che tu chiami "cardinali" che, nonostante le loro passate ottime prestazioni su alcuni aspetti dimostrano anch'essi una discreta antiscientificita' (penso alla discussione su questo blog riguardo la "trasformazione della forza"...). Andare forte PUO' presupporre tanta scienza, ma non e' detto che non ci siano in giro tanti atleti "top" che si allenano male (e potrebbero essere over the top?). Voglio dire, Bolt andrebbe fortissimo anche ricorrendo al voodoo e mi asfalterebbe anche se io applicassi il meglio del meglio della scienza al mio corpicino geneticamente normodotato.
      Comunque il mio avvocato voleva solo fare un po' il pignolo, eh.
      Per il resto i forum li frequento, e purtroppo ho capito molto bene a cosa ti riferisci (da alcune di queste discussioni sono scappato a gambe levate quando si e' cominciata a tirare in ballo la Endurance Running Hypothesis e a discettare della tecnica di corsa "naturale" dei Neanderthal come punto di riferimento per il maratoneta moderno...)

      Elimina
    3. ... o come la corsa dei Tarahumara...
      Ne parlano anche in questo sito, che mi sembra il riassunto completo della " Corsaro filosofia"... ahahah :-))

      http://www.correrenaturale.com/blog/

      Elimina
    4. "rispetto e ispirazione" non significa che che io accetti tutto o che non abbiano aspetti antiscientifici.
      poi mi studio pure (anzi, di più) quelli per cui ho poco rispetto e ispirazione eh...
      ma che è sta endurance running hypothesis?

      Elimina
    5. Corsaro, lo dico per il tuo bene e per quello delle tue gonadi: lascia perdere la ERH, a volte l'ignoranza e' un dono.

      Elimina
    6. pier,
      e mo' so' curioso!

      eric,
      ah sì, quella famosa tribù di perfidi tallonatori, ihih!

      http://www.ultrarunning.pl/wp-content/gallery/artykuly/tarahumara-ultra-bieganie-ultrarunning-6.jpg

      http://cdn.sneakerreport.com/m.php/2012/10/05_Tarahumara.jpg

      https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/6c/40/ca/6c40ca17518d2fc0690da50d7aeb92bf.jpg

      Elimina
    7. Corsaro, in buona sostanza si ipotizza che alcune caratteristiche umane (incluse alcune potenzialmente ricollegabili al "forefoot running") siano spiegabili come adattamento alla corsa di lunga distanza finalizzata alla caccia (persistence hunting). Per semplificare all'estremo la logica e' questa: l'uomo preistorico era forzatamente un "minimalista", aveva un piede strutturato per la corsa di avampiede ed un fisico adatto all'endurance = il modo naturale, e quindi il migliore, di correre le lunghe distanze e' di avampiede con calzature minimal.

      http://en.wikipedia.org/wiki/Endurance_running_hypothesis

      in italiano se ne parla qua

      http://www.corsanaturale.it/new-page-3/corsa-ed-evoluzione.html

      Per come la vedo io ci sono molte falle nei vari passaggi logici che portano dalle premesse alla conclusione, non ultimo il fatto che la corsa di endurance a fini sportivi mi pare abbia poco a che fare con la caccia nella savana.
      Ovviamente il tutto si collega con il mito dei Tarahumara (non si butta via niente), che sarebbero la prova vivente della correttezza della teoria,e si parla anche di fantomatiche tribu' africane che ancora praticherebbero il persistence hunting.

      Elimina
    8. Adesso che ci penso, se noi attribuiamo ai nostri "antenati" il fatto che l'appoggio va fatto in un certo modo, in quanto loro erano super-predisposti alla corsa (quindi dobbiamo prendere spunto dalla loro vita per le nostre corse), perché allora non pensiamo anche al dover mangiare carne di mammuth o fare allenamenti contro delle tigri?
      Cioè, come si fa a dire che il segreto sta nel tipo di corsa e non, magari, alla carne di mammoth che mangiavano o all'abilità di sentire il ruggito di una tigre e attivarsi per trovare rifugio? Perché quindi si dice che i nostri antenati correvano "forte" perché appoggiavano in modo naturale di avampiede? Anche scappare dalle tigri era "natura" per loro..

      Non so se mi spiego..

      Elimina
    9. 1) in 2 milioni di anni ne sono successe di cose. anche ammesso che ci siamo differenziati in savana, poi abbiamo popolato altre zone, soprattutto lungo fiumi e litorali, anche foreste. tutti luoghi in cui correre serve a poco.
      2) la caccia occupava un 10% della popolazione (maschi adulti ma non anziani, in perfetta salute)
      3) anche questo 10% che si occupava di caccia lo faceva sporadicamente, il 90% delle calorie proveniva da altre fonti (raccolta, cattura piccoli animali e insetti, proto-orticoltura).
      4) non tutte le attività di caccia necessitavano di corsa e quelle che ne necessitavano non prevedevano corse lunghe: un cervo lo devi circondare in 20 persone, non corre 20 o 40km di seguito.
      5) se correre fosse così vitale avremmo 4 zampe.
      un po' di antropologia l'ho studiata...

      Elimina
    10. Infatti per come la vedo io la teoria e' quanto meno dubbia. Io aggiungo alle tue altre quattro considerazioni:
      1) alcuni degli adattamenti secondo me non sono specifici per la corsa (la termoregolazione tramite sudorazione, per dire, torna utile anche se non sei un runner...).
      2) molte delle caratteristiche analizzate, secondo me, indicherebbero piu' una predisposizione allo scatto che alla corsa di resistenza (elasticita' del piede, sviluppo dei glutei), ma ribadisco di non essere un esperto nel campo
      3) anche ammesso che questa spinta evolutiva verso l'endurance ci sia ad un certo punto stata, non credo si sia mantenuta (agricoltura e tecnologia applicata alla caccia avrebbero col tempo reso inutile una tecnica di caccia cosi' dispendiosa...)
      4) E, secondo me questo e' il punto piu' importante: anche ammettendo che VERAMENTE l'uomo sia naturalmente predisposto per la caccia di persistenza e per il minimal, chi ha detto che a) la maratona ed il podismo in generale siano attivita' "naturali" (i Neanderthal dovevano catturare animali, mica massimizzare la prestazione cronometrica...) e b) che in ogni caso l'aiuto della tecnologia non sia un "plus" rispetto alle capacita' innate (per dire: l'occhio umano e' una struttura fantastica, ma se vuoi vedere molto lontano un binocolo non fa certo male)?

      Bah, in ogni caso chiudo qua la parentesi "SuperQuark". Il mio voleva giusto essere un esempio di come, per giustificare un "preconcetto" (questa cosa e' naturale, e naturale e' meglio) si possa scomodare anche la scienza di un certo livello, meglio se per mezzo di alcuni "guru" di riferimento (Liebermann e' un ricercatore di Harvard che e' diventato l'eroe del natural running, casualmente anche grazie a ricerche finanziate dalla Vibram, quella delle FiveFingers).

      http://www.barefootrunning.fas.harvard.edu/

      Elimina
    11. lasciamo perdere che la vibram è sull'orlo del fallimento a causa delle condanne ricevute e che liebermann ha abiurato alcune sue teorie...
      concordo con te, per me quelle teorie sono in conflitto d'interesse, basta parlarne con qualche ricercatore fuori dal mondo del running per rendersene conto.
      poi non capisco come un'attività tanto marginale (la caccia, come ho spiegato sopra) possa aver influenzato tanto l'evoluzione... più probabile che l'evoluzione sia stata influenzata da attività che occupavano più tempo e si facevano quotidianamente, tipo... dormire, ahahah!
      poi magari senti il partito vegano e ti sparano che l'uomo primitivo era vegano... poi senti gli juventini e ti sparano che ci sono prove incontrovertibili che indicano che l'uomo primitivo si copriva solo con pelli di ZEBRA, ahahahahahah!!!
      nelle RELIGIONI è sempre stato così... irrobustire una teoria con mitologiche fondamenta nel passato...

      Elimina
    12. Ma infatti, sembriamo tornati al mito del Buon Selvaggio (Corridore).
      Comunque ora sei tu ad incuriosire me: che e' successo alla Vibram?
      Su Liebermann secondo me diceva gia' tutto, oltre agli "sponsor", il disclaimer in calce al sito:

      Please note that we present no data on how people should run, whether shoes cause some injuries, or whether barefoot running causes other kinds of injuries.
      (dopo aver sostenuto, cinque righe piu' sopra, che il barefoot e' bello, si puo' fare ovunque e FORSE puo' prevenire gli infortuni del runner...)

      Elimina
    13. Ho dato un'occhiata ai contenuti del sito www.corsanaturale.it.
      Ci sono articoli interessanti nella sezione teorica. Secondo me non è pericoloso per le gonadi leggerli, soprattutto per chi voglia costruirsi un'opinione personale confrontando diversi punti di vista e diverse fonti bibliografiche.
      Personalmente nella corsa appoggio pesantemente con il tallone e non credo che correrò mai scalzo (se non per defaticare sul prato dopo un lavoretto in pista in estate) e nemmeno con scarpe a drop 0, ma alcuni principi del barefooting secondo me sono validi e sui giovanissimi, in fase di impostazione della corsa, credo possano essere molto utili.
      Detto questo... la storia dell'adattamento dell'uomo alla corsa di lunga distanza come risposta evoluzionistica alla necessità di cacciare non mi convince affatto per tutti i motivi elencati da Piertutor e Corsaro, ma soprattutto perchè sarebbe limitativa rispetto all'importanza della corsa per l'uomo.
      Secondo me è evidente che saper correre veloce e/o a lungo su due zampe (avendo le altre due libere e potendo scrutare meglio l'orizzonte con la vista) serve a molte cose in un contesto selvaggio: a scappare da un pericolo, a spostarsi in zone più ricche di cibo, a cercare riparo, ad affrontare una battaglia (anche con altri uomini oltre che con prede e predatori).
      La caccia era una di molte attività "di corsa", ma piuttosto marginale. Così come la carne cacciata era un elemento presente nell'alimentazione, ma raramente (non per scelta, ma perchè era più facile mangiare altro)... non erano vegani, non erano carnivori, non erano erbivori... erano onnivori e mangiavano poco, giusto il necessario per sopravvivere (sempre non per scelta, ma perchè la vita era piuttosto impegnativa).

      Elimina
    14. Si sa mai che tra qualche migliaio di anni qualcuno non dica che "bisogna correre con un fucile in mano e vestiti verdi/mimetici" perché l'uomo di tempo fa cacciava nascondendosi correndo da un cespuglio all'altro, per sparare al cervo... :D

      E pensare che c'era un articolo che mi aveva colpito ai tempi e che tra tutte le cose diceva che "Bolt è più lento di uno scoiattolo.. quindi noi siamo predisposti per la corsa di resistenza". A prima vista sembrava una cosa con tanto senso, però ora ho capito che c'è sotto molto altro.

      Elimina
    15. @piertutor
      here you go

      http://www.runnersworld.com/general-interest/vibram-agrees-to-settle-class-action-lawsuit

      http://www.runnersworld.com/minimalist-shoes/more-than-150000-claims-filed-in-vibram-class-action-suit

      Elimina
    16. Thank you Ronnie!
      Looks like Liebermann's theory and articles were not enough to convince those customers and to save Vibram. Even though I'm wondering why they bought FF, as it was already clear there was no scientific evidence at all for minimal shoes to reduce injuries...just to fill a class action?
      Is still Vibram selling FF anymore?

      Elimina
    17. Hey Pier
      yes, FF is still in business. And they still sell. Silly shoes.
      You may have noticed, however, that most shoe brand are going back to a more traditional approach
      As a MAXIMALIST coach I was proud to see that last shoe collection was dominated by MAXIMALIST models.
      Even the last "natural running" models have quite a good amount of rubber under the foot (see Sketchers, for example, or Nike Free)

      I do recall a RECENT study stating that several runners who transitioned to a minimalist shoe have experienced stress fracture injuries in a 18 months span.
      I did misplace the link, but I will find it sometimes tomorrow

      Elimina
    18. Hi Ronnie,

      yes, I noticed this new approach in natural running, although I'm not sure whether is a good news or not.
      As a maximalist coach, what do you think (and I'm interested in Corsaro's opinion as well) about these well cushioned zero-drop shoes? Do you think is something that make sense for long distances/slow pace runners?
      Anyway, I know how a "minimalist" would reply to the study you are referring to: those runners were not using minimal shoes from the very beginning, so their injuries were due to the forced transition from evil traditional cushoning they were used to.

      Elimina
    19. Here you go

      http://www.runnersworld.com/barefoot-running-minimalism/study-vibram-fivefingers-lead-to-greater-risk-of-foot-bone-injury

      My point is:
      Every feet has his shoe. Each body has his imbalances.
      Take Achilles tendon
      I personally would not recommend a zero drop shoe if you had injury to Achilles before. However, you may want to consider shoes with minimal or no heel counter at all (Nike Flyknit).
      Most important, listen to your body.
      There is not a "miracle" shoe which soles every issue. But somewhere, out there, your foot soul mate shoe is waiting for you

      Go hunting

      Elimina
    20. Tanks Ronnie, I'll take a look to RW article as soon as possible.
      About maximalist shoes: in which case would a zero drop shoe be usefull for a runner? Is it just a mater of "feelings" or is there any general advantage in drop reduction (regardless of rubber amount and cushioning performance)?

      Elimina
    21. pier,
      io non ho UN'opinione sul drop 0 o 4 o 8. sono relativistaaaaa!!!
      se uno è molto efficiente e non soffre certi infortuni, ad alte velocità può provare drop bassi o meno gomma.
      io personalmente ad alte velocità impatto di mesopiede, uso una scarpa a drop basso... ma con consistente gomma sotto (mi trovo bene così). a basse velocità impatto di tallone e drop più alto.
      poi guardate... l'unico mio atleta che nel 2014 s'è infortunato (ginocchio) è un minimalista da sempre, abituatissimo fin da bambino ad andare scalzo (vive in montagna e i genitori l'hanno abituato così). e nel 2013 è stato fermo 4 mesi col tendine d'achille (prima della ns collaborazione).

      Elimina
    22. Corsaro, la mia domanda era ancora piu' ignorante: posto che un atleta sano ed efficiente puo' fare quasi tutto quello che gli pare, quale e' per lui il "plus" nell'utilizzare scarpe a drop basso (con o senza ammortizzazione consistente)?
      Cioe', cosa ti "regala" un drop ridotto rispetto ad un classico 10-12mm? E' solo una questione di riduzione gomma (e quindi peso) o se ne guadagna in efficienza?

      Elimina
    23. If I recall correctly, almost all racing, high performance shoes historically have drop 4.

      Elimina
    24. dovrebbe "regalare" un maggiore ROM (range of motion) dell'articolazione della caviglia.
      cui fa da contraltare un maggior stiramento della catena fascia plantare - tendine achille - polpaccio.

      Elimina
    25. Probabilmente tanti vogliono ottenere in modo "alternativo" e senza fatica risultati formidabili....barefoot, natural, forefoot...e poi tutti Hospital, fisioterapist ecc ecc

      Elimina
  18. Here is a story for you

    A couple of Tarahumara runners come to US, in connection with the promo tour of "the famous book".
    One day, they come to the Ronnie DellaFregna Academy, asking me if they can train with our group (we have some hot chicks in the Academy, you know...
    It is quite wet and cold. Their feet are freezing The only shoes of their size is 2 pairs of old Asics Cumulus

    One of the two guys literally falls IN LOVE with these shoes. At the end of the training I see him wearing while he is having SHOWER

    One month after he puts his sandals in AUCTION and makes 2000 $ out of 4 pairs. He buys 2 more Asics Cumulus and puts rest of the money in the bank

    He is now an Asics testimonial. As well as Ronnie DellaFregna Academy proud member
    True story, but I can't disclose the guy's name

    RispondiElimina
  19. I tempi sono maturi per aprire un forum "corsaro", altrochè!
    Sarebbe divertente anche se diseducativo.
    MM

    RispondiElimina
  20. Mi piace molto l'idea del forum, mi frego già le mani...

    Nino

    RispondiElimina
  21. La Hinriksdottir la curiamo o no...?
    Quest'anno però sembra un po' meno estrema nei movimenti (ma son due anni in pratica che non si migliora, boh).
    A me piace così, comunque, ma magari se qualcuno le promettesse 1.57 con tecnica diversa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. lei fa una preparazione molto intensista-anaerobica. è molto giovane, presto per tirare le somme.

      Elimina
  22. io parlerei di imbonitori, simili alla Marchi di un po' di anni fa. Concordo su alcune affermazioni che ho trovato nell'articolo, specialmente sul passaggio dove si cita che" per vendere qualche scarpa in più"; insomma possiamo tranquillamente affermare che qualcuno, colpito dalla crisi o più semplicemente per sopperire all'incapacità di vendere le scarpe di "mercato" hanno trovato in altre case la pietra filosofale citata. Più esplicitamente hanno trovato che uscire fuori dal gruppo e urlare - novità novita novita abemus soluzione che vi può portare a correre con 10"/km in meno con le stesse capacità organiche! Ebbene si, Eureka: le ISAAC! Che cambiando la biomeccanica del l'appoggio possono toglierti anche 10" per ogni km....

    A parte questa trovata commerciale, ci sono allenatori o fantomatici, che ti propinano il fore foot running e il natural running come la panacea al male di tapascioni e come rimedio alla voglia di faticare in allenamento....peggio se i negozianti sono anche gli allenatori!

    Comunque anche la FIDAL nei suoi manuali per aspiranti tecnici definisce l'appoggio corretto da tenere...mah!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in fidal c'è tanta gente che dovrebbe andare ad allenare nel gulag di oymyakon a 70 sotto zero :)

      Elimina
    2. vorresti premiare certi TECNICI fidal????
      maarco72

      Elimina
    3. uhmmm... l'antartide può andare?

      Elimina
    4. cosi rovinano anche i pinguini
      maarco72

      Elimina
    5. tanto i pinguini già so' lenti... :)

      Elimina
  23. Corsaro ma se "lucaliffo" di running forum?
    Lo stile mi pare lo stesso, se sei tu già ti stimo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sono EGLI... la tua foto me la ricordo, com'era il nick?

      Elimina
    2. ah... abbiamo aperto un nuovo forum: forumcorsa.it.

      Elimina
  24. No, il mio nick è Eymerich, ma sono utente da poco e poco attivo; perchè è un forum
    Che non mi piace molto. Quando ho smesso con il ciclismo e sono passato al running mi è venuto naturale passare anche da bdc forum a running forum, ma sinceramente tra i 2 c'è un abisso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ricordo il nick.
      il nuovo forum è ancora piccolo, l'abbiamo aperto da meno di un mese e sta all'impegno di tutti farlo crescere.
      io a novembre fui bannato da rf... approdai su un altro forum (portandomi appresso seguaci), problemacci anche su sto secondo forum... allora ne aprimmo un terzo: "i reietti dei forum", ahah!

      Elimina
  25. Iscritto al nuovo forum, mio nick "L'Appiedato".
    Ci si sente allora.....

    RispondiElimina
  26. Faccio un veloce intervento sul discorso corsa naturale. Ho lasciato l'Italia nel 2006 e mi sono trasferto per 5 anni in Canada dove ho scoperto un approccio alla corsa molto piu' semplice e naturale che in Italia. Mi ricordo ancora la sorpresa di vedere gente che pesava 20kg piu' di me correre con scarpe molto piu' sottili delle mie, che invece mi erano state propinate dal solito negozio di 'esperti' di corsa in Italia. Li' mi avevano fatto quasi la 'radiografia' del piede prima di suggerirmi un modello. Uscendo ricordo che avevo pensato:'ma vorrei solo correre mica andare sulla luna!!"
    In breve mi avevano venduto delle scarpe cosi' pesanti che quando correvo mi sentivo due blocchi di cemento ai piedi. Arrivato in Canada e vedendo gli altri correre in modo normale bittai tutto e mi comprai un paio di adidas zero. Secondo le teorie impartitemi in Italia mi sarei dovuto frantumare i piedi, invece, come il Califfo be sa, non mi infortuno mai!
    Da allora ho usato i sandali, le Netwon quando nessuno le conosceva e per farmele marndare dalla California dovetti chiamare a casa il produttore. Sono della filosofia che uno dovrebbe correre come meglio si sente e le tecniche di allenamento dovrebbero tenere in conto la natura del corridore. Non siamo tutti uguali ne' fisicamente ne' mentalmente, e per fortuna! Riguardo alla corsa cosidetta naturale purtroppo e' diventata di moda e sono anche qui iniziati guru e scienziati. In realta questo e' in contrasto con il concetto di 'naturale', che come dice la parola stessa dovrebbe essere il piu' libero possibile. Molti di coloro che correvano cosi' adesso sono passati a correre in montagna lontano da tutto e tutti.
    Dissento dal post sui sandali. I soldi tuoi li puoi spendere come vuoi. Potrei dire la stessa cosa di chi ormai non va neanche a fare il giro dell'isolato se non ha un garmin oppure non corre se non ha l'ultimo ritrovato della tecnica. Allora negli anni 60-70 non avrebbe corso nessuno.....
    Sui Tarhumara vorrei solo dire che sono corridori dalla resistenza eccezionale e il fatto e' dovuto al dovere correre lunghe distanze solo per comprare/scambiare cibo o rifornirsi di acqua. I Copper Canyon sono uno dei posti piu' inospitali della terra. I Tarhumara o Raramuri sono corridori resistentissimi ma non certo veloci e la loro e' una necessita'. Se noi fossimo nati nelle stesse aree saremmo diventati super resistenti. Mio nonno durante la guerra fece a piedi da Genova a Reggio Calabria e non era un Tarahumara! In situazioni estreme l'istinto di sopravvivenza ti fa fare cose impensate. Pensate a Shacktleon in Antardide!! Purtroppo anche qui sono diventati protagonisti loro malgrado ed ora ne faranno anche un film di Hollywood. La prova che corrono per sopravvivere e non per vincere una gara e' che quando sfruttatori disonesti hanno provato a portarli in una gara (Leadville 100) non hanno reso secondo le aspettative. Non erano divorati dal fuoco competitivo perche' non e' nelle loro corde! Comunque rimangono un fenomeno e sicuramente interessante studiare la loro capacita' ad adattarsi a correre lunghe distanze senza supporto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grande commento, francesco.
      ognuno corre come meglio si trova e usa i supporti che vuole. e anche a livello elite ci sono importanti differenze fra gli atleti.
      come sai sono relativista... quello che non sopporto (perchè irreale, ascientifico) e chi dice "il mio modo è l'unico giusto e tutti devono fare così per l'eternità".

      Elimina
    2. Sono d'accordo e sono convinto che se si crea quella simbiosi tra allenatore e atleta che va al di la' della semplice tabella se c'e' del talento viene fuori. Io distinguo da chi corre per vincere gare e poi quando non e' piu' competitivo abbandona e chi invece corre, anche forte, ma ha una sfida con se' stesso e cerca di andare sempre un po' lontano. Mi ricordo un episodio ad una gara a RIvoli tanti anni fa'. All'arrivo parlo con un tipo che poi scopro essere stato uno dei primi vincitori della maratona di Torino. Tenete presente che sto parlando di inizio anni 2000 quando il running di massa non era ai livelli di popolarita' di oggi. Gli chiedo ma come mai sei qua tra il pubblico e non hai corso. Mi rispose che non gli interessava arrivare secondo. Aveva ancora negli occhi quella competitiva' negativa secondo me. Gli dissi che con il suo nome avrebbe potuto attrarre nuove leve di corridori e magari un domani avremmo avuto un nuovo campione. Disse semplicemente alzando le spalle che non gli importava. Ecco in quel momento capii che con questa gente non avevo niente da spartire e mi rammaricai che un cretino del genere poteva aver avuto le qualita' atletiche di vincere una maratona. Tutto sprecato!!! Cmq Califfo sto correndo anche se non come vorresti tu.....in partenza per l"Australia a breve :)

      Elimina
    3. in Italia, a Roma c'è qualche santone della scarpa che dall'alto del sapere (il prezzo più alto) ti vende delle scarpe che ritiene più congrue (alla sua cassa).
      In questo mi trovi più che d'accordo sul fatto che ognuno deve scegliersi le scarpe che ritiene più adatte e comode, poi con errori ecc cambierà e cambierà. Sulle Newton, parliamone! Da me c'è lo stesso che addirittura scrisse(venditore) che le scarpe ti facevano togliere 10"/km di media su un 10000, cioè io mi sono allenato per 3 mesi per correre una gara sotto i 3.30 e lui scriveva che magari con quelle scarpe potevo fare 3.20 o se volevo arrivare fresco correvo organicamente a 3.40 per capitalizzare un 3.30????? Ma questa non è follia? Io le Newton le avevo comprate sul sito, 6 mesi prima che trovassi questa burla, per il solo scopo di provarle, sinceramente non mi sono trovato bene ne ho trovato benefici in corsa veloce ne in corsa lenta. Meccanicamente mi ha dato delle noie al ginocchio e nella zona metatarsale del piede, eppure ho preso le entry level. Ho provato anche le inov8 di cui sono convinto che la versione da cross sono ottime, ma delle altre nulla di che. Comunque, Newton: ne parliamo?

      Elimina
    4. zio,
      ovviamente quelli che dicono che la tal scarpa o la tal meccanica di corsa miracolosamente ti farà volare sono dei peracottari (ai limiti del REATO). per il resto non mi va di parlare di scarpe sul blog, argomento troppo individuale (e poi mica mi pagano per fargli pubblicità, ahah!)

      francesco,
      io sono più relativista di te, ognuno si atteggia alla corsa come gli pare. comprendo anche quelli con mentalità "agonista".
      io ad esempio corro e correrò sempre ma non mi va di fare gare, perchè sono pigro e non mi va di andare lì, iscrizione, chip, spostamenti, ecc.
      corro per affari miei, sempre da solo, a volte anche sedute molto dure... il mio piacere è anche vedere il crono che migliora, ma correrò per sempre anche col crono che peggiora!
      ognuno la vede come vuole.

      Elimina
    5. Ok non ne parlerò piu, però le vibram le nomini... :-P

      Elimina
    6. A ME non mi va di parlare di scarpe, se ne volete parlare voi fate pure, aumentano le visite :)

      Elimina
  27. Io con le Newton mi ero trovato bene anche se all'inizio l'adattamento era stato non semplice. Per un mese avevo avuto un male cane ai polpacci ogni volta che correvo. Il risultato e' che oggi ho due polpacci super sviluppati. Non so se e' per quello o anche per I sandali che uso spesso, anche nelle ripetute. Sono pero' d'accordo con te sul fatto che le publicizzavano come la nuova via per andare piu' veloci. Cazzata! Le uso ancora e oggi sono meno estreme di una volta. Preferisco le Brooks Pure Flow pero'!
    Riguardo alla discussione sulle gare ci mancherebbe altro che chi e' veramente forte non punti al massimo. Il mio era piu' un
    Commento sul continuare a correre anche se le prestazioni non sono piu' quelle di una volta. Alla fine tutti hanno un declino. E' una legge di natura purtroppo.

    Se avete voglia leggetevi questo articolo. E' l'esempio di come certe situazioni vadano fuori controllo http://www.cam.ac.uk/research/news/distance-running-may-be-an-evolutionary-signal-for-desirable-male-genes

    RispondiElimina
  28. ok non parliamo di scarpe. Hai fatto incazzare pure Mei????

    Altra cosa; come mai i post piu' recenti sono al fondo? Non dovrebbe essre il contrario?? Mi tocca scrollare 10 pagine prima di leggere l'ultimo......:(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. a me non risulta sta storia dei post al fondo...

      Elimina
    2. quanto a mei, questo ciò che ho scritto:
      "mei era "bello", ma ciò non lo salvò dal farsi 2 stagioni su 3 infortunato e dal regredire già a partire dai 23 anni....
      ma il punto è che il "partito politico" del suo allenatore prevedeva (e prevede ancora oggi) milioni di "andature" proprio per migliorare la "tecnica", quindi le 2 cose sono causalmente collegate....
      in quel "pensiero" la minimizzazione dei volumi è legata alla massimizzazione di certi esercizi "tecnici"."

      non ho scritto balle, non ho scritto che non credo all'episodio del carrello, non ho offeso nessuno, non vedo perchè debba incazzarsi tanto e offendermi. comunque me ne frego, anzi è divertente :)
      evidentemente c'è gente abituata sempre e solo ad essere osannata.
      lasciamo stare poi l'allenatore di triplisti che manco ha capito che si parlava di tecnica di CORSA e non di salto :)
      si sono scomodati pure professori IUSM... mo' vediamo cosa dicono dopo che partono i MISSILI :))))

      Elimina
    3. Si, per leggere i post nuovi, devi scrollare 100 volte verso il basso, su smartphone nn ti dico, anche 200 :-( miglioriamolo corsaro!

      Elimina
    4. a me appare normale la pagina più recente, boh, non so nulla di ste cose.

      Elimina
  29. A me appare il post piu' vecchio (qui quello del 7 febbraio). Per Mei dovresti essere contento anche se non ti chiedera' di allenarlo 😜 Tra l'altro che fa ora?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. boh... chiedilo a lui.
      scusa, questo post è del 7 febbraio... se tu accedi a "ilcorsarotraining" cosa ti appare?

      Elimina
  30. Oh! La vincitrice del 1500 tutto mi sembra tranne che avampiedista...i piedicentrici cosa penseranno :-O

    RispondiElimina