lunedì 26 febbraio 2018

Differenziale 200-400m


   Stiamo seguendo un'allieva di belle speranze, per ora 400ista e in futuro più 800ista (secondo noi... secondo lei un po' meno), di livello nazionale (quest'anno potrebbe entrare in finale ai campionati italiani).
   Esiste un rapporto tra il tempo dei 200 e quello dei 400 definibile come "t400 = 2(t200) + D", in cui D è un differenziale, o indice di resistenza. Molti, volendo semplificare, parlano di D = 4", ma le cose sono molto più complesse, è stato osservato che D varia a seconda dei seguenti parametri:

- sesso (gli uomini l'hanno inferiore alle donne)
- valore (gli atleti più forti l'hanno inferiore a quelli meno forti)
- età (gli atleti maturi e con più esperienza l'hanno inferiore a quelli giovani)

ed è appunto sulla base di questa variabilità che il mio socio-allenatore dell'allieva mi chiedeva lumi per prevedere i tempi in gara e in allenamento. E allora ho fatto una piccola statistica per i primi due parametri. In sostanza ci chiediamo: perchè il D femminile è maggiore? Dipende solo dal fatto che le donne sono meno performanti, ovvero che la loro gara dura di più? Oppure è una questione di diverse caratteristiche fisiologiche? Alcuni articoli (con qualche dato statistico) e studi letti non mi sembrano esaurienti sul "perchè":

https://link.springer.com/article/10.1007/BF00571458

   C'è anche un ampio studio statistico di Pegoraro sull'argomento ma anche lui non ci delucida sul "perchè":

http://www.fiammeoroatletica.it/wp-content/uploads/2015/11/Pegoraro_Atletica-Studi-n1-4_2014.pdf

   Allora anzitutto andiamo a vedere i primi 10 all-time mondiali maschi e femmine (i miei dati sono leggermente diversi da quelli di Pegoraro perchè in 4 anni s'è inserito qualcuno):

van niekerk 43.03 - 19.84 = 3.35
johnson 43.18 - 19.32 = 4.54
reynolds 43.29 - 20.46 = 2.37
wariner 43.45 - 20.19 = 3.07
watts 43.50 - 20.50 = 2.50
merritt 43.65 - 19.74 = 4.17
kerley 43.70 - 20.24 = 3.22
makwala 43.72 - 19.77 = 4.18
james 43.74 - 20.41 = 2.92
everett 43.81 - 20.08 = 3.65
---media 3.40

koch 47.60 - 21.71 = 4.18
kratochvilova 47.99 - 21.97 = 4.05
perec 48.25 - 21.99 = 4.27
bryzgina 48.27 - 22.44 = 3.39
kocembova 48.59 - 22.47 = 3.65
freeman 48.63 - 22.25 = 4.13
richards 48.70 - 22.09 = 4.52
brisco-hooks 48.83 - 21.81 = 5.21
cheeseborough 49.05 - 21.99 = 5.07
williams-darling 49.07 - 22.77 = 3.53
---media 4.20 (+23.5%)

   Per curiosità ho visto anche i primi all-time italiani (rispetto a Pegoraro ci sono dati nuovi e ho eliminato Fiasconaro perchè era più 800ista e perchè il suo dato sui 200 di Pegoraro era solo ipotizzato):

galvan 45.12 - 20.50 = 4.12
barberi 45.19 - 21.09 = 3.01
licciardello 45.25 - 20.95 = 3.35
zuliani 45.26 - 20.72 = 3.82
nuti 45.35 - 21.57 = 2.21
attene 45.35 - 20.57 = 4.21
vistalli 45.38 - 21.68 = 2.02
vaccari 45.47 - 21.54 = 2.39
saber 45.55 - 21.70 = 2.15
howe 45.70 - 20.28 = 5.14
---media 3.24

   Strabiliante: gli italiani hanno un D "migliore" dei top mondiali! Peccato vadano più lenti...
   Le donne quindi hanno un D sensibilmente "peggiore", ma è così perchè sono donne o perchè la loro gara dura di più (il che potrebbe far ipotizzare un maggior intervento di meccanismi energetici più lenti)?
   Allora sono andato a comparare i tempi delle all-time mondiali con quelli, simili, degli italiani maschi 2017 cat. senior dal 20° (non ho preso gli assoluti per eliminare le cat. giovanili che potrebbero falsare i dati e ho eliminato gli 800isti che fanno i 200 raramente e "tanto per"):

senior M 20°+
pagnini 47.94 - 21.85 = 4.24
gorla 48.32 - 21.51 = 5.30
angeli 48.47 - 21.26 = 5.95
david 48.59 - 22.04 = 4.51
santamaria 48.74 - 21.75 = 5.24
piredda 48.86 - 22.32 = 4.22
olivieri 48.87 - 22.64 = 3.59
bonora 48.93 - 22.21 = 4.51
franco 48.96 - 22.03 = 4.90
di giovanni 48.98 - 22.71 = 3.56
---media 4.60

   Vediamo che, a parità di tempi, le donne all-time hanno un D leggermente "migliore". Prendendo quindi le donne italiane 2017 cat. senior dalla 20a, il D "peggiora" di nuovo (anche qui ho eliminato le 800iste):

senior F 20°+
romeo 53.93 - 24.50 = 4.93
zappa 54.28 - 24.74 = 4.80
lazzara 55.64 - 24.54 = 6.56
ramini 55.73 - 24.40 = 6.93
reginato 56.15 - 25.45 = 5.25
gnoato 57.24 - 26.06 = 5.12
dallasta 57.27 - 25.34 = 6.59
pellanda 57.28 - 25.62 = 6.04
germani 57.55 - 26.05 = 5.45
ricciotti 57.70 - 25.36 = 6.98
---media 5.86 (+27.4%)

   Quindi sicuramente D risente sia del livello che del sesso, ma la differenza per sesso è "autonoma"? Insomma le donne sono meno resistenti alla velocità perchè (fisiologicamente e biomeccanicamente) donne o solo perchè la gara dura di più (come per i maschi meno performanti)?
   E se ribaltassimo tutto e considerassimo invece le donne "più veloci"?
   E se invece ci fosse anche un altro motivo, il modo diverso di allenare uomini e donne?
   A questo proposito, nella comparazione all-time tra italiani e mondiali uomini, è molto probabile che il D "migliore" degli italiani derivi dal diverso metodo d'allenamento (troppa insistenza sullo specifico e poca sulla velocità pura) come spiegai nei passati articoli sui 400m (etichetta "velocità").



25 commenti:

  1. Io corro molto più i 400 che non i 2 però possi dirti che nel 2017 ho corso al top (non proprio in realtá) entrambe le distanze
    Sui 200 ho corso 23.46
    Sui 400 52.00(prestazione un pò mendace)
    Quindi abbiamo il Differenziale=5.08

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    1. probabilmente sei nella media, ma sei junior, non vale :)

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  2. sarebbe anche interessante verificare come questi differenziali variano da distanza a distanza (100-200, 200-400, 400-800, 800-1500..) anche tipo "primi 20 mondiali, 21-50, 51-100" e così via.
    Insomma, una cosa del genere
    Trovare dati che possono verificare l'effetto "donna" a prescindere dalla "durata".
    Poi si potrebbe verificare a livello di biomeccanica (le donne sono meno efficaci per via di bacini più larghi per esempio).
    Tu avevi citato la composizione corporea.. beh, potremmo fare delle stime ovvero:
    1) tolto effetto "tempo" (verificato anche per differenziali differenti)
    2) ipotizziamo per range di velocità differenti quanto incide un kg di grasso sulla prestazione (tu avevi fatto una cosa del genere per gli 800m, vado a memoria)

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    1. prima o poi lo pubblico, ma riguardava l'effetto di 1kg di peso in generale

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    2. biognerebbe fare 2 grafici a puntini (uomini/donne) con centinaia di atleti, in ordinata i diff, in ascissa i tempi, trovare le rette di regressione e vedere come si comportano.

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    3. C'e'un aspetto molto semplice, da considerare. Su un tempo da 46" sui 400 il 10% della prestazione corrisponde a 4,6 secondi, mentre su un tempo di 54" la stessa percentuale corrisponde a 5,4 secondi, quindi esattamente 2 secondo in più. Questa è una differenza semplicemente riguardante la durata della gara tra maschi e femmine. Lascerei fuori dalle statistiche prestazioni evidentemente truccate, tipo Kratoschilova o Koch...

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    4. Scusate 1 secondo in più. Errore di battitura

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    5. nella letteratura nazionale e internazionale non calcolano in percentuale.
      comunque è un'ipotesi lecita, va verificata vedendo se la % è la stessa per i vari gruppi di tempi... mi pare che non sia così, la % cresce al peggiorare dei tempi, anche se cresce meno del D ovviamente.

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  3. Molto interessante Luc. Quindi le prestazioni femminili tendono a degradare al crescere della distanza più di quelle maschili? Come dice Valsandra è da verificare se accade lo stesso anche nelle altre coppie di lunghezze.

    Nei dati ufficiali IAAF ho, alla posizione 9 all time dei 400m Ana Guevara, che giustamente hai escluso perché 400-800ista. Mentre alla posizione 10 loro riportano Olga Nazarova che ha come PB 48.9 - 22.68. Dagli un'occhiata.
    https://www.iaaf.org/records/all-time-toplists/sprints/400-metres/outdoor/women/senior?regionType=world&timing=all&page=1&bestResultsOnly=true&firstDay=1900-01-01&lastDay=2018-02-26

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  4. Non capisco:
    Ma prendendo uomini e donne con tempi simili, il fatto che il D degli uomini sia peggiore di quello delle donne, non dovrebbe far decadere ipso facto l'ipotesi che le donne abbiano un differenziale maggiore poiché donne?

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    1. Sì, però il Corsaro parla di D solo leggermente migliore per le donne all time.
      Il problema mi sembra un altro: l'eccessiva varianza rispetto alle medie...

      Usco

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    2. ho appena esaminato un altro gruppo di maschi con tempi 48-49 (senior italia 2010) e la media è 4.56. siamo lì.
      c'è da dire però che la maggior parte delle top donne sono antiche e, come riporta anche pegoraro, ultimamente i diff si sono alzati in tutto il mondo.

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    3. Rispetto ad anni fa, sapresti dire se oggi si tende verso una maggior specializzazione? Felix e Van Nikerk spaziano tra 100, 200, 400, gli altri?

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    4. @corsaro
      il tuo ultimo commento mi fa pensare che per le donne siano una questione di forza, i differenziali minori di alcuni fa forse son dovuti al fatto che in passato c'era una maggiore possibilità di farle diventare mezzi uomini.
      Zedemel

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    5. elia,
      ultimamente hanno capito (all'estero) che devi avere tanta velocità pura per eccellere nei 400, quindi c'è gente che primeggia anche nei 200 (anche merritt). ed è per questo che i D sono aumentati.

      zedemel,
      la questione doping/forza potrebbe entrarci, però perchè andrebbe a diminuire il D?
      cioè, perchè una più forte dovrebbe migliorare il 400 e non il 200?

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    6. Corsaro non saprei, forse nelle discipline più veloci conta anche saper fare delle frequenze, però non sono un tecnico non saprei. Riflettevo che certe prestazioni monstre sono avvenute nei 400-800 dove, più che in altre, facevano diventare le donne omini.
      Guarda la Felix, non va fortissimo nei 400m, quantomeno è più carina della Kratochvilova :-D
      Zedemel

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  5. Non capisco il punto. È chiaro che è la natura che porta le donne ad avere prestazioni peggiori nelle distanze di resistenza lattacida, quindi 400, ma soprattutto 800. Basterebbe misurare il livello di testosteronemia delle attuali top ottocentiste.

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    1. per te sarà chiaro, per altri no, compresi allenatori con cui ho dibattuto in privato settimane fa.
      ad esempio un allenatore m'ha detto che secondo lui le donne sono penalizzate anche dal fatto che molte meno donne corrono rispetto agli uomini.
      la tua è una delle ipotesi e andrebbe verificata.
      già ne parlai in un articolo (andrebbero aggiornati i dati per 400, 10 e 21k), in termini percentuali sui wr è dagli 800 ai 5000 che le donne sono più penalizzate e non mi pare che i 5000 siano più lattacidi dei 400:

      http://ilcorsarotraining.blogspot.com.br/2015/11/record-mondiali-femminili-questione-di.html

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    2. Ipotesi da tapascione: dagli 800 ai 5000 si assommano, con rilevanza, più aspetti fisici nei quali le donne, secondo la maggioranza dei fisiologici, sarebbero penalizzate quali il rapporto peso/potenza, la capacità lattacida e il massimo consumo di ossigeno. Nei 400 e nei 10000 un po' meno. Nella velocità e nella mezza alcuni di questi aspetti diventano irrilevanti.

      Usco

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  6. Ciao, a mio modestissimo parere il "D" dipende da tre fattori:
    1. lunghezza in tempo della prestazione
    2. caratteristiche dell'atleta
    3. grado di specializzazione/allenamento sulle due gare
    questo vale per 200/400 400/800 ecc...
    un errore da evitare è quello di voler raggiungere forzatamente un D, come dimostrato dalla storia si possono fare record con D completamente differenti, l'importante è seguire le proprie attitudini.

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    1. hai letto anche l'articolo seguente? pare che in media il fattore importante sia l'1., i fattori 2. e 3. poi possono generare scostamenti dalla media

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  7. chiaro che la specializzazione e le caratteristiche dell'atleta non sono fattori interessanti per un'analisi.
    Al massimo, la differenza tra uomnini e donne, può essere la % di massa grassa e come un 1kg di grasso in più incida al diminuire della velocità (una cosa sono i 40-60m di un 100m, un'altra cosa gli ultimi 100m).

    Detto questo, per esempio Watts non ha espresso il suo talento in termini di velocità (chiaramente sarebbe stato un sub 20") oppure la meccanica di Kirani James (avete presente come svirgola con le gambe?) non gli permetterà mai di avere un 200m di eccellenza.
    Ma sono considerazioni utili per "taroccare" i numeri (non ingannare ma per creasi dei modelli migliori), certamente non presentabili però come studi

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  8. Siccome l'articolo si chiedeva quali tempi aspettarsi in gara da una certa atleta, la risposta la si può trovare considerando/analizzando i tre punti detti sopra relativi a quella atleta.
    anche se la cosa più utile dell'argomento D, è quella di poter impostare allenamenti e ritmi gara (quindi anche passaggio ai 200) più adatti.

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