lunedì 13 aprile 2015

Tecnica di corsa 3: prime scaramucce (precoci).



   La settimana scorsa il sito Atleticalive mi ha pubblicato un articolo riguardante la "tecnica di corsa" e, come prevedevo, su Facebook s'è scatenata la viuleeeenza. Per carità, adoro gli insulti, li trovo divertenti, anzi revitalizzanti (ahah!).
   Diciamo che grosso modo i detrattori si sono divisi in due fazioni: quelli dell'articolo insulso-inutile-banale e quelli dell'articolo errato-cazzaro. Le due fazioni si annichiliscono a vicenda perchè secondo la prima non avrei espresso contenuti mentre per la seconda sì (errati).
   In verità in verità vi dico: l'articolo era solo un'introduzione generalissima nell'ambito di una guerra che da anni mi vede opposto alla religione dei "minimalisti-barefoot-totalitari"; invece è finito nelle grinfie di allenatori FIDAL, professori IUSM, ex atleti d'elite famosi. Vabbè, allora visto che ci siamo mi rivolgerò anche a questi.
   L'unico contenuto che ho espresso è la demenzialità dell'imporre a tutti e per sempre la stessa tecnica di corsa, quindi a quelli della fazione "articolo errato" dico: quindi voi imponete a tutti e per sempre la stessa tecnica? A quelli della fazione "articolo banale" dico: quindi per voi è normale, banale che la tecnica sia relativa...
   Ebbene io in queste due affermazioni non ci vedo alcuna relatività:

«.....il contatto col terreno, che avviene dapprima con la parte esterna del metatarso (contatto ancora non vero) , quindi con tutto il metatarso (contatto vero);...»  A. Cazzetta (1984), Atleticastudi, 6pp 541-543

«...il piede si presenta in leggera supinazione a prendere contatto col 5° metatarsale, per scendere rapidamente e in maniera elastica, su tutta la pianta....» C. Vittori (1997), L’allenamento del giovane corridore (dai 12 ai 19 anni), centro studi e ricerche FIDAL, pp60

   Deo gratias, invece qui appare un barlume di relatività:

«Il momento del contatto col terreno è fondamentale per la nuova fase di impulso. Questa deve avvenire, ad elevate velocità, con una presa ‘’metatarsale’’, con il piede quasi sotto la verticale del ginocchio.» F.Di Mulo (2009), Mezzi e metodi di allenamento dello sprinter di elevato livello, centro studi e ricerche FIDAL, pp 28

   La posizione di molti commentatori al mio articolo era: "è normale che la tecnica vada adattata al singolo ma comunque ci sono dei parametri fissi irrinunciabili". E quali? Prendo a caso un "Manuale corso allenatori" del 2012 (cavolo, un manuale dei corsi deve contenere i "parametri"!):

"1) La presa di contatto avviene di metatarso/avampiede, con un movimento dall’alto verso il basso e da davanti verso dietro"
 - ahahah, questa è la più "pittoresca"; vera nello sprint e nel mezzofondo veloce, ma poi... la Straneo "sbaglia", l'85% dei maratoneti elite del mondo "sbaglia", il 75% dei mezzomaratoneti "sbaglia", il 30% dei diecimilisti su pista "sbaglia", la maggior parte dei mezzofondisti e fondisti del mondo in allenamento, quando vanno più piano che in gara, "sbagliano" (impattano di tallone, comprovato da miriadi di ricerche statistico-scientifiche... ma basterebbe osservare con ONESTA', liberandosi da paraocchi ideologgggici funzionali solo al pedissequo adattamento al dogma).



"2) Nella fase di ammortizzazione l’arto di appoggio deve sostenere il peso del corpo e cedere il meno possibile"
 - vabbè...

"3) Un attimo prima dello stacco del piede dal terreno si deve completare la fase di estensione dell’articolazione dell’anca, ginocchio e caviglia"
 - non ci siamo; è vero per i mezzofondisti, invece oggi gli sprinters non estendono completamente il ginocchio, secondo voi quindi questo qua "sbaglia".



"4) Il tallone dell’arto di spinta risale velocemente sotto il gluteo determinando la flessione della gamba sulla coscia e di questa sul bacino"
 - vabbè...

"5) Busto leggermente inclinato in avanti"
 - mah, oggi, sia nello sprint che nel mezzofondo, quelli forti fanno di tutto per tenere il busto più verticale possibile, per "anteriorizzare" la meccanica. Quindi la Meadows (e tanti altri) secondo voi "sbaglia".



"6) Azione rilassata delle braccia che accompagnano il movimento senza creare torsioni delle spalle"
 - non ci siamo; un sacco di atleti world class torcono le spalle di brutto, specie donne-bassine-fianchi larghi (mi sapreste spiegare il perchè?); quindi secondo voi "sbagliano".


   Insomma, gli atleti più forti del mondo secondo la FIDAL "sbagliano", non seguono 4 dei 6 "parametri fissi irrinunciabili"... sono tutti scemi, e pure i loro allenatori e gli staff che ci stanno dietro.
   P.s.: gli atleti che appaiono in foto non sono eccezioni, vi potrei mettere MIGLIAIA di foto, video, fermo immagine, sequenze di frames (e lo farò in futuro).
   P.p.s.: a un mio amico, al corso, lo stavate bocciando, perchè osò accennare al fatto che QUALCHE (in realtà la stragrande maggioranza) maratoneta world class impatta di tallone... dovette abiurare... no, giusto per puntualizzare da che parte stanno i "soloni"...

22 commenti:

  1. Nei manuali che danno al corso scrivono così....io così ho risposto all'esame e ho superato tutto in gloria :-)
    Poi per quanto mi riguarda personalmente, ho fatto un anno dietro ad un pazzo che ci faceva correre in punta di unghie e non so chi santo mi ha salvato...
    Sei su FB? Se si vorrei partecipare attivamente ai commenti anche li, anche perché in quell'anno che mi volevano sfasciare le dita dei piedi ho provato a fargli capire che gli elite-top correvano anche col tallone e ho conservato anche io parecchi frame, video ecc.
    Comunque la cosa più bella è che a sto tizio con la teoria dell'avampiede e bla bla bla, gli feci una banalissima domanda: ma il tallone allora a cosa serve nel piede? È lui: boh!

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    1. è la pagina FB di atleticalive-queenatletica, a giorni comparirà anche st'articolo.

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  2. ....io da autodidatta ho l'impressione che l'appoggio sia principalmente deciso dalla antero o retroversione del bacino e che ci sia poi poco da scegliere al di la di mode o di giusto o sbagliato. E' la nostra postura costruita negli anni e nelle abitudini che decide...
    Giuseppe

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    1. è uno dei fattori condizionanti... ma il fattore più importante è la velocità della corsa.

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    2. ohhh...e diciamolo.
      A me che non so nulla questa cosa mi sembrava così banale, la meccanica cambia in base alla velocità ed anche tanto.

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  3. Uno spettacolo i commenti su Facebook :D

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  4. Oddio , io per corricchiare in maniera quasi sufficiente una mezza ho dovuto imparare a correre atterrando sul tallone :(((((( dici che mi mandano a casa un 'ispezione fidal ??? anche perche' mi sono accorto da alcune foto che ho ancora questo problema sui 1500 .... !! :D :D
    e anche Haile Gebrselassie che diceva giusto' venerdi che ha dovuto cambiare tecnica di corsa passando dal mezzofondo alla maratona e' passibile di verificata' incapacita' ?

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    1. come sei solone... (ma che vuol dire? "grande sòla"? ahah!)

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    2. ahahahahah...
      mi fa impazzire quello che legge rilegge e continua a non capire..
      mi sono accorto che certe persone , quando si fissano un 'idea in testa, puoi scrivere anche l'esatto contrario che continueranno per la loro strada senza accorgersi che stai dicendo l'opposto...
      un mio vecchio proff diceva : " mai fermarsi al titolo ma leggere l'articolo e capire le diverse sfaccettature, sfumature, provocazioni.. solo stimolando la mente nelle diverse direzioni costruiamo il pensiero in maniera piu' corretta possibile... " .. porco cane... e adesso vado' .. :D :D

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    3. "il pensare deve essere insegnato come deve essere insegnata la danza" (f.nietzsche)

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  5. Hey,Corsaro

    I may give you some valuable support. I'm not on Facebook, so you MAY want to link the following in either the body of the article or in the first comment

    http://www.runnersworld.com/injury-prevention-recovery/heel-strike-uses-less-energy-than-midfoot-strike


    It's a very good read.

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    1. thanks, I'll use it for a future post... I have a lot of articles, like a army ready to attack :)

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  6. uno che frignava e si lamentava del ragazzi di oggi che hanno poco carattere (in un'altra discussione sull'uso di psicofarmaci che pare stia dilagando tra gli studenti) bla bla bla.
    attacca senza motivo e dopo 2 orette di discussione frigna che andrà via dalla pagina fb.
    Spesso trovo divertente le discussioni non tanto perché mi piace litigare (non è vero) ma perché trovi che poi le persone che attaccano senza motivo poi si sciolgono come neve al sole.

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    1. io non ho FB (ma quando le discussioni mi riguardano qualcuno me le manda, ahah!), ma negli ultimi mesi ho avuto esperienze di 2 forum alquanto ORRIPILANTI...

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  7. Tanti...in genere così arroccati da non avere dubbi nè mettere in discussione credenze antiche. Siamo al livello di superstizioni medioevali e concezioni tolemaiche: questi ci credono proprio e affogano nei loro assolutismi integralisti. C'è LA tecnica di corsa. Peccato non esista un modello biomeccanico vincente, a parità di prestazioni (nella stessa specialità), esistono innumerevoli soluzioni differenti, che certo qualcosa in comune hanno, ma pure in tantissimo divergono. Che la tecnica cambi e debba cambiare a seconda dell'andatura, è un concetto nemmeno da discutere...

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  8. Corsaro mai pensato di fare un bell'articolo su come si allenano 800/1500 e differenza di meccanismi impiegati tra queste 2 distanze?
    Ce ne uno su bosse ma parla del suo allenamento

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    1. piano piano si parlerà di tutto... ma anche lì c'è forte relatività!

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  9. Relativisti di tutto il mondo uniamoci!!! ;-)

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