mercoledì 21 ottobre 2015

Tecnica di corsa: piedi vs culi.


"Caro, ti piacciono le mie nuove scarpe? E le unghie dei piedi?"
"Wow! Fantastiche! Sei bellissima!"

   Eh... purtroppo per sopravvivere nel mercato del sesso bisogna mentire in continuazione, ma magari uno SANO in realtà pensa:

"Ma cosa cazzo vuoi che me ne freghi dei tuoi piedi??? A me piace il culoooooooo!!!!"

   Ho sempre pensato che l'interesse estetico per i piedi fosse esagerato, nevrotico direi; i piedi sono molto lontani dalla zona genitale, perchè dovrebbero attrarre sessualmente? Poi lessi un antropologo che rilevava come la fissa per i piedi fosse esclusivamente prerogativa dell'area eurasiatica. In oriente i piedi femminili li deformavano, li accorciavano fisicamente... da noi li deformiamo "metaforicamente" tramite le scarpe. Invece nel Brasile genuino la gente dei piedi se ne strafotte proprio. Insomma... materia per studi di ETNOPSICHIATRIA.

   Queste riflessioni me le ha stimolate il fatto che ci sarà un convegno sul "Tracollo podalico nei paesi occidentali":

http://www.ilcoach.net/convegno-tracollo-podalico-nei-paesi-occidentali/

   Premetto (per i malpensanti) che non conosco personalmente i relatori del convegno e non ho nulla contro di loro, probabilmente diranno anche cose validissime. Tuttavia devo rilevare che:

- ci sono paesi occidentali "podalicamente tracollati" che in atletica fanno furori
- non vedo in giro convegni sul "tracollo delle spalle" o sul "tracollo delle anche (culi)", non vedo miriadi di studi sui deleteri effetti, a livello di anche (culi), del fatto di passare gran parte della giornata seduti
- il movimento religioso chiamato "minimalismo", alla moda, attivissimo e organizzatissimo, sia a livello propagandistico che nella pratica di campo, pone l'attenzione quasi esclusivamente sui piedi e sul modo di appoggiare i piedi a terra nella corsa
- a livello federale da decenni vediamo la stessa cosa; in un lavoro dei primi anni '80 Alessandro Donati affermava che:

1) nella corsa, la tecnica è la cosa più importante
2) nella tecnica, l'appoggio del piede a terra è la cosa più importante

da cui si deduce che:

3) nella corsa, l'appoggio del piede a terra è la cosa più importante.

   E' mia opinione che tutto ciò sia molto parziale ed esagerato... penso che dovremmo concentrare l'attenzione pure, anzi soprattutto, verso la regione delle anche (culi), visto che:

NELLA CORSA, LA POTENZA GENERATA INTORNO ALLE ANCHE E' SETTE VOLTE MAGGIORE DI QUELLA GENERATA INTORNO ALLE CAVIGLIE.

P.s. di chi sono questi pessimi piedi?









44 commenti:

  1. nel campo dove alleno un collega,uno considerato un luminare fa fare come prima cosa 3/4 volte la settimana 800/1000 metri di andature le piu^ fantasiose possibile , i suoi atleti/e x carita^ vanno anche forte ma passano un paio di mesi all^anno da infortunati/e, d^altronde essendo considerato un luminare gli vengono assegnati i giovani piu^ dotati anzi anche dai dintorni arrivano da lui x farsi allenare , x gli altri fra i quali me senza offesa x le persone (gli scarti), in effetti basta guardare e chiedersi perche ^ soprattutto i velocisti ma chiunqe corra a buona andatura in breve sviluppi glutei e bicipiti femorali tonici e sporgenti. li x darsi arie da intenditori quando si vede qualcuno correre in maniera potente agile e veloce il commento e^ sempre lo stesso( guarda che bei piedi che ha ) secondo me il giusto bilanciamento delle forze delle 3 articolazioni anche ginocchia caviglia sono da perseguire.il luminare e^ lo stesso che da 35 e passa anni trasforma.

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    1. vero vero... i "piedi forti"... la "stiffness"...
      poi figurati, trasformano ancora quasi tutti, quando parlerò della trasformazione saranno volatili per diabetici :)

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  2. Edoardo EastLondoner8321 ottobre 2015 alle ore 11:49

    Premessa: il mio commento, come tutti gli altri, si riferisce ad esperienze personali, episodi. E’ tutto basato su quanto vedo, che potrebbe non essere rappresentativo della realtà.

    Quando correvo in Italia effettivamente tutti enfatizzavano I piedi, e concordo che il commento sia sempre "che bei piedi...".

    In Inghilterra a quanto vedo se ne fregano dei piedi, forse troppo; in giro vedi certi "ciabattari"... Sulle anche invece e' una lagna. Ti fa male la schiena? "your hips are tight". Ti prendi una contrattura ai bicipiti femorali o agli adduttori? "your hips are tight". Passi troppo corti? "your hips...". Tuo figlio si droga? “your hips…” insomma, avete capito... In pratica, tutti I problemi del mondo qui li collegano al fatto che la gente sta seduta tutto il giorno, accorciando gli hip flexors, che a loro volta "tirano" la lower back, ecc. A quanto vedo, qui andature zero o quasi, ma prima di ogni allenamento si fanno 20 minuti di esercizi sulla mobilità delle anche. (questo nel mondo dell’atletica su pista; nel mondo reale, qui tutti con le Vibrams, anche per andare a fare la spesa!)

    Domanda: e’ esagerato anche quanto vedo, e la verità sta nel mezzo?

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    1. è vero quello che dici, gli anglosassoni sono molto attenti alle "hips". ma secondo me non è esagerato (vedi frase di chiusura dell'articolo).
      tempo fa uno mio ha avuto un doloretto al TdA, il terapista gli ha trattato le hips... qualche terapista in gamba c'è.
      a poi... esteticamente parlando, vuoi mettere i piedi con le hips femminili (slurp!)?

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    2. Anche i piedi hanno il loro perchè... quelli femminili intendo :-P

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    3. no problem, quelle coi piedi belli le lascio a te, io mi occupo delle hips belle :)

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    4. quindi la morale è sempre la stessa: "nella vita è tutto una questione di cu.lo"....;-)

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    5. da oggi si parla di hips, del tipo:
      "ho vinto alla lotteria!"
      "che hips!!!"
      ahah!

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    6. Edo Corsaro

      Powerful and mobile hips (and hamstring...) together with improved core strenght may not cure ALL the issues, but FOR SURE will result in a

      Better legs turnover
      Reduced ground contact time
      Less injuries

      which is what minimalism claims to achieve.

      Except minimalism will require you to
      - spend months (years....) in adapring to a new style
      - keep your focus on running forms (especially when tired)
      - may result in other issues (stress fracture, calf tightness etc....)

      Working on hips and hamstring (and core) would also make your body WAY more attractive than wearing Vibram FF

      You can dispute the first part of my sentence, but I guess nobody wold argue the last one

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    7. Certo che il titolo" tracollo podalico nei popoli occidentali" è inquietante... Io proporrei anche un convegno su " il problema dell'unghia nera nell'area euro"

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    8. ma hai visto i piedi di bolt? fanno schifo (e non è occidentale) eppure un po' fi footing riesce a farlo...

      https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/f7/ae/81/f7ae81ffc1587946b3a92362c635655a.jpg

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    9. Bolt ha un'onicomicosi sicuramente da tanti anni. E anche l'alluce valgo. È un piede un po' tracollato? Bho...

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    10. eh... gente non occidentale, cresciuta a piedi nudi in campagna (ne vedo tanti qua in bras), non mi pare che siano esenti da problemi ai piedi.

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  3. Come si allenano e allungano sti hips?
    Come si capisce se si hanno hips deboli?
    Marco

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Un metodo per vedere se hai glutei deboli o che non si usano a dovere nella corsa, è: da in piedi provare a contrarre i glutei senza però contrarre anche in contemporanea i quadricipiti, se non si riesce a contrarre solo i glutei vuol dire che Nella corsa/camminata non vengono utilizzati a dovere. Parola del mio osteopata che ha trovato in me questo problema, che secondo lui mi ha causato un infiammazione alla bandeletta.

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    3. Un metodo per vedere se hai glutei deboli o che non si usano a dovere nella corsa, è: da in piedi provare a contrarre i glutei senza però contrarre anche in contemporanea i quadricipiti, se non si riesce a contrarre solo i glutei vuol dire che Nella corsa/camminata non vengono utilizzati a dovere. Parola del mio osteopata che ha trovato in me questo problema, che secondo lui mi ha causato un infiammazione alla bandeletta.

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    4. Un altro modo standard per testare la forza dei glutei (e, di conseguenza, la stabilita' del bacino) e' provare a fare un mezzo squat su una gamba sola: se il ginocchio collassa verso l'interno, vuol dire che ce l'hai moscio (il gluteo..)

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  4. Vanno creati dei presupposti...da qualche hanno siamo arrivati a stabilire che il "core" è importante...ma ne abbiamo una visione sempre di un "complementare", cioè di qualcosa qualcosa che dovrebbe completare il tutto. In realtà è il bacino stesso il centro ed il motore della corsa, altro che piedi. Siamo sempre a guardare il dito e non la luna...MAI letto su un testo non italiano dell'importanza assoluta dei piedi (e non si capisce come un elemento che è effetto di un'azione, possa essere il soggetto della stessa, come l'appoggio). Glutei, catena cinetica posteriore, mobilizzazione e rafforzamento dello psoas, retto addominale, quadrato dei lombi, retto femorale, piriforme, fascia lata...abbiamo un blocco di sinergie assurde per muovere 'ste cavolo di gambe con efficacia e potenza, come per reagire all'eccentrica. Quali esercizi ? dipende per chi, e dipende anche dal come. Ovviamente esercizi multiarticolari, il corpo è uno e corre lui, insieme a tutti i vari segmenti in cui per necessità e sintesi estrema lo abbiamo diviso. Squat, Hiptrust, iperestensioni, estensioni inverse, stacco rumeno...anche monoarticolari. Mobilizziamo, perchè non si puo' allungare ciò che non è affatto sviluppato, e reimpariamo certe coordinazioni sotto carico. Il primo modo per vedere se gli hips sono inconsistenti ? Il culo piatto, per esempio. :D La tecnica è in funzione della forza (e della coordinazione) di tutto il sistema.

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    1. Grazie per la risposta,
      le mie erano domande specifiche perchè partivo dal fatto che tutta la tua premessa sia una condizione già esistente, il lavoro sul "core" non è così facile come sembra, creare squilibrio muscolare è un problema non così raro; per questo chiedevo quale tipologia di esercizio sia più indicato, non tanto per farlo stasera a casa, ma per mia curiosità personale.
      cosa intendi per coordinazioni sotto carico
      Marco

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    2. Edoardo EastLondoner8323 ottobre 2015 alle ore 17:46

      Edo, un paio di domande:
      - mi dicono dalla regia che anche il culo sporgente che ci piace tanto nelle donne è anche segno di disfunzione: lower back e psoas tirato, e core moscio, o qualcosa del genere. Confermi?
      - perchè "Romanian deadlift" pare un esercizio per Ivan Drago, mentre "stacco rumeno" sembra una cosa da dopolavoro ferroviario? Sono provinciale?

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    3. Marco, ogni esercizio con il sovraccarico eseguito a bilanciere libero, o con manubri, o con cavi, necessita da parte nostra una risposta che è coordinativa, non guidata o assistita da macchine, per esempio. E spesso la cosa e' molto complessa, se uno non si accontenta dell 'esercizio del culturista. Il risolvere quei "problemi" sotto carico, oltre ad attivare dalla nuca alle dita dei piedi, ci insegna qualcosa di difficile. E questo già di per sé (senza parlare di ipertrofia), concorre a creare nuove possibilità nello specifico...che in questo caso è il correre. Come vengono eseguiti questi esercizi, può essere la differenza tra migliorare e perder tempo. Ecco perché la frase "ma io lo faccio e son sempre pesante", non ha senso. Vediamo il come...

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  5. Eastlondoner...verissimo, bravo, ma c'è sporgenza e sporgenza. Nel senso che puoi osservare come una lordosi accentuata mostri glutei apparentemente più prominenti ma niente affatto funzionali e coordinati per il posizionamento del bacino. L'osservazione e alcuni esercizi possono farti capire se ti trovi di fronte al primo o al secondo caso. La lordosi accentuata crea problemi all'appoggio (magari lo può far sembrare elegante ma l'eleganza non sempre coincide con l'efficacia). Dei glutei preparati invece riducono e incidono sulla lordosi. Insieme al resto, ovviamente: parliamo di una struttura che comunque è un unicum.

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    1. Edoardo EastLondoner8323 ottobre 2015 alle ore 20:08

      Eeeehh, ne ho da imparare... Nel frattempo, grazie anche a te! (Oltre ovviamente al Corsaro, come sempre)

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    2. eastlondoner,
      concordo con marinelli. e aggiungo:
      - "a vista" oltre al culo piatto, aggiungerei la magrezza della parte alta dei femorali, come indice di hips fiacche
      - per chi ha la possibilità di misurare, la forza dei femorali deve essere superiore al 60% di quella dei quadricipiti
      - il culo sporgente derivante da lordosi è indice di fiacchezza dei femorali e di sproporzione psoas/femorali (a favore dei primi).

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    3. Ma al tatto si può fare qualche test? :-D

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    4. certamente: strizzagli na chiappa, se le dita arrivano al femore ha le hips fiacche, ahah!

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  6. Io sono dichiaratamente ed orgogliosamente CULOMANIACO.
    Non saprei dirvi nulla dei piedi delle donne che ho incontrato nella mia vita, ma potrei scrivere trattati sui loro culi.
    Detto questo, focalizzandoci solo sull'aspetto prestazionale nella corsa, per me piedi ed anche fanno parte di un sistema che deve funzionare nel suo complesso. Si corre con tutto il corpo e tutto il corpo deve essere allenato a livello di mobilita` articolare, elasticita` tendinea e tono muscolare per andare forte ed infortunarsi poco o niente.
    Gli approcci monocentrici mi sembrano incompleti.

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  7. Al campo dove vado io (preciso in Italia )
    Non cè tutta sta attenzione per i piedi
    Anzi credo che tra i 2 le hips o anche soano quelle considerate più importante

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  8. Io sono da un po' alle prese con una fastidiosa fascite plantare - il doc mi ha prescritto una serie di esercizi di "hip stability", perche'dice che dipende da scarso tono muscolare a livello di glutei. In Italia, mi avrebbero probabilmente fatto fare una cura di cortisone!

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    1. io ero il re delle fasciti plantari (e delle tendiniti al tda), ho risolto con:
      - plantare
      - forza (hip thrust, supine e side planks, romanian deadlift)

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    2. ah ah, immagino come lo hai praticato, l'hip thrust :)
      scherzi a parte, aggiungerei anche il single leg squat - sul grande gluteo non ha pieta'

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    3. il single leg squat lo faccio lateralmente con gradone di 60-70cm. ma fa lavorare troppo i quadricipiti a mio avviso, quindi non è il massimo se uno ha uno squilibrio antero-posteriore.

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  9. Dalle elettromiografie...il re per l'attivazione dei glutei (chiappe), è l'Hiptrust. Il che non significa che non esista o vada fatto anche altro... Spessissimo persino all'iperpronazione concorre iperdebolezza degli extrarotatori (sempre chiappe).

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    1. esatto... come pure in varie sindromi del ginocchio.

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    2. esatto. E invece di far qualcosa per la struttura, je danno giù appellandosi a varie sindromi e ionoforesi al ginocchio. C'è da dire che l'ortopedia classica, è spesso indietro.

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  10. Cosa ne pensate dell'effetto dello squat completo sui glutei? Io lo eseguo senza carico o con poco carico e mi sembra faccia un gran bene.

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    1. hai fatto scatenare valsandra... :)
      lo squat è ottimo... quello incompleto è come il coitus interruptus, ahah!
      ma bisogna farlo BENE... gli esercizi meglio farli bene e con ampi ROM che con carichi mirabolanti.

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  11. lo squat completo è buono per i glutei.
    poi, ci sono atleti che lo "assorbono" bene, altri no.
    Prima di tutto però bisogna imparare a farlo perché serve tantissima disciplina come in ogni cosa.

    Per quanto riguarda poi gli squilibri.. ahimé vuoi per povertà, vuoi per altri motivi, nell'atletica leggera non ci sono linee guida che aiutano i coach.
    in linea di principio, ci si arma di fotocamera e si studia la meccanica di corsa (o sprint).
    Ci sono dei test (per esempio di caduta da un ritto su un piede) per vedere come ci si comporta.
    A questo punto, se avessimo un bravo terapista (sic), soldi (ahia) si potrebbe lavorare per capire che punti delle fasce sono bloccati e incominciare a lavorarci sopra.
    Nell'esempio fatto sopra (ovvero reclutare i glutei e vedere il comportamento dei quadricipiti), per esempio in Frost se il gluteo medio è iperattivo (ipertonico) oltre al retto femorale, si trovano gli adduttori o i tensori della fascia lata che possono essere ipotonici.
    Viceversa con il retto femorale.

    Detto questo, per potenziare la catena muscolare posteriore.. ammesso e non concesso che tutto sia ok (abbiamo sostanzialmente fortuna e soldi) si lavora con:
    - squat completi o per lo meno power
    - stacchi o stacchi rumeni

    Con questi due esercizi si lavora a catena cinetica chiusa.

    poi ci sono esercizi come estensioni inverse (ok, lascio perdere i GHR che non faccio mai per mancanza dell'apposita panca) ma è eccellente l'hip thrust perché lavora su un aspetto trascurato della meccanica di salto o corsa (ovvero i primi gradi di rotazione in avanti delle pelvi), utile per liberare poi i femorali e farli esprimere al meglio.

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  12. ovviamente atletica leggera italiana

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