martedì 8 settembre 2015

Mi piaci quando taci...


   Dopo la lugubre pesantezza (per l'Italia) dei mondiali di Pechino, concediamoci un post leggero e divertente... oddio, diciamo tragicomico.

   Ho spesso dedicato questa poesia del grande poeta cileno alle mie compagne... è che, siccome sono un po' complottista, ho sempre pensato che Neruda vi abbia nascosto tra le righe una bonaria ironia nei confronti del genere femminile, magari anche qualunquista eh... ma allora forse fu assassinato dall'Internazionale Femminista, facendo ricadere i sospetti sulla dittatura di Pinochet... ok, tranquilli, ho già prenotato lo psichiatra, ahah!
   Sta di fatto che spesso sarebbe meglio TACERE che spararle a mitraglia.

   Ora, dopo la vergognosa spedizione mondiale, tutti sfoderano le armi automatiche, tutti a denunciare cause e consigliare rimedi, spesso con anni di colpevole ritardo rispetto a qualche illuminato che certe cose le diceva da molto tempo, magari venendo anche represso e tacciato di "antinazionalismo" e "esterofilia". Se ne leggono di tutti i colori:

- ah ma abbiamo un movimento giovanile che fa ben sperare per il futuro (dicono la stessa cosa da 15 anni...)

- dobbiamo incentivare la base giovanile e le scuole (ma non avevamo un forte movimento giovanile?)

- dobbiamo collaborare con l'università (ma molti allenatori non sono laureati/professori di Scienze Motorie?)

- è colpa dei gruppi militari (ma senza di loro chi paga?)

- abbiamo puntato su tre gare e sono andate bene (no comment...)

- dobbiamo accentrare a Formia (ma se putacaso al centro comandano gli stessi inefficienti, che risolvi?)

eccetera eccetera...

   Poi abbiamo avuto anche episodi di demenza mediatica, tipo qui, scambiando delle esibizioni master con le vere finali mondiali:

http://www.atleticalive.it/19943/non-ci-si-puo-credere-epic-fail-anche-della-gazzetta-gli-ori-mondiali-ai-master/

   Poi abbiamo avuto delle sparate di alcuni atleti, esempio:

"Per ciò che mi riguarda - dice ancora la Rosa - spero di sfoderare qui il miglior lancio della stagione (18.13, ndr). E se per caso dovesse saltare fuori il record italiano (già suo dal 2007 con 19.15, ndr) giuro che mi vedrete fare una gara sui 400 metri"
(risultato... 17.54...)

   Ma le verie PERLE sono state sfoderate da alcuni allenatori, ex atleti e commentatori TV e sono andate senza indugio a ingrossare il mio famoso file "athletic's strunzate"... qui Brasile, vi parla Il Corsaro, vi saluto e vi auguro buon divertimento:

"assisteremo al passaggio di consegne dell'uomo più veloce del mondo da Bolt a Gatlin", "è la fine di un'era", "la sua serietà suona come una resa. Ha un calo di autostima. È arrabbiato perchè non potrà difendersi come vorrebbe" 
(commentatori TV... Bolt vince i mondiali)

"sta correndo bene, molto composta" 
(ex atleta nazionale sulla Chigbolu... eliminata)

"gran movimento di braccia, quasi fossero sprinter, in realtà nei 400 dovrebbero correre più composte" 
(ex atleta nazionale... le due atlete vincono la prova)

"le americane assolutamente imbattibili" 
(commentatore TV sulla 4x400F... vince la Giamaica)

"non sono un caso gli infortuni e le problematiche fisiche degli ultimi 4 anni di Usain Bolt, trasformato in quel che non doveva essere, rovinando parzialmente le sue doti naturali e la sua struttura" 
(allenatore sprinters nazionali... Bolt vince 3 ori)






34 commenti:

  1. La mia analisi del problema è ante litteram...
    http://www.pensieriemovimento.blogspot.it/2015/09/indimenticabili-mondiali-di-atletica.html
    Comunque alcune PERLE dei commentatori servono a rendere più divertenti le telecronache :-)

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    1. allora sei un illuminato... pure un po' rettiliano :)

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  2. Edoardo EastLondoner839 settembre 2015 alle ore 12:26

    Devo ammettere che le telecronache italiane sono sempre divertenti, e una miniera inesauribile per il tuo file; potresti metterlo a disposizione, no?!

    Credo però che i pessimi risultati della squadra italiana abbiano giocato a favore di noi appassionati di atletica: per una volta, si e' parlato di gare, anche se male. Meglio di niente, no?!

    Per tutti voi italiani esterofili, vi suggerisco di guardare le Olimpiadi 2016 sulla celebratissima BBC. Mi sono perso tante gare bellissime perché bisognava celebrare l'ennesimo inglese che era riuscito a superare il turno, o uno dei mille documentari su Mo Farah o sulle eptatlete britanniche... tutti I replay a vedere un inglese che passava da ottavo a settimo, e niente sui vincitori non-inglesi.

    Voi direte che loro se lo possono permettere perché hanno una squadra forte; come appassionati di atletica, voi preferireste vedere l’italiano che riesce ad arrivare in finale, o la lotta per il podio tra stranieri?

    PS: non dico che i telecronisti italiani siano migliori degli inglesi; non mi sentirete mai dire che Bragagna e Tilli sono meglio di Jonathan Edwards e Michael Johnson. Sono una persona positiva, e cercando di vedere il bicchiere almeno un quarto pieno dico che il livello mediocre dei nostri atleti qualcosina di buono l’ha portato!



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    1. Edoardo EastLondoner839 settembre 2015 alle ore 13:21

      Quasi dimenticavo... Nel caso aveste qualche difficolta' con l'inglese, o con l'accento di alcuni atleti, sappiate che le traduzioni delle interviste in diretta sulla Rai sono spesso sbagliate! Mannaggia, dovrei tener traccia come fa il Corsaro...

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    2. questo è il secondo post in cui metto alcuni "aforismi" tratti dal mio famoso file :)
      ma veramente sulla BBC sono così? io ho seguito tutto in streaming proprio su BBC2 (mi pare) e non mi sono perso nulla...

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    3. Edoardo EastLondoner839 settembre 2015 alle ore 19:25

      Ricordo benissimo il primo post con gli aforismi; li centellini per bene, eh?! :)

      La BBC fa vedere tutte le gare, certo, ma come in ogni paese tutta l'attenzione e' solo sugli atleti nazionali! ma non ha visto tutti I replay su Mo Farah e sulla Jessica Ellis? Bravi, certo, ma fatemi vedere I replay dei concorsi dei non inglesi, ogni tanto!

      Quando avevamo una squadra decente forse eravamo anche peggio; ricordi il 1999, quando non si capiva se stessimo guardando I mondiali o uno speciale RaiSport su Fabrizio Mori?

      ...Non so, forse sono io che dopo tanto tempo sono prevenuto con gli inglesi e con il loro nazionalismo... o forse mi mancava cercare di indovinare quali atlete Bragagna avrebbe chiamato "graziose"; certi anni e' scatenato e gli piacciono tutte, altri anni meno... chissa'...

      PS: anche stavolta hanno ricordato come nel salto con l'asta una volta si atterrasse sulla sabbia? Quello era un must...

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    4. nel 99 ero già qua in brasile e senza pc. mi sono perso quei mondiali e anche le cose degli anni successivi.
      ti assicuro che il nazionalismo inglese è NULLA in confronto a quello brasiliano. qua fanno vedere una gara solo se c'è un brasiliano, anche se arriva ultimo in batteria... poi fanno ore di servizi sulla fattoria sperduta del mato grosso dov'è nato il brasiliano arrivato ultimo con tanto di piagnistei della nonna e del cane, ahah!
      senza brasiliani fanno vedere solo i 100m di bolt.
      gli "aforismi" me li hanno raccontati gli amici dall'italia.

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  3. Faccio solamente notare che I soldi dei gruppi militari sono soldi pubblici, quindi chiedersi chi pagherebbe senza di loro è stupido: Pagheremmo noi come stiamo facendo da sempre, ma magari pagheremmo per qualcosa che funziona e che crea comeptizione anzichè ammazzarla. E soprattuto pagheremmo per un atleta finchè porta risultati, non per garantirgli un posto statale a vita anche se fa cagare.

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    1. Edoardo EastLondoner8310 settembre 2015 alle ore 11:37

      Caro Anonimo,

      Potresti spiegarti meglio? I soldi ora spesi dai gruppi militari a chi andrebbero? Alla Fidal? Ad uno/due megagruppi militari come in Germania (solo Polizia o Esercito)? A borse di studio universitarie come in America?

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    2. la domanda è talmente stupida... che tutti fanno a sassate pur di entrare nei gruppi militari.
      ma riformulo la domanda: "come potrebbe essere organizzato il circuito economico, a partire dalla situazione presente e in un paese come l'italia?"
      ora forse è meno stupida...
      guarda che io teoricamente sarei d'accordo a una maggiore privatizzazione... ad esempio potremmo cominciare dal basso, dagli atleti che pagano personalmente il proprio allenatore, atleti-imprenditori come spesso accade negli USA, che ne dici?
      anni fa venni contattato (tramite il suo allenatore) da un 800ista da 1'47... alla mia richiesta di una (infima) parcella, vuoi che ti elenco le parolacce che ricevetti?
      il tizio era pure di famiglia molto benestante...
      p.s. negli anni successivi peggiorò di 2 secondi l'anno... :)

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    3. Scusate ma non mi risulta che ad esempio nel ciclismo ci siano i gruppi sportivi militari.
      E sempre di Italia parliamo.

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    4. eh... ma mi pare che il ciclismo abbia una tradizione popolare e mediatica un tantinello diversa dall'atletica e vi girano capitali privati con ben altri ZERI.
      mi pare che da maggio in poi alla tv italiana si parli di ciclismo 4 ore al giorno tutti i giorni... quanto vale uno spot pubblicitario a 1km dalla fine di una tappa del giro? e quanto uno durante il meeting di atletica di sgurgola marsicana?
      cioè, sognare è facile, parlare pure...

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    5. Anonimo, hai notato che le maglie dei ciclisti (anche quelle dei gruppi sportivi minori) sono piene di scritte pubblicitarie?
      Nel ciclismo i soldi per sostenere tutto il movimento arrivano da lì.
      E' evidente, come sottointende la domanda del Corsaro, che per sostenere un movimento sportivo (tecnici, impianti, atleti, formazione, ricerca, ecc) occorrono risorse economiche. Poi esiste il problema sostanziale di utilizzare al meglio le risorse disponibili, che però è un altro discorso. I gruppi sportivi militari hanno risorse economiche (provenienti dalle nostre tasche di contribuenti), dovrebbero utilizzarle al meglio, con criterio, metodo scientifico, meritocrazia e credo che in questo senso ci siano oggi ampi margini di miglioramento nel settore dell'atletica leggera... ma ci sono anche casi virtuosi come ad esempio la scherma. Il sistema può e dovrebbe essere migliorato, ma non è intrinsecamente sbagliato.
      Poi si potrebbe fare un ulteriore discorso, diverso ma in qualche modo connesso al macro-tema del recupero ed utilizzo delle risorse necessarie: in Italia c'è uno sport, il calcio, che fagocita troppe risorse economiche (ma non solo, anche tecnici, atleti, pubblico, ecc.) e lascia agli altri le briciole...

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    6. prendiamo anche il nuoto o il tennis... quanta gente in italia PAGA per nuotare o giocare a tennis, finanziando così le società?
      e quanta invece paga per mandare i bambini alle scuole-atletica?

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    7. Edoardo EastLondoner8310 settembre 2015 alle ore 14:04

      Commento dei miei compagni di liceo sui miei pomeriggi in pista:
      - Calciatore: "ma impara a giocare a pallone, che anche in serie D prendi dei bei soldi"
      - Tennista: "io pago, e anche se non diventero' nessuno in futuro sapro' giocare a tennis e potro' coltivare questa passione con gli amici; tu che farai, I 100 metri a 50 anni?"
      - Sul nuoto, commento attuale di un mio collega: "pago un sacco di soldi per mandare I miei figli in piscina, ma cosi' imparano a nuotare, e il nuoto e' uno sport che fa bene, senza impatto... con l'atletica a lungo andare ci si rompe e basta"

      In altre parole, problema di mentalita' oltre che di soldi?

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  4. Mi fa piacere che mi stiate dando ragione.
    Finchè l'atletica in Italia sarà gestita dai gruppi militari rimarrà uno sport senza risorse, senza investimenti, senza capitali che girano senza sponsor, senza coperture televisive, ecc ecc.
    Banalmente perchè ai gruppi militari di tutto questo non gliene frega una mazza. Loro puntano "al lustro". Ma vaff....
    E nessuno in Italia paga per mandare i figli alle scuole-ciclismo, eppure...

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    1. guarda, dopo i mondiali se ne sono sentite di cotte e di crude sulle cause e sui rimedi. ognuna secondo me parzialmente vera, ma nessuna che accentra da sola il totale della verità.
      per ciò che a me interessa di più, il problema tecnico, spesso siamo messi male... anche nelle società civili.
      anche il problema tecnico svanirebbe allo svanire dei gruppi militari? ai corsi fidal non ti boccerebbero più se dicessi "la maggior parte dei migliori maratoneti al mondo atterra di tallone" (esempio)?
      boh... può darsi...

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    2. Anonimo, non condivido la tua frase "Finchè l'atletica in Italia sarà gestita dai gruppi militari rimarrà uno sport senza risorse, senza investimenti, senza capitali che girano senza sponsor, senza coperture televisive, ecc ecc."
      Per me confondi la causa con l'effetto.
      Il problema è che per aumentare l'offerta di atletica (e la sua qualità) deve aumentare la domanda di atletica!
      Se ci fossero orde di bambini e bambine, ragazzi e ragazze desiderose di emulare le gesta atletiche dei loro miti, di diventare come Bolt, Ennis o Eaton da grandi, se ci fossero conseguentemente migliaia di famiglie disposte a spendere denaro e tempo per accontentare i loro figli, ci sarebbe più spazio per tutti ed arriverebbero poi i campioni ed i risultati.
      Nascerebbero scuole di atletica con la fila per iscriversi anche a caro prezzo.
      Gli allenatori potrebbero essere ben pagati, potrebbero così prepararsi meglio e ci sarebbe concorrenza tra di loro. Arriverebbero gli sponsor, aziende desiderose di associare il loro prodotto alla faccia di un atleta guardato ed ammirato da migliaia di persone (potenziali clienti).
      Alla fine i gruppi sportivi militari potrebbero anche sopravvivere, se adeguassero la loro offerta al mercato, altrimenti scomparirebbero da soli...

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    3. Tutte queste cose che tu dici negli altri sport le fanno le società.
      Perchè ? Perchè una società che investe deve anche rientrare dagli investimenti. Se ho in mano un prodotto lo devo pubblicizzare, fare promozione, creare interesse e venderlo.
      Oggi lo sport è business, DEVE essere business, come può essere gestito dai gruppi militari ?
      Non sono io che confondo la causa con l'effetto, siete voi che continuate a vedere lo sport modern con gli occhiali degli anni 70 o 80.
      Sveglia.

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    4. Ho l'impressione che tu non abbia letto attentamente i miei commenti... comunque se domani chiudessero i gruppi sportivi militari non credo che in Italia cambierebbe molto nel settore dell'atletica, sia di vertice che di base

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    5. Se domani chiudessereo i gruppi sportivi militari e desero l'equivalente di quello che ci costano a un bambino le cose migliorebbero.
      Qui siamo nell'ambito della matematica eh, basta saper fare due conti.

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    6. Edoardo EastLondoner8310 settembre 2015 alle ore 18:52

      Se dessero I soldi ad un bambino, quello andrebbe a giocare a calcio, perche' non sa neanche cosa sia l'atletica! Fai un salto in una pista qualunque, e chiedi ai ragazzi perche' hanno cominciato: la maggior parte ti dira' che e' stato perche' il suo prof di educazione fisica lo ha introdotto all'atletica, che era lo sport di famiglia, o che ha cominciato praticamente per caso.
      Vai ora su un campo da calcio: ti diranno tutti che sono rimasti estasiati da Messi, Cristiano Ronaldo, dal Real Madrid, dal Chelsea, etc. (notare che l'Italia non c'entra nulla con questi esempi)

      Condivido l'ultimo commento di FabioG parola per parola, e' innanzi tutto un problema di domanda. Mi permetto di aggiungere che I gruppi sportivi militari esistono per sussidiare gli sport che nel mercato morirebbero da soli, svolgono una funzione pubblica per chi verrebbe ucciso dal business. Dato il problema iniziale di domanda, se domani I gruppi sportivi militari chiudessero una serie di atleti mediocri andrebbe a lavorare, e lo sport morirebbe davvero; sarebbe meglio?

      PS: Corsaro, ogni tanto stai al gioco e non farti bocciare! Solo quelli scarsi atterrano di tallone nella maratona, e ricorda: bisogna trasformare la forza nella stessa sessione!

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    7. Finiamola con sta scusa che i bambini vogliono solo giocare a calcio. Siamo forti nel basket, nella pallavolo, nel ciclismo, abbiamo due donne per la prima volta in una semifinale di un grande slam di tennis.
      L'atletica va modernizzata, abbiamo un sistema che andava bene 30 anni fa e i gruppi militari sono la prima cosa da eliminare.
      Se per voi va bene così nessun problema, tenetevi pure gli atleti dal posto fisso nel 2015.

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    8. Tra l'altro aggiungo che siamo forti anche nell'atletica a livello giovanile, quindi il problema non sta certo nei giovani e nel calcio.
      Chissà perché una volta messa la finta divisa non vanno più da nessuna parte. Strano eh ?

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    9. edoardo,
      non ero io all'esame del corso fidal, era uno dei servizi segreti corsari :)
      che comunque abiurò la risposta e venne promosso. galileo docet, ahah!

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    10. Anonimo,
      continuo a pensare che non leggi attentamente i commenti degli altri...
      Io leggo attentamente i tuoi e mi sembra di capire che vorresti eliminare i gruppi sportivi militari come prima cosa per risollevare l'atletica italiana di vertice.
      Porti esempi di sport che non hanno nulla a che vedere con l'atletica in termini di domanda e conseguentemente di valori economici in gioco. Tennis, basket, pallavolo e ciclismo sono sport a tutti gli effetti professionistici, per questo non c'è spazio per i gruppi sportivi militari. Il fatto che praticamente non siano presenti in questi settori sportivi è UN EFFETTO, non è la CAUSA.
      Parliamo invece dei sport realmente in ambito, confrontabili con l'atletica leggera.
      Ecco quelli in cui l'Italia, da anni, raccoglie VALANGHE di medaglie e risultati nelle competizioni olimpiche e mondiali:
      - scherma
      - canottaggio
      - canoa
      - tiro
      - judo
      - karate
      - vela
      - sci
      - tuffi
      - pattinaggio
      - lotta
      - pentathlon moderno
      Sono TUTTE discipline che vivono quasi solo esclusivamente grazie ai gruppi sportivi militari!
      Vuol dire che si possono anche usare bene i soldi pubblici investiti nello sport, bisogna saperlo fare...
      Nessuno sta scrivendo che la gestione dell'atletica nei gruppi sportivi militari va bene così com'è. Nessuno vorrebbe mantenere un posto fisso ad atleti mediocri, ma è evidente che i gruppi sportivi militari hanno un ruolo importante nello sport italiano finchè uno sport non si evolve (è un'evoluzione?) verso il professionismo. Da quel momento, solo da allora, l'EFFETTO è che il relativo gruppo sportivo militare scompare da solo...

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    11. Gli sport che tu citi sarebbero paragonabili all'atletica leggera ? In base a quale parametro scusa ?
      Se sommi i praticanti di tutti gli sport da te citati fanno si e no un decimo dei praticanti di atlewtica leggera.
      Di che stai parlando ?

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    12. Parlo di DOMANDA economica, di soldi privati che circolano nel settore in Italia. L'atletica è simile a questi sport in termini di:
      - interesse mediatico (se ne parla solo durante mondiali ed olimpiadi)
      - sponsor disposti a pagare le società sportive e quindi i tecnici e gli atleti
      - desiderio emulativo da parte di giovani e giovanissimi (rileggi attentamente il commento di Edoardo East)
      In realtà è simile anche in termini di praticanti. Collegandomi al commento di Ronnie, c'è molta differenza tra la pratica del running su strada, fatta spesso in età avanzata come forma di fitness, magari per correre una maratona turistica all'estero e la pratica dell'atletica leggera al campo, che va fatta da giovani. Il numero di tesserati atleti della FIDAL è gonfiato dalla prima componente, fatta di persone come me.
      Poi il fatto che questi sport siano marginali, eppure portino ottimi risultati a livello internazionale per l'Italia, GRAZIE ai gruppi sportivi militari, dimostra che questi ultimi possono anche funzionare bene.

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    13. Fabio
      only one point
      I am quite sure if you mention to 99% of the populations the names of the most Italian Olympic Gold Medals in most of the above sports, no one will remember who the f**k they are (except for 2, 3 names)

      While most of the people on the sstreet DOES remember Mennea, Fiona May, Sarah Simeoni Baldini...

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    14. Ronnie,
      i am not sure that the people on the street remember better Fiona May that Abbagnale brothers or Sara Simeoni that Tania Cagnotto or Baldini that Valentina Vezzali... The real problem is that all the graet italian track and field athetes today are old...

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    15. How can people forget Fiona's "athletic" body.....is a mystery to me

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    16. It is a mystery for me too... But in Italy many people thinks that Fiona is only a dancer that eats "Kinder fetta al latte" every day with her daughter...

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  5. Basketball TODAY is a "mass" sport because in the late 80s - early 90s most of the young, kids wanted to "be like Mike" (Mike being Jordan, of course)

    Now...is Bolt less of a sport icon than Jordan? I would say he is in the conversation, at least

    You may very well remember how many outside basketball courts were built in the 90s and how the existing ones which used to be deserted instantaneously filled up?

    Do you guys realize in these days real estate development projects advertise about having (among other things) "a measured jogging track" ?

    Running is becoming a mass sport today. Companies like Saucony, New Balance, Brooks Mizuno are becoming "cool" and increasing running-related revenues.

    And....

    Look at the fees you guys pay today to run a 1st tier marathon. Look how long the waiting lists are

    Running is already a profitable business for many Countries
    Are you guys in Italy are unable to "ride the wave"? I would assume you are judging on these comments

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    1. Edoardo EastLondoner8316 settembre 2015 alle ore 15:24

      Good points Ronnie, Bolt could be the equivalent of MJ; I keep my fingers crossed, but Bolt is not getting any younger, and I don’t see the same charisma in many young champions…
      I believe FabioG makes a very important distinction between running for fitness or for amateur marathons, and athletics on the track; FabioG points out that in Italy we are riding the wave only on the former. I don't have numbers to back this up, but anecdotally evidence suggests me that he is right; in Italy and in the UK a lot of people runs all the time, but tracks are not crowded. Most of my colleagues run half marathons, but when I propose them to run a 5 or 10k on the track they all decline.
      Luckily in London there are quite a few tracks in good shape thanks to the 2012 Olympics, and kids can go there. Italy is a different story, in the late '90s/ early 2000s I saw:
      - Opening times between 10am and 5pm (!)
      - Lack of starting blocks, poles, javelins, and even hurdles
      - Football team shelters bolted on the track (!!!)
      I hope this got better now, but for the time being we may have missed an entire generation of athletes because of lack of infrastructure. Well, in Italy we missed a lot of opportunities in general because of lack of infrastructure, not only in athletics; but I’m going off-topic here…

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