lunedì 6 aprile 2015

Allenamento: generale, speciale, specifico.


   Riporto un pezzo di Canova, originariamente scritto sul sito americano Letsrun e postato dall'amico GB sul sito Noivelocisti.

a) Generale è tutto quell’allenamento che ha come obiettivo l’incremento delle nostre qualità, come base per migliorare la prestazione. Ve lo voglio spiegare con un esempio.
   Il talento di un atleta è come denaro per qualcuno che vuole costruire la sua casa. Se voi siete Gebre, la vostra casa può essere un grattacielo di 60 piani. Se siete un atleta normale, può essere un a casa di dieci piani. Ma, in ogni caso, prima di costruire la casa, dovete acquistare il materiale che dovrete usare.
   Questo è il periodo Generale. Dovete cercare di incrementare la vostra resistenza generale (base per ogni sport), la vostra forza, la vostra coordinazione, la vostra rapidità (non fate confusione tra rapidità, che è una qualità nervosa, e velocità: la velocità è una combinazione di forza e rapidità).
   Noi lavoriamo per diversi mesi (a seconda della specialità) per incrementare queste qualità.

b) Speciale è quell’allenamento che è connesso con la Specificità della prova , ma ancora non è molto Specifico. Per esempio, se usiamo esercizi pliometrici per un saltatore, questi sono esercizi Speciali: Specifico è quando noi saltiamo in modo vero e proprio facendo particolare attenzione alla tecnica della prova.
   Nel caso di un corridore, quando noi cerchiamo velocità più elevate del 10% della velocità di gara, o più lente del 10%-15% (a seconda della prova), possiamo parlare di allenamento Speciale della velocità.
Quando lavoriamo per incrementare la forza, noi lavoriamo in modo Generale, ma quando lavoriamo per incrementare la resistenza alla forza, estendendo la durata degli esercizi, lavoriamo in modo Speciale.

c) Specifico è quell’allenamento direttamente connesso con la prova. Correre 3x600m in 1'18" con 10' recupero per un corridore da 1'44" è Specifico, correre 8x600m in 1'24" con 5' è Speciale, correre 12x600m in 1'30" con 2' è Generale (nota del Corsaro: qua esagera su tempi e volumi).
   Così, durante il periodo Speciale noi abbiamo già un poco di allenamento Specifico e durante lo Specifico noi continuiamo con un poco di allenamento Speciale. Il limite tra Speciale e Specifico è piccolissimo, noi ci muoviamo da un periodo ad un altro solo modificando la percentuale di un tipo di allenamento in raffronto all’altro.
   Inoltre durante il periodo Specifico, necessitiamo di avere ogni 3 settimane circa, un periodo Speciale che dura lo stesso tempo, per rinfrescare le qualità Specifiche che usiamo per la prestazione, in modo Speciale.
Questo significa ridurre un poco l’intensità (ma non troppo), per puntare nuovamente su alcuni esercizi Speciali (per esempio, non usiamo esercizi pliometrici durante le principali 3 settimane di competizione, ma, durante il successive 3 settimane senza competizioni, li usiamo nuovamente), e per incrementare ancora il volume.
   Solo usando in modo corretto una modulazione tra intensità e quantità, e tra allenamento Speciale e Specifico durante la stagione agonistica, possiamo mantenere per lungo tempo la forma massima.

   Un’altra cosa: vedo molti messaggi sull’influenza di Lydiard. Io fui, certamente, molto influenzato da Lydiard, anche perché iniziai ad allenare molto giovane, nel 1965, e Lydiard era un modello vincente con le sue teorie. Ma, francamente, questa disputa mi sembra ridicola.
   Se vogliamo che ogni tipo di ricerca, e ogni invenzione, possano essere utili per il futuro, noi sempre dobbiamo dare grande merito a chi ha iniziato questo sviluppo, ma non possiamo fermarci al suo punto di partenza.
   Così, una cosa sono i principi e la filosofia, che sono ancora una ”legge” fondamentale per tutti i migliori allenatori al mondo delle medie e lunghe distanze, un’altra cosa la loro applicazione, perché la scienza, la metodologia, le esperienze, la ricerca sono state in grado di avanzare durante gli ultimi 40 anni .
   Se qualcuno conosce la storia della metodologia, sa che vi sono stati nel passato diversi allenatori che hanno influenzato intere generazioni di atleti. Mihail Igloi, per esempio, l’ungherese che ha allenato Iharos (Record Mondiali dai 1500 ai 10000 negli anni 1955-56), Szabo, Rozsavolgyi. Oppure Van Aaken, il primo a studiare gli effetti delle lunghe corse sulla capillarizzazione. Oppure il francese Frassinelli, allenatore di Michel Jazy (correre 3 ore a ritmo molto lento, anche dopo avere battuto il record dei 2000 e 5000m con 13'24").
   Voi avete una particolare attenzione per Lydiard, perché egli era un allenatore di lingua inglese, e ha scritto libri in questa lingua. Ma voi non conoscete le idee e la filosofia di allenatori dell’est Europa, per esempio, che influenzarono il guru dell’ Etiopia, Woldemastre Kostre, che andò all’Università in Ungheria per la sua preparazione scientifica.
   Non comprendo e non so, non sono interessato nel conoscere ogni cosa sull’elettricità, ma sono molto felice che qualcuno l’abbia scoperta, inventata e sviluppata, così, quando entro in una stanza buia, devo premere un bottone solamente per illuminarla.
   Questo significa che non spreco tempo nel cercare di comprendere che cosa sia l'uso comune, ma inizio da lì per andare avanti con il mio lavoro.
   Voi siete nel paese del filosofo del pragmatismo, James. Cercate di essere più pragmatici: l’obiettivo finale non è discutere chi fosse, o è, il migliore tra i grandi allenatori della storia , ma conoscere il modo per fare correre più velocemente gli atleti.
   Per fare questo, dovete usare tutta la vostra conoscenza, non limitandovi ad una fonte sola.

19 commenti:

  1. Questo articolo sembra non essere scritto da te.. parli al plurale e ti rivolgi al plurale e poi sembri calmo. :D

    Comunque Canova parla anche della rigenerazione. Niente di nuovo, ma dice che è indifferente correre a 4' o a 5'/km (se 4' è anch'esso un ritmo "lento"), solo che più vai lento troppe volte più rischi di modificare la tua corsa (vabbeh, se ne parlava nell'altro articolo). Comunque siete concordi.

    1) Nella fase speciale ti sei dimenticato di come lui chiama le due diversità: se più veloce del 10% lo chiama "supporto biomeccanico", se è più lento del 10% invece "Supporto bioenergetico/metabolico.

    2) Nella fase specifica lui dice che essa si tratta di correre e basta. Nient'altro. Se fai gym o altri esercizi si parla di fase generale o speciale. Cosa vuol dire? Che nella fase specifica si abbandona tutto e ci si concentra solo nella corsa?

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    1. ma de che? guarda che tutto l'articolo è di canova tranne le prime 3 righe...

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    2. Oh, ma te sei il Palmini di Brixia. Va che poi ci sono arrivato a 40' sui 10k!
      (nonostante i tuoi consigli, hahahaha)
      MM

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  2. È sempre interessante quello che dice Canova. Qui mette in rilievo il suo pragmatismo e il rifiuto di sovrastrutture mentali, nell'approccio alla questione, come si dovrebbe fare nel metodo scientifico. C'è invece chi enfatizza proprio la sovrastruttura...

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    1. io a volte critico certe sue uscite "eccessive"... ma ad avercene come lui...

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  3. Facile fare il gay con culo degl'altri, allena solo cavalli di razza, sti cazzi...grande Uomo, sa tirare fuori sempre il meglio dai suoi pupilli...sempre il solito discorso, finchè non porterà al top un Medio/buono atleta NON si avrà la controprova che il suo metodo di allenamento sia davvero così eccezionale. M.L.

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    1. quello che dici è pertinente.
      certo può essere applicato a molti allenatori, che hanno avuto la fortuna di accalappiare qualche cavallo di razza e sono diventati divini (mentre si nascondono i cavalli di razza che hanno spaccato... :))

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    2. Ma del sistema, intendo quello postato, hai per caso le altri fasi? Fondamentale, generale e specifico?

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    3. Ho sbagliato post, volevo scriverlo nella settimana speciale del 10.000 anni 80, pardon

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    4. già postate le 2 fasi precedenti (e pure altri schemi "giovanili"), vai all'etichetta "periodizzazione" e li trovi.

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    5. ma come pretendi di portare a top un runner medio/buono?

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    6. Straneo: ti sembra cavallo di razza? mai vinto nulla fino qualche anno fa, 2 palle così, mai mollato e ora mette tutti in fila in italia(non solo) alla sua età...
      io non pretendo niente, al max è il buon runner che se vuole arrivare al top deve pretendere...se poi nessun "grande" allenatore ti vuole il salto è duro...

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    7. Perché la grande firma pensi sia migliore di una non rinomata? il salto lo fai anche senza farti allenare dal fido della federazione ;-)

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    8. Beh la straneo è proprio un esempio sbagliato visto che nella sua carriera, prima e dopo il salto di qualità, ha avuto un intervento che l'ha portata finalmente a correre sui suoi valori assoluti. Sfido chiunque a fare bene con la sferocitosi.

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    9. Beh la straneo è proprio un esempio sbagliato visto che nella sua carriera, prima e dopo il salto di qualità, ha avuto un intervento che l'ha portata finalmente a correre sui suoi valori assoluti. Sfido chiunque a fare bene con la sferocitosi.

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    10. Invece no, atleta medio alto arrivata al top (diciamo tra le prime) quando incontra una che al top è nata arrivata seconda...

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